08 GIU 2002

Radicali: Conferenza stampa di annuncio di partecipazione al Gay Pride di Padova

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Radicali Italiani aderisce e partecipa al Gay Pride di Padova in nome della libertà sessuale e di tutti i diritti civili.

Padova, 8 giugno 2002 - Non una battaglia a favore di una minoranza, ma una battaglia per i diritti per il cento per cento dei cittadini.

Questo il senso della partecipazione dei Radicali Italiani alla Padovapride che ha avuto luogo oggi nella città veneta, con un corteo a cui hanno partecipato 10 mila persone.

La partecipazione dei radicali è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte, tra gli altri, il segretario Daniele Capezzone e gli
europarlamentari Marco Cappato e Maurizio Turco.

Una battaglia storica Capezzone ha sottolineato l'impegno fin dalle origini del Partito Radicale a favore dei diritti sociali e civili e indicato la serie di proposte di legge avanzate in Parlamento, riguardanti tra gli altri, i temi dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, delle adozioni.

La proposta di legge al Parlamento "Nella pdl presentata alla Camera abbiamo cercato di fare tre cose - afferma Capezzone - consentire ad individui dello stesso sesso o no di poter depositare un contratto nel quale liberamente e responsabilmente definiscono alcuni profili della loro vita in comune - prosegue poi - se si tratta di due individui dello stesso sesso possono trattarsi reciprocamente da coniugi - in ultimo conclude Capezzone - la possibilità di accedere all'istituto del matrimonio civile".

Secondo il Segretario di RI si deve passare da un sistema giuridico e di welfare centrato sul concetto della famiglia nelle sue diverse espressioni a quello che pone al centro l'individuo.

Capezzone ha quindi rivolto un invito polemico al segretario del Prc Fausto Bertinotti, che nell'ultimo congresso si era detto ''ebreo, omosessuale, lesbica'', a guardare a quanto succede a Cuba dove chi si oppone al regime viene sottoposto a elettroshock, a ''corsi di rieducazione'' con psichiatri militari, a somministrazioni di ormoni animali maschili.

Mobilitarsi in nome di un'intera riforma Per Cappato la giornata del Gay pride "non è solo un momento di rivendicazione della libertà di espressione sessuale ma è un momento di mobilitazione politica a favore di una campagna complessiva per le riforme".

A tale proposito ha sottolineato che nel campo dei diritti la società "è molto più in là della classe politica".

Arcigay e radicali da sempre uniti All'incontro ha preso parte anche Sergio Lo Giudice, presidente dell'Arcigay, che ha ricordato, tra gli altri, che Radicali e Arcigay hanno un tratto di identità comune, "una vocazione a spezzare gli schemi e gli equilibri".

Così Radicali Italiani, insieme ai membri dell'associazione "Fuori", hanno marciato per il terzo anno consecutivo con i gay e le lesbiche d'Italia, per dimostrare che la libertà sessuale è e resterà una bandiera delle battaglie che i radicali da sempre portano avanti.

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