08 NOV 2002

Radicali Italiani: «Forum per la libertà, la democrazia, la non violenza» (I giornata)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 3 min
Organizzatori: 

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Un contro-Forum radicale a Firenze "per dare voce a coloro che non hanno potuto decidere, ma che ne pagano le conseguenze".

Firenze, 8 novembre 2002 - Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani, ha aperto la 'Tre giorni' di conferenza, organizzata all'associazione radicale di Firenze Andra Tamburi, per parlare dei temi della globalizzazione, in chiave pro-global, con lo scopo di dare la possibilità a coloro che non hanno potuto decidere sul Forum in corso in questi giorni nel capoluogo toscano, e che hanno opinioni diverse rispetto a Bertinotti o a Bovè.

"Noi con serenità, ma anche
con fermezza - ha affermato Capezzone - organizziamo queste tre giornate".

I programma del Forum radicale "La prima sarà essenzialmente centrata sulle vicende, a torto definite locali, in realtà sono vicende assolutamente centrali, con degli amministratori che decidono dal G8 di portare il Gonfalone contro il G8 che era stato precedentemente organizzato dal loro stesso governo e dal loro stesso partito" Capezzone ha poi nominato gli incontri di Porto Alegre, di Pisa, i finanziamenti e poi i sostegni di questo ultimo Forum di Firenze, "senza mai sentire l'esigenza di interpellare i cittadini, vogliamo dare la parola a chi ha un'opinione diversa, a che ha anche pagato questa opinione diversa".

"Noi - ha precisato il Segretario di RI - vogliamo dare la parola ai commercianti, questo è u paese in cui se una ha un'attività commerciale deve essere qualificato come bottegaio.

Diamo la parola a chi subisce danni da questo tipo di scelta".

Capezzone ha quindi spiegato il programma dei prossimi giorni: "Domani ospiteremo altre personalità oltre quelle che oggi ci hanno fatto l'onore di essere qui, discuteremo più in generale delle questioni 'globalizzazione sì o no'.

Domenica - ha concluso- speriamo di poter organizzare un bel dibattito centrato sulla vergogna della politica agricola comune".

Ieri ospite a Excalibur: è finta l'era Santoro Capezzone si è soffermato a lungo sulla trasmissione di Antonio Socci 'Excalibur', che l'ha visto ospite ieri sera, e si è augurato che questo tipo di programma si possa ripetere anche in futuro, "credo che sia uno spazio da difendere" ha detto.

Capezzone ha criticato duramente il precedente format che occupava quello spazio, cioè la trasmissione di Santoro, accusando il giornalista salernitano di aver cresciuto una generazione all'antiamericanismo in politica estera e quindi "di tutto ciò che abbia vagamente sentore di libertà e di democrazia" e al "giustizialismo della politica di odio nei confronti dell'avversario".

Bertinotti e Curzi dovevano partecipare alla trasmissione di Socci, ma non si sono presentati.

Secondo Capezzone "hanno compreso, perché sono bravi e hanno le loro antenne, che c'era il rischio di un confronto vero, che era finito all'epoca di Santoro e che si apriva una fase di discussione ad armi pari".

Bertinotti e Bovè osservano la pagliuzza e non vedeno la trave della globalizzaione"Fausto Bertinotti - ha detto Capezzone - ha continuato a ripetere che Oriana Fallaci è contro l'umanità, ma io gli ho risposto che contro l'umanità sono quei regimi Comunisti, contro cui egli stesso non spende un decimo delle energie che ha speso in 24 ore contro Oriana Fallaci.

Questo è lo stato delle cose, questa è la fotografia".

Capezzone dedicato alcune parole anche a Bovè, il leader dei no-global frencese: "Ieri qui l'eroe della giornata è stato Bovè, in quella difesa di quel sistema di sussidi che strangola i paesi del terzo mondo, dei quali egli stesso si dice amico, questo è ciò con cui dobbiamo confrontarci" riferendosi al Forum organizzato dai Radicali e ha concluso dicendo: "Abbiamo deciso di organizzare questa tre giorni, con serenità, ma anche con durezza".

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