11 NOV 2002

PRT: La manifestaziona e Bruxelles in occasione del Summit Ue- Russia (con Pannella e Dupuis)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 31 min 57 sec
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In occasione del Summit Unione Europea - Russia, i radicali e i ceceni hanno manifestato a Bruxelles per rilanciare la proposta di soluzione politica del conflitto che da anni prosegue nella regione caucasica.

Bruxelles, 11 novembre 2002 - Il Partito Radicale Transnazionale insieme alla comunità cecena, si è riunito questa mattina di fronte al Consiglio europeo per manifestare in occasione della visita di Putin all'Unione Europea, e per dire "basta" al genocidi che da 300 anni investe il popolo ceceno da pare dell'armata russa.

Di seguito riportiamo, in ordine cronologico, parte della
traduzione degli interventi alla manifestazione André Glucksmann, scrittore e filosofo "La comunità europea è stata inventata da degli antifascisti italiani nel 1943".

"Bisogna rendersi conto di 3 cose: la guerra in Cecenia è una guerra coloniale che uccide da più di 300 anni, cominciata da Piero il Grande, che Stalin ha deportato l'insieme della popolazione cecena e che oggi di nuovo la popolazione cecena è alle prose con un'armata sterminatrice".

"I metodi usata dai russi sono metodi che ricordano Hitler: Grozni è stata distrutta dal 1944 ad oggi come nessun'altra capitale europea fino ad ora".

"E' arrivato il momento di rendersi conto che questa armata russa non ha perso niente della politica Stalinista e si comporta ancora nei migliori dei metodi comunisti in Cecenia".

"L'Europa oggi deve dire no alla guerra coloniale, no ai metodi nazisti o comunisti che la Russia impiega in Cecenia".

"L'Unione Europea se dice no a Putin non rischia nulla, è Putin che ha bisogno dell'Europa".

"Se l'Europa non dice no, se l'Europa si prostra davanti a Putin, rimette in discussione i motivi della sua nascita e ristabilisce il suo stato di regime".

"L'avvenire dell'Europa si gioca di fronte a Putin e la domanda non sarà "L'Europa, come", ma "perché l'Europa".

Bart Staes, deputato europeo (Verdi-ALE) "Sono il presidente competente delle relazioni tra il Parlamento europeo e la Duma, da metà febbraio di questo anno".

"Quando sono diventato presidente di questa delegazione mi sono detto che per il problema ceceno ci vuole una soluzione politica".

"La plenaria e tutto il parlamento europeo gioca una soluzione politica, il PE dice che la soluzione militare non è possibile".

"L'Unione Europea deve prendersi la propria responsabilità e bisogna mettere la questione cecena all'ordine del giorno, non solo per parlare di umanità e di diritti dell'uomo, ma soprattutto di una soluzione politica.

Bisogna stabilire delle negoziazioni tra il governo russo e i rappresentanti ceceni".

Olivier Dupuis, deputato europeo e segretario del Prt "Nel 1995 eravamo un migliaio in Europa a dire che la stessa Europa non doveva abbandonare Sarajevo, oggi diciamo: l'Europa non abbandoni Grozni".

"Ma non solo l'Europa, anche la Russia deve stare attenta, perché se non avrà il coraggio di risolvere questo conflitto, oltre la Cecenia anche il Paese di Putin morirà nel territorio di Grozni".

"Il problema di oggi non è di soluzioni politiche, il problema è solamente di volontà politica e è necessario che l'Europa questa mattina esprima a Putin la suo volontà di dire no al genocidio ceceno, o a delle soluzioni politiche, sì alle negoziazioni politiche".

"Il cammino sarà lungo e duro e per questo noi sappiamo che per il futuro dobbiamo organizzare ed inventare dei metodi di azioni nuovi e più forti, utilizzare la non-violenza, riportare la Comunità Europea a rompere con i metodi che conosciamo orami da troppo tempo".

