03 GIU 2002

Radicali: «Zero immigrati, zero impresa», manifestazione a Milano contro la legge Bossi-Fini.

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I radicali manifestano a Milano contro la Bossi-Fini per sensibilizzare le imprese sui pericoli che questa legge porta al mercato del lavoro.

Milano, 3 giugno 2002 - Membri dell'associazione radicale di Milano Enzo Tortora, assieme al parlamentare europeo Benedetto Della Vedova, si sono recati questa mattina davanti alla sede di Assolombarda, dove era in corso l'assemblea annuale alla presenza del ministro dell'Economia Giulio Tremonti e del presidente di Confindustria Antonio D'Amato, per manifestare contro la legge sull'immigrazione Bossi-Fini.

I radicali sono giunti davanti ai palazzi di
Assolombarda per cercare di sensibilizzare gli imprenditori sull'importanza che gli immigrati hanno per l'impresa italiana e per il sistema del mercato del lavoro, in particolare per le aziende del nord.

Zero immigrati, zero impresa Benedetto Della Vedova, intervistato per i microfoni di Radio Radicale da Emiliano Silvestri, ha descritto quali sono i rischi insiti nella legge sull'immigrazione Bossi-Fini: "Questa legge - afferma il Deputato europeo - risponde a delle esigenze compressibili da parte dei cittadini, di sicurezza e di regolarizzazione dei flussi migratori, ma - prosegue - rischia in realtà di penalizzare l'immigrazione come risorsa ormai vitale per le imprese e l'imprenditoria italiana".

Secondo Della Vedova "zero immigrati" significherebbe "zero impresa" e dietro a questa ossessione contro l'immigrazione clandestina in realtà si celerebbero politiche "volte a frenare l'immigrazione punto e basta" e quindi a penalizzare i tessuto economico europeo ed italiano.

Una legge boomerang Secondo Della Vedova il tentativo del Governo è "semplicemente di bloccare l'immigrazione" per cercare di garantire la richiesta di maggior sicurezza che proviene dai cittadini, ma questo tentativo " è vano e semplicemente destinato ad aumentare, anziché diminuire, l'immigrazione clandestina".

"Quello che noi segnaliamo - conclude Della Vedova - è che le imprese devono riflettere e devono fare sentire la loro voce presso il Governo, affinchè l'Italia, inseguendo l'emotività e la paura che pure c'è, non vari una legge boomerang".

Maggior rigidità nel mercato del lavoro Giovanni Cominelli spiega quali sono i punti che portano a dire che la rigidità tende ad aumentare.

"Innanzi tutto - afferma - la fissazione di limiti rigidissimi arbitrari e di fatto inapplicabili alla durata del permesso di soggiorno" In seguito spiega che vi sarà un "aumento sconsiderato dei costi a carico del datore di lavoro", il quale si troverà costretto a pagare ad esempio il viaggio eventuale di ritorno nel paese di origine in caso di cessazione di rapporto.

Moltiplicazione delle procedure burocratiche La moltiplicazione di strutture burocratiche è un altro punto, secondo Cominelli, di rigidità della legge: "Il comitato di coordinamento e monitoraggio, lo sportello unico, il centro per l'impiego che dovrebbe gestire l'intero flusso di extracomunitari, procedure di autorizzazione complicatissime, per cui di fatto viene annullato il diritto delle imprese ad assumere direttamente la chiamata nominativa e ultimo - conclude - l'aumento dello strapotere delle organizzazioni sindacali e degli enti locali in ordine alla gestione della manodopera extracomunitaria".

Una lotta liberista I radicali quindi, sempre nell'ottica liberista, chiedono che vi sia una regolamentazione che equilibri da una parte le esigenze delle imprese di avere manodopera e dall'altra che garantisca la sicurezza dei cittadini cercando di evitare, quanto più possibile, i flussi clandestini, rendendo più agevole la prima, sburocratizzando le procedure, e più controllata la seconda, senza ricorrere ai "campi profughi-lager" della Turco-Napolitano e evitando la chiusura totale delle frontiere.

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  • Benedetto Della Vedova, presidente Radicali Italiani

    <p>Indice per interventi
    0:00 Durata: 5 min 49 sec
  • Giovanni Cominelli, segretario associazione Enzo Tortora

    0:05 Durata: 5 min 10 sec
  • Alessandro Litta Modignani

    0:10 Durata: 9 min 15 sec