11 NOV 2000

Fini difende la commissione sui manuali scolastici: «Dov'è lo scandalo?»

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 min 31 sec
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Il presidente di An replica alle accuse del centrosinistra: "in Lombardia c'è un osservatorio per valutare i libri di testo e vi partecipa il ministro dell'Istruzione".

Soddisfazione per l'iniziativa di Storace: "finalmente questa discussione è partita".

Registrazione audio di "Fini difende la commissione sui manuali scolastici: «Dov'è lo scandalo?»", registrato sabato 11 novembre 2000 alle 00:00.

La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
  • Firenze, 11 novembre 2000 - Gianfranco Fini difende la commissione sui manuali scolastici voluta dalla regione Lazio e rilancia, e rivela che il ministro della Pubblica istruzione fa parte in Lombardia di un analogo osservatorio per valutare la scientificità dei libri di testo. La sinistra - attacca Fini - è "isterica e in malafede".<br> <br>
  • "Nei libri di testo ci sono falsi storici e una faziosità insopportabile"

    Fini si dice quindi "soddisfatto" perché "finalmente questa discussione è partita, finalmente tutti si sono accorti di ciò che è innegabile, vale a dire che nei libri di testo ci sono falsi storici e una faziosità insopportabile". Poi precisa le caratteristiche della commissione voluta da Storace che "non sarà composta da politici ma da studiosi" e che non vedrà alcuna "ingerenza della politica nella cultura".<br> <br>
    0:01 Durata: 44 sec
  • "Perché la sinistra non esprime il proprio parere, anziché polemizzare"

    Infine il presidente di An invita il centrosinistra a smetterla "polemizzare in modo isterico sull'opportunità della commissione" e a "esprimere il proprio parere" su testi scolastici in cui il leader dell'opposizione, Silvio Berlusconi, viene paragonato al dittatore del Nicaragua Anastasio Somoza. "Veltroni trovi degli storici anche di sinistra seri pronti a mettere la propria firma sotto a simili passi".<br> <br>
    0:05 Durata: 2 min 6 sec
  • "Dov'è lo scandalo?"

    "Dov'è lo scandalo?" - si chiede quindi il presidente di An. In realtà, la malafede e l'isteria "rientrano nella campagna elettorale e sono la dimostrazione del terrore che ormai pervade la sinistra, perennemente alla ricerca di un pretesto per demonizzare l'avversario".<br> <br>
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