03 DIC 2002

Radicali: Marco Cappato eletto Europeo dell'anno, le dichiarazioni a caldo

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Marco Cappato è l'Europeo dell'anno.

Un premio dedicato a Luca Coscioni e alla lotta per la libertà di ricerca scientifica.

Bruxelles, 3 dicembre 2002 - Erano 50 candidati, ciascuno per la propria categoria.

Cappato era candidato nella categoria Parlamentari europei e nel momento in cui hanno chiamato Emma Nicholson a ritirare il premio, c'è rimasto un pò male.

Ma Marco Cappato, europarlamentare radicale, il più giovane tra i sette, è L'uomo più influente d'Europa, secondo gli elettori di European Voice, perché non ha vinto il premio di categoria, ma il super-premio di "Europeo
dell'Anno".

"La cosa bella è che c'era il premio di chi aveva preso più voti tra tutti e 50 e ho vinto io, anche rispetto al Papa o a Pyn Fortuyn" racconta felice Cappato ai microfoni di Radio Radicale, durante la trasmissione serale di Daniele Capezzone.

"Non me l'aspettavo, perché non mi avevano avvisato, e non mi facevano particolare illusioni, anche se contavo sulla forza d'urto della community radicale" confessa.

Ha vinto il progetto per le libertà fondamentali e le democrazie Cappato ha poi raccontato come si è svolta la serata: "La serata si è svolta con le premiazioni categoria per categorie.

Io speravo nella premiazione del Parlamentare Europeo dell'anno, ma è stata premiata Emma Nicholson.

Poi alla fine la sorpresa: anche se avevo avuto qualche voce dalla quale insospettirsi, alla fine sono stato eletto europeo dell'anno tra i più influenti, e ne ho approfittato - racconta - ne ho approfittato spero alla radicale, per parlare di noi, di radicali e partendo dal motivo per cui ero stato candidato, cioè il mio rapporto sulla questione privacy nelle comunicazioni elettroniche che in realtà riguarda la non sospensione delle libertà fondamentali e dei diritti civili fondamentali, in nome dell'alleanza contro il terrorismo, che anche noi condividiamo, ma che non deve intaccare le libertà fondamentali".

"Poi ho parlato di Russia e di Cina - prosegue Cappato - sempre a proposito del terrorismo, e ho detto che ci fa piacere che Cina e Russia siano alleati contro questa guerra, ma che bisogna pure rilevare che Putin - che era anche uno dei candidati nella categoria dei non-europei - è tra i più grandi nemici della democrazia e dello stato di diritto in questo momento".

Cappato ha poi proseguito parlando di Turchia e di Israele e della possibilità che entrino nell'Ue.

Ha poi confessato di aver ricevuto i complimenti da un cameriere, probabilmente turco, per il bel discorso, e ha detto essere stato il complimento che più gli ha fatto piacere.

Dedicato a Luca Coscioni Cappato non ha però tralasciato di informare come devolverà i 5000 Euro del premio: "Sono felice che il Papa abbia vinto la categoria militanti-attivisti, e ma sono anche io un militante, ma per l'opposto per cui è militante e attivista il Papa e quindi questo mio premio andrà all'associazione Luca Coscioni" Cappato ha quindi concluso spiegando il motivo di questa dedica: "Ho spiegato chi è Luca, la sua battaglia, il suo obiettivo politico e come in un'Europa senza frontiere non possa essere accettabile che in Gran Bretagna si può fare la ricerca sulle cellule staminali embrionali, e nel mio paese no e su questo dobbiamo impegnarci e lottare e per questo il premio va a all'associazione Luca Coscioni".

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  • Il commento di Marco Pannella

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