13 APR 2002

SDI: 2° Congresso, (II giornata, I sessione, con intervento di Francesco Rutelli)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 26 min

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Il riformismo socialista e la coesione delle alleanze sono, secondo Francesco Rutelli, la chiave di volta per una ricostruzione della sinistra, contro le promesse berlusconiane di rinnovamento non rispettate.

Il leader della sinistra conferma inoltre la sua non partecipazione all'Israele day.

Genova, 13 aprile 2002 - Questa mattina sono ripresi i lavori della seconda giornata del secondo congresso dei Socialisti Democratici Italiani, che hanno visto la partecipazione del leader della Margherita Francesco Rutelli.

Rutelli ha voluto aprire il suo intervento ricordando come lo Sdi sia rimasto
coerente con i propri valori e la propria storia rimanendo fedele alla sinistra, pur scegliendo "una strada difficile".

Una strada difficile "Non è facile - ha sottolineato Rutelli - dire di essere contro la dittatura della sinistra e alleati della sinistra, innamorati della libertà e del garantismo e avversarsi di Berlusconi, invece di accettare la facile alleanza con la destra" "Voglio esprimervi con amicizia sincera questo riconoscimento - ha proseguito il leader della sinistra - alla coerenza, all'orgoglio di chi ha mantenuto nel campo riformista e democratico la vostra tradizione alla partecipazione di un cammino nuovo e necessario ma senza strappare o svendere le proprie radici".

Il riformismo socialista Rutelli ha poi cercato di tracciare i punti di distanza tra il riformismo berlusconiano e quello socialista, accusando il Presidente del Consiglio, in questi giorni a Parma per un incontro con Confindustria, di non avere mantenuto le promesse fatte un anno fa nello stesso luogo e alle stesse persone.

Secondo Rutelli il riformismo socialista, e della sinistra, deve rispecchiare una "cultura che capisce che in un mondo che cambia non si può lasciare alla destra, che agisce secondo una logica di potere, anche solo lo slogan dell'innovazione, bisogna essere sensibili a una cultura di libertà anche sul campo dell'economia" Rutelli si dichiara per una cultura di coerenza: "Siamo contro una dinamica che mantiene e preserva i monopoli e siamo per le libertà di Montesquieu, noi siamo per la separazione dei poteri, siamo perchè ci siano le regole del maggioritario".

Ricordando poi i referendum di cui parlava Boselli nel suo intervento di ieri, il presidente della Margherita ha dichiarato: "Quei referendum noi potremmo farli insieme e saranno ciò che porteranno alla maggioranza del consenso degli italiani, saranno quelli che portano al comportamento delle regole del bipolarismo, che non deve essere di chi vince e prende tutto".

MO: Sharon è il responsabile Rutelli ha voluto spendere qualche parola anche per la difficile situazione mediorentale: "Coloro che manifestano travestiti da terroristi, sono delinquenti ed è irresponsabile chi non capisce che Sharon porta un immane responsabilità all'incendio in Medio Oriente, dalla passeggiata provocatoria alla Moschea di Gerusalemme, sino alle dichiarazioni di pochi giorni fa alla Knesset in cui ha praticamente detto che non dovrà mai esserci uno Stato per i palestinesi".

"Noi democratici - ha proseguito - siamo pronti ad ogni sacrificio per stroncare l'antisemitismo e difendere i diritti degli israeliani: siamo qui di fianco alla coalizione internazionale contro il terrorismo e i fondamentalismi, ma non ci si chieda di consegnare la nostra cultura e i nostri valori di democrazia a forma di estremismo politico come quella della destra israeliana".

Lunedì non sarà all'Isreale day Rutelli ha poi confermato che lunedì non sarà alla manifestazionem, proposta da Giuliano Ferrara, pro-Israele: "Io sarò idealmente lunedì con tutti quelli che dicono "Israele ha diritto di esistere e noi il dovere di difenderla", ma non ci sarò fisicamente perchè lì ci sono molti che dicono "Arafat avremmo fato meglio ad ucciderlo, perchè dopo Arafat no c'è un capo riformista, dopo Arafat c'è la Jhiad islamica"".

L'importanza dello Sdi nella sinistra In conclusione, il leader della sinistra ha sottolineato l'importanza dello Sdi nella coalizione di sinistra, perchè "un piccolo partito può non essere un partito piccolo per valori e deali e traguardi politici".

"Qui dentro - ha concluso Rutelli - c'è l'onore dei socialisti, io vi invito a continuare questa tradizione a farlo nell'Ulivo, con l'Ulivo, con la vostra voce critica, ma costruttiva di socialisti, di democratici, di riformisti".

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