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'Procedimenti speciali' per la 'dismissione' dal clero dei preti pedofili.
La situazione del cardinale LawCittà del Vaticano (Roma), 24 aprile 2002 - Documento audiovideo della Conferenza stampa di conclusione del summit svoltosi in Vaticano sui casi di pedofilia che hanno coinvolto il clero americano.
Al summit, i cardinali americani hanno incontrato il Papa Giovanni Paolo II.
Al termine è stato diffuso un comunicato ufficiale che informa sui contenuti dei colloqui, sui principi e sulle proposte che ne sono scaturite.
I vescovi hanno altresì inviato un messaggio ai preti americani in cui si … scusano per non aver saputo preservare la Chiesa dallo scandalo.Alla conferenza stampa conclusiva hanno partecipato il cardinale James Francis Stafford, arcivescovo emerito di Denver e presidente del Pontificio Consiglio per i laici, il cardinale Theodore Edgar McCarrick, arcivescovo di Washington, il vescovo di Belleville, Wilton Daniel Gregory, presidente della Conferenza episcopale Usa, e Joachin Navarro Vals, portavoce del Vaticano.'Tolleranza zero', ma rimane aperto il dibattito su come agireLa nuova politica della "tolleranza zero" verso i preti accusati di pedofilia sarà applicata "di fatto nelle diocesi americane", ma una decisione formale sui dettagli sarà presa durante una conferenza generale dei vescovi americani prevista per giugno a Dallas.
Questo è quanto hanno spiegato Gregory e McCarrick, che ha aggiunto di non vedere, dopo tutto quello che è successo, "la possibilità che qualcuno negli Stati Uniti cerchi ancora di coprire preti pedofili".Inoltre Gregory ha sottolineato che nell'episcopato c'è "un crescente consenso" a "non riassegnare i preti sospettati di pedofilia ad altri incarichi", ma, su questo e su altro, la decisione formale avverrà a giugno.Preti 'serial' e potenziali 'serial'Gran parte della conferenza stampa è servita a spiegare nel dettaglio la distinzione di provvedimenti previsti dal documento per quanto riguarda i casi dei preti pedofili "serial" e per quelli su cui pesa il sospetto di un singolo caso: "Nel primo caso - ha chiarito Gregory - il sacerdote deve essere allontanato, licenziato.
Nel secondo caso deve essere sospeso, fino a quando non si accerterà se è potenzialmente un pedofilo 'serial', oppure no.
Se potenzialmente lo è va allontanato".Ancora aperto inoltre, il dibattito sui provvedimenti da prendere nei casi del passato: "Questa - ha precisato ancora il presidente dei vescovi americani - è una politica che comincia adesso e non sarà facile applicarla agli episodi del passato".Gregory e McCarrick si sono detti personalmente a favore della "tolleranza zero", "ma il problema - ha precisato Gregory - è arrivare ad una decisione comune di tutto l'episcopato e questo spiega anche la complessità e il prolungamento del summit in Vaticano".
Due i punti di vista: secondo quello più intransigente, un sacerdote colpevole di atti di pedofilia deve essere cacciato senza indugio.
Altri pensano che il sacerdote debba poter avere la possibilità di redimersi."Alcuni vescovi - ha ammesso - hanno sbagliato in passato perché si sono trovati soli.
Per questo nelle diocesi vogliamo adesso commissioni con genitori, esperti etc.".La situazione del Cardinale LawMolte domande sono giunte ai cardinali presenti sulla possibilità che il cardinale di Boston, Bernard Francis Law, accusato di aver coperto un prete pedofilo nella sua diocesi, trasferendolo per 19 anni di parrocchia in parrocchia con l'effetto di centinaia di bimbi molestati, si dimetta: "Il problema delle dimissioni del cardinale di Boston Law riguarda "lui stesso e il Papa", ha risposto il presidente dell'episcopato Usa, Gregory, ribadendo che la questione non è stata discussa e "non doveva" essere discussa nel summit.Sull'assenza di Law alla conferenza stampa, "aveva altri impegni programmati", è stata la spiegazione data dal presidente dell'episcopato Usa: "Dato che la conferenza stampa è cominciata in ritardo, alcuni porporati sono assenti per impegni presi precedentemente, pensando di finire prima i lavori in Vaticano".Le proposte conclusive del summit estratte dal comunicato ufficiale2.
Proporremo che la Conferenza Episcopale cattolica degli Stati Uniti raccomandi un procedimento speciale per la dimissione dallo stato clericale di un sacerdote che è divenuto notorio ed è colpevole dell’abuso sessuale ripetuto e aggressivo di minori.3.
Anche se riconosciamo che il Codice di Diritto Canonico contiene già un procedimento giudiziario per la dimissione dallo stato clericale di sacerdoti colpevoli di abuso sessuale di minori, proporremo in più un procedimento speciale per i casi che non sono notori ma nei quali il Vescovo diocesano considera il sacerdote un pericolo per la protezione di bambini e giovani, al fine di evitare grave scandalo in futuro e di salvaguardare il bene comune della Chiesa.
Queste quindi la proposte che verranno discusse dall'assemblea dei vescovi americani che si terrà il prossimo giugno a Dallas.Difesa del celibatoPer quanto riguarda i casi di omosessualità dei candidati al sacerdozio, McCarrick ha spiegato che nei seminari bisogna essere sicuri che gli aspiranti preti non abbiano "attività omosessuale, ma neanche attività eteroseasuale.
Ciò che vogliamo difendere è il celibato e l'impegno dei candidati a mantenerlo nella loro vita sacerdotale, al di là delle tendenze sessuali individuali".
