09 LUG 2002

Plenum Camera: Marco Pannella ospite ad un'edizione speciale del Tg di La 7

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 55 min 52 sec
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Marco Pannella ospite ad un'edizione straordinaria del Tg di La 7, annuncia di essere in procinto di riprendere lo sciopero della sete, perchè insoddisfatto dell'esito della conferenza dei capigruppo: Nessuna garanzia che si arrivi al voto utile Roma, 9 luglio 2002 - Per la prima volta in televisione si discute dei problemi costituzionali che il Satyagraha radicale sta ponendo all'attinzione pubblica: a consentire questo "evento" è un'edizione straordinaria del Tg di La 7 che ha visto Marco Pannella, confrontarsi con Antonello Soro, presidente della giunta per le elezioni e Pierfrancesco Gamba, deputato di An, membro della giunta stessa.

Al centro della discussione le decisioni assunte dalla conferenza dei capigruppo odierna, che avrebbe dovuto sancire una soluzione per la vicenda dei 13 seggi vacanti e prefigurare anche le decisioni per procedere all'elezione dei membri laici del Csm.

Il risultato della conferenza dei Capigruppo Anche se il presidente della Giunta Antonello Soro ha affermato che la conferenza dei Capigruppo ha deciso oggi che entro il 15 luglio si dovrà trovare una soluzione sulla questione dei seggi vacanti, l'esito della riunione non offre affatto le garanzie "di rientro nella legalità costituzionale" che il leader aveva richiesto come condizione per la cessazione del Satyagraha.Più volte, infatti, nel corso della trasmissione Pannella ha chiesto ai suoi interlocutori che cosa accadrà nel caso in cui nè nella giunta, nè nella seduta in aula prevista per il 15 luglio, dovesse essere trovata la soluzione, senza però ottenere alcuna risposta.Il leader radicale ha ribadito più volte che la richiesta del Satyagraha è di ottenere che il Parlamento sia convocato "non per votare, ma per eleggere", e che dunque ci siano "votazioni fino al raggiungimento del voto utile".

"Noi chiediamo - ha affermato Pannella - che il Parlamento cessi di essere il "votoficio del mercato delle vacche", ma che sia un Parlamento "degno della Repubblica italiana".Verso la ripresa dello sciopero della seteIn mancanza delle necessarie garanzie sull'immediato rientro nella legalità costituzionale, Pannella ha annunciato la propria decisione, dopo una ulteriore riflessione, di tornare allo sciopero della sete.

"Non per masochismo - ha sottolineato - ma perchè amo la legge e amo la Costituzione"."Darò corpo con speranza alla legalità" - ha concluso Pannella che nonostante la consapevolezza di "rischiare la vita", ha dichiarato molto probabile la ripresa dello sciopero della sete, nel Satyagraha per la legalità costituzionale che da quasi 4 mesi vede coinvolte oltre 6000 persone, tra cui più di 3200 detenuti di 22 nazioni diverse.

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