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Letizia Moratti incontra studenti e docenti per dialogare sulla riforma universitaria.
Rimini, 20 agosto 2002 - Il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, Letizia Moratti, ha incontrato oggi studenti e docenti delle università italiane per rispondere ad alcune domande sulla situazione della riforma universitaria: i cicli, le tasse e i contratti per gli insegnanti.
Dal meeting dell'amicizia di Rimini, il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti lancia un messaggio rassicurante a insegnanti e famiglie.
Ma annuncia anche un 'giro di vite' per l'università: 583 … nuove lauree triennali non riceveranno finanziamenti dal ministero perchè non rispondono ai requisiti minimi di qualità.
Dialogo con le parti sociali Con la promessa di ascoltare le parti sociali, in risposta alle forti critiche dei sindacati che, in questi mesi, hanno appunto contestato il 'metodo' scelto da Viale Trastevere e il poco coinvolgimento della 'scuola reale'.
Ma il Ministro rassicura: "Le preoccupazioni debbono essere fugati.
Ascolteremo le parti sociali, il mondo della scuola e la famiglia - ha detto - ma la sperimentazione è un punto importante per capire come avviare la riforma dei cicli scolastici, e le richieste che vengono dalle scuole per partire con la sperimentazione - ha aggiunto - sono molto più numerose di quanto il ministero si aspettasse "Per quanto riguarda il contratto degli insegnanti, il ministero dell'Istruzione ha già dato alla Funzione pubblica i principi generali sulla base dei quali verrà dato un indirizzo da parte dell'Aran, l'Agenzia governativa che si occupa di contratti pubblici".
Più garanzie per gli studenti Moratti ha poi garantito che nel giro di pochi anni saranno realizzati diecimila posti-alloggi per studenti universitari: "Il governo ha stanziato 675 miliardi di vecchie lire per il triennio 2002-2005 perla creazione di alloggi universitari.
Oggi sono 30 mila gli alloggi destinati agli studenti - ha ricordato il ministro - ma ce n'è bisogno di una quota ancora maggiore.
Quelli attuali sono infatti ancora troppo pochi e solo il loro aumento potrà consentire una necessaria mobilita' degli studenti.
Con il piano del governo si arriverà ad avere presto 10 mila nuovi posti alloggi in più".
Le tasse Moratti, nel suo intervento, ha anche proposto di introdurre una norma che imponga agli atenei di restituire agli studenti le tasse universitarie che hanno pagato in più rispetto alla quota del 20% stabilita per legge.
La proposta fa riferimento alla norma che impedisce agli atenei di chiedere agli studenti tasse e contributi in misura maggiore del 20% rispetto al budget complessivo annuale universitario.
La proposta del ministro fa riferimento alle non poche università che hanno sforato il tetto del 20%.
Secondo la Moratti, la quota in più pagata dagli studenti potrebbe essere restituita sotto forma di borse di studio.
I cicli universitari Il Ministro ha quindi concluso parlando di riforma dei cicli universitari, insistendo sul fatto che le nuove lauree triennali non devono affatto portare ad uno "svilimento dei contenuti" rispetto alle vecchie lauree quadriennali: "Questo sarebbe fuori dalla grande tradizionale italiana".
Rimini, 20 agosto 2002 - Il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, Letizia Moratti, ha incontrato oggi studenti e docenti delle università italiane per rispondere ad alcune domande sulla situazione della riforma universitaria: i cicli, le tasse e i contratti per gli insegnanti.
Dal meeting dell'amicizia di Rimini, il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti lancia un messaggio rassicurante a insegnanti e famiglie.
Ma annuncia anche un 'giro di vite' per l'università: 583 … nuove lauree triennali non riceveranno finanziamenti dal ministero perchè non rispondono ai requisiti minimi di qualità.
Dialogo con le parti sociali Con la promessa di ascoltare le parti sociali, in risposta alle forti critiche dei sindacati che, in questi mesi, hanno appunto contestato il 'metodo' scelto da Viale Trastevere e il poco coinvolgimento della 'scuola reale'.
Ma il Ministro rassicura: "Le preoccupazioni debbono essere fugati.
Ascolteremo le parti sociali, il mondo della scuola e la famiglia - ha detto - ma la sperimentazione è un punto importante per capire come avviare la riforma dei cicli scolastici, e le richieste che vengono dalle scuole per partire con la sperimentazione - ha aggiunto - sono molto più numerose di quanto il ministero si aspettasse "Per quanto riguarda il contratto degli insegnanti, il ministero dell'Istruzione ha già dato alla Funzione pubblica i principi generali sulla base dei quali verrà dato un indirizzo da parte dell'Aran, l'Agenzia governativa che si occupa di contratti pubblici".
Più garanzie per gli studenti Moratti ha poi garantito che nel giro di pochi anni saranno realizzati diecimila posti-alloggi per studenti universitari: "Il governo ha stanziato 675 miliardi di vecchie lire per il triennio 2002-2005 perla creazione di alloggi universitari.
Oggi sono 30 mila gli alloggi destinati agli studenti - ha ricordato il ministro - ma ce n'è bisogno di una quota ancora maggiore.
Quelli attuali sono infatti ancora troppo pochi e solo il loro aumento potrà consentire una necessaria mobilita' degli studenti.
Con il piano del governo si arriverà ad avere presto 10 mila nuovi posti alloggi in più".
Le tasse Moratti, nel suo intervento, ha anche proposto di introdurre una norma che imponga agli atenei di restituire agli studenti le tasse universitarie che hanno pagato in più rispetto alla quota del 20% stabilita per legge.
La proposta fa riferimento alla norma che impedisce agli atenei di chiedere agli studenti tasse e contributi in misura maggiore del 20% rispetto al budget complessivo annuale universitario.
La proposta del ministro fa riferimento alle non poche università che hanno sforato il tetto del 20%.
Secondo la Moratti, la quota in più pagata dagli studenti potrebbe essere restituita sotto forma di borse di studio.
I cicli universitari Il Ministro ha quindi concluso parlando di riforma dei cicli universitari, insistendo sul fatto che le nuove lauree triennali non devono affatto portare ad uno "svilimento dei contenuti" rispetto alle vecchie lauree quadriennali: "Questo sarebbe fuori dalla grande tradizionale italiana".
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