La situazione del cardinale LawCittà del Vaticano (Roma), 24 aprile 2002 - Documento audiovideo della Conferenza stampa di conclusione del summit svoltosi in Vaticano sui casi di pedofilia che hanno coinvolto il clero americano.
Al summit, i cardinali americani hanno incontrato il Papa Giovanni Paolo II.
Al termine è stato diffuso un comunicato ufficiale che informa sui contenuti dei colloqui, sui principi e sulle proposte che ne sono scaturite.
I vescovi hanno altresì inviato un messaggio ai preti americani in cui si … scusano per non aver saputo preservare la Chiesa dallo scandalo.Alla conferenza stampa conclusiva hanno partecipato il cardinale James Francis Stafford, arcivescovo emerito di Denver e presidente del Pontificio Consiglio per i laici, il cardinale Theodore Edgar McCarrick, arcivescovo di Washington, il vescovo di Belleville, Wilton Daniel Gregory, presidente della Conferenza episcopale Usa, e Joachin Navarro Vals, portavoce del Vaticano.'Tolleranza zero', ma rimane aperto il dibattito su come agireLa nuova politica della "tolleranza zero" verso i preti accusati di pedofilia sarà applicata "di fatto nelle diocesi americane", ma una decisione formale sui dettagli sarà presa durante una conferenza generale dei vescovi americani prevista per giugno a Dallas.
Questo è quanto hanno spiegato Gregory e McCarrick, che ha aggiunto di non vedere, dopo tutto quello che è successo, "la possibilità che qualcuno negli Stati Uniti cerchi ancora di coprire preti pedofili".Inoltre Gregory ha sottolineato che nell'episcopato c'è "un crescente consenso" a "non riassegnare i preti sospettati di pedofilia ad altri incarichi", ma, su questo e su altro, la decisione formale avverrà a giugno.Preti 'serial' e potenziali 'serial'Gran parte della conferenza stampa è servita a spiegare nel dettaglio la distinzione di provvedimenti previsti dal documento per quanto riguarda i casi dei preti pedofili "serial" e per quelli su cui pesa il sospetto di un singolo caso: "Nel primo caso - ha chiarito Gregory - il sacerdote deve essere allontanato, licenziato.
Nel secondo caso deve essere sospeso, fino a quando non si accerterà se è potenzialmente un pedofilo 'serial', oppure no.
Se potenzialmente lo è va allontanato".Ancora aperto inoltre, il dibattito sui provvedimenti da prendere nei casi del passato: "Questa - ha precisato ancora il presidente dei vescovi americani - è una politica che comincia adesso e non sarà facile applicarla agli episodi del passato".Gregory e McCarrick si sono detti personalmente a favore della "tolleranza zero", "ma il problema - ha precisato Gregory - è arrivare ad una decisione comune di tutto l'episcopato e questo spiega anche la complessità e il prolungamento del summit in Vaticano".
Due i punti di vista: secondo quello più intransigente, un sacerdote colpevole di atti di pedofilia deve essere cacciato senza indugio.
Altri pensano che il sacerdote debba poter avere la possibilità di redimersi."Alcuni vescovi - ha ammesso - hanno sbagliato in passato perché si sono trovati soli.
Per questo nelle diocesi vogliamo adesso commissioni con genitori, esperti etc.".La situazione del Cardinale LawMolte domande sono giunte ai cardinali presenti sulla possibilità che il cardinale di Boston, Bernard Francis Law, accusato di aver coperto un prete pedofilo nella sua diocesi, trasferendolo per 19 anni di parrocchia in parrocchia con l'effetto di centinaia di bimbi molestati, si dimetta: "Il problema delle dimissioni del cardinale di Boston Law riguarda "lui stesso e il Papa", ha risposto il presidente dell'episcopato Usa, Gregory, ribadendo che la questione non è stata discussa e "non doveva" essere discussa nel summit.Sull'assenza di Law alla conferenza stampa, "aveva altri impegni programmati", è stata la spiegazione data dal presidente dell'episcopato Usa: "Dato che la conferenza stampa è cominciata in ritardo, alcuni porporati sono assenti per impegni presi precedentemente, pensando di finire prima i lavori in Vaticano".Le proposte conclusive del summit estratte dal comunicato ufficiale2.
Proporremo che la Conferenza Episcopale cattolica degli Stati Uniti raccomandi un procedimento speciale per la dimissione dallo stato clericale di un sacerdote che è divenuto notorio ed è colpevole dell’abuso sessuale ripetuto e aggressivo di minori.3.
Anche se riconosciamo che il Codice di Diritto Canonico contiene già un procedimento giudiziario per la dimissione dallo stato clericale di sacerdoti colpevoli di abuso sessuale di minori, proporremo in più un procedimento speciale per i casi che non sono notori ma nei quali il Vescovo diocesano considera il sacerdote un pericolo per la protezione di bambini e giovani, al fine di evitare grave scandalo in futuro e di salvaguardare il bene comune della Chiesa.
Queste quindi la proposte che verranno discusse dall'assemblea dei vescovi americani che si terrà il prossimo giugno a Dallas.Difesa del celibatoPer quanto riguarda i casi di omosessualità dei candidati al sacerdozio, McCarrick ha spiegato che nei seminari bisogna essere sicuri che gli aspiranti preti non abbiano "attività omosessuale, ma neanche attività eteroseasuale.
Ciò che vogliamo difendere è il celibato e l'impegno dei candidati a mantenerlo nella loro vita sacerdotale, al di là delle tendenze sessuali individuali".
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