"Oggi siamo come con Zakaiev, Mashkadov e Khambiev, con centinaia di migliaia di ceceni, e siamo dei criminali, non abbiamo nemmeno il diritto di manifestare ai piedi del Consiglio".

"Abbiamo dei mezzi molto semplici per verificare la buona volontà o meno della Comunità europea: vogliamo un passaporto diplomatico per Mashkadov, vogliamo un passaporto diplomatico per Zakhaiev e anche per Khambiev e vogliamo che i negoziatori e i rappresentanti legittimino il governo del popolo ceceno, e poter discutere con tutte le autorità europee.

Sembrerà una piccola cosa, ma oggi Zakhaiev è prigioniero a Copenaghen, Mashkadov è a tutti gli effetti prigioniero negli Usa e tutto ciò è assolutamente intollerabile, e dobbiamo esigere dalle autorità cecene che diano a queste persone il diritto di circolare, di incontrarsi, di parlare, di informare e di convincere le stesse autorità europee".

"Abbiamo quindi davanti più lavoro, dovremo lottare, dobbiamo ritrovarci molto più spesso: dipende da noi e da centinaia di persone che sono qui oggi e di ciò che siamo in grado di fare con la non-violenza nelle prossime settimane".

Marco Pannella, deputato europeo "Solamente qualche parola per ringraziare di darci la possibilità di essere tra voi in una battaglia che è di tutti e che dobbiamo difendere con la vita del diritto e con il diritto alla vita".

"Penso che questa lotta sarà molto difficile, perché è vero che il diritto alla vita dei ceceni è necessario per il diritto alla vita dei russi e di tutti gli europei".

"Con i compagni radicali di tutto il mondo, a Tirana, abbiamo eletto, come primo eletto nel nostro organo politico con i voti dei vietnamiti, dei laotiani, con i voti di persone di tutto il mondo , americani e europei, abbiamo eletto Oumar Khambiev".

"Credo che daremo corpo, ripeto, daremo corpo insieme a questa guerra, ma armati di non-violenza, di speranza e di grande e profonda unità nella libertà, nella giustizia, di una lotta contro le dittature e contro i genocidi".

"Armati di non-violenza batteremo questa gente, che per vivere e per opprimere, hanno sempre più bisogno di essere degli assassini: i loro figli, le loro donne e i loro uomini sanno che nei loro cuori e nei loro corpi sono già morti.

Ripeto: hanno bisogno di distruggere, di uccidere, hanno bisogno della morte per sopravvivere.

Noi dobbiamo liberarli e anche Putin deve essere liberato dal suo proprio destino di massacratore, del suo destino di assassino".

"Grazie ancora a voi per la vostra lotta, per il vostro coraggio e del vostro amore per la libertà e la giustizia".

"In questo momento a Mosca i compagni radicali russi stanno manifestando per la pace il diritto dei cittadini russi e per il diritto dei cittadini ceceni.

Insieme facciamo qui la stessa cosa, questo è il contributo di lotta alla quale arriveremo presto".

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  • <br>*L'audiovideo è in lingua originale
  • Oratore ceceno non annunciato - intervento in russo

    Indice per interventi
    0:00 Durata: 1 min 6 sec
  • André Glucksmann, scrittore e filosofo, traduce in francese un oratore ceceno

    0:01 Durata: 7 min 30 sec
  • Bart Staes, deputato europeo, Verdi-ALE - intervento in francese

    0:08 Durata: 3 min 58 sec
  • Olivier Dupuis, segretario del PRT e deputato europeo - intervento in francese

    0:12 Durata: 7 min 4 sec
  • Marco Pannella, deputato europeo - intervento in francese

    0:19 Durata: 6 min 44 sec
  • Mylène Sauloy, giornalista - intervento in russo

    0:26 Durata: 57 sec
  • Umar Khanbiev, ministro della Sanità del Governo ceceno - intervento in russo

    0:27 Durata: 1 min 59 sec
  • Agap Toutakov, deputato del Parlamento ceceno - intervento in russo

    0:29 Durata: 2 min 38 sec