25 AGO 2002

Radicali: Intervista filo diretto con Daniele Capezzone

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 32 min
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Daniele Capezzone ospite a Radio Radicale analizza le iniziative radicali dell'ultima settimana e delinea i passi futuri.

Roma, 25 agosto 2002 - Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani, ha tenuto questa mattina un intervista filo diretto negli studi di Radio Radicale per parlare delle politiche dei radicali di questa ultima settimana e per delineare gli obiettivi futuri del movimento di cui è segretario.

Il Meeting di Rimini Telegiornali e giornali hanno dato durante la settimana particolare rilievo al meeting di Rimini, che ha visto la partecipazione di molti politici, ma "nessuno
di questi era radicale" afferma Capezzone.

Il Segretario di Radicali Italiani si è soffermato in particolare sull'importanza che i mezzi di informazione hanno dato all'evento di Comunione Liberazione, definendolo come un tipo di informazione che non rappresenta la realtà, "ma mostra come creare la realtà".

"L'informazione politica - ha affermato - deve rappresentare gli eventi che ci sono, questo è un evento che è stato creato e catapultato sul tavolo degli italiani ogni giorno".

La riforma di Gasparri A proposito di informazione Capezzone si è poi soffermato sulla proposta di legge del ministro Gasparri di riforma del sistema informazione: "Berlusconi, Mediaset e Mondadori possono andare alla grande sulla carte stampata senza più avere il bisogno di fratelli o mogli, e anche i signori della carta stampata Agnelli De Benedetti e Romiti possono andare sulle televisioni, questa è la notizia".

"Gli oligopolisti dell'informazione in Italia - ha proseguito - avranno strumenti per essere ancora meglio oligopolisti e per mettere le loro mani ancora di più sul sistema dell'informazione italiana: tutta la polemica sul conflitto di interesse, di poco tempo fa, adesso che la questione è diventata di conflitti di interesse sembra che non importi più a nessuno se non a qualche radicale".

Il referendum in Friuli Capezzone, durante la settimana, si è recato in Friuli Venezia Giulia, dove i militanti radicali stanno facendo azione politica contro una legge passata al Consiglio Regionale di riforma del sistema elettorale e, insieme a loro, ha tenuto alcune conferenze stampa sull'imminente referendum confermativo.

"In Friuli, regione autonoma - ha spiegato il Segretario di RI - vigeva una legge elettorale simile al Mattarellum, ma recentemente è stata votata al Consiglio Regionale una nuova legge voluta da Rifondazione Comunista e dal Polo che peggiora ulteriormente il Mattarellum, nel senso che lascia inalterato l'80% di proporzionale, ma sega le gambe al presidente eletto che non è più eletto direttamente, ma è solo indicato dagli elettori così che il Consiglio Regionale può cacciarlo a proprio piacimento".

"Un arco di forze - ha quindi spiegato - che comprendono i radicali e anche alcuni della sinistra, ha promosso un referendum, che in quel caso è un referendum confermativo della legge: vuoi votare sì o no a quella legge, no è la nostra campagna e il 29 settembre si vota".

"Il problema è che noi vogliamo fare un passo in più: il Polo sta cercando di mettere il silenziatore ad una scadenza scomoda, l'Ulivo, guidato da Illy, vuole usare quel referendum solo come clava da dare in testa al Polo, lasciando inalterata il sistema elettorale attuale".

"Noi stiamo cercando di ricomporre gli ideali del maggioritario e contemporaneamente con il referendum, lanceremo una proposta di legge di iniziativa popolare di ispirazione americana, netta e molto dura".

Il fronte carceri Mentre i radicali si preparano ai nuovi capitoli sulla vicenda Surace, e mentre Turco e D'Elia lavorano sul dossier sul 41bis, per Capezzone rimane aperta la lotta sulle carceri ordinarie.

Due sono le questioni primarie su questo fronte: il problema della mala gestione del lavoro delle guardie carcerarie da parte dei sindacati e quindi la mancanza di personale e, sull'altro fronte, la questione dell'affettività dei carcerati da affrontare come aspetto di "civiltà e di vita".

Le iniziative future Capezzone ha poi dato un'anticipazione sulle future iniziative radicali: "So che nel prossimo mese rilanceremo con Rita Bernardini e Luca Coscioni quel fronte del 20 settembre, che deve essere il momento in cui inizia a ricostituirsi la rete di medici, scienziati, malati che attorno a Luca si è formata, per lanciare da subito la battaglia sulla legge sulla procreazione assistita".

"Possiamo inoltre rilanciare la lotta dura sul fronte economico sociale con il comitato per il no che abbiamo costituito per il referendum di rifondazione riproponendo la questione delle pensioni".

"Si deve rilanciare - ha concluso - le iniziative sul fronte telematico, ricostruendo una struttura telematica in tutto il paese".

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