Roma, 28 marzo 2001 - Documento audiovideo della presentazione di "La comunità competitiva", di Enrico Letta, ministro dell'Industria e del Commercio Estero.
Intervengono l'autore, il segretario della Cgil Sergio Cofferati e il presidente di Confindustria Antonio D'Amato.
La presentazione fornisce l'occasione per un acceso dibattito tra D'Amato e Cofferati, mentre Letta rivendica i frutti dell'azione di governo del centrosinistra, definendo anche l'agenda degli interventi necessari a rilanciare la competitività del paese.Il ministro parte dai dati relativi agli ultimi cinque anni.
Anche se … nella classifica dei paesi più competitivi l'Italia è al quattordicesimo posto le cifre dicono che oggi il paese è più sano.
L'idea "vincente", secondo il Ministro dell'Industria è quella della "crescita equilibrata", al cui centro sta la concertazione "che ha permesso di controllare la dinamica salariale e l'inflazione e ha consentito la ripresa in questi anni".
Sull'argomento ha concordato Cofferati, ma non D'Amato che invece la giudica il modo "più utile e intelligente, ma non l'unico", e non può ridursi alla "certificazione consociativa dell'impossibilità di fare passi in avanti".
Soprattutto, il governo deve fare la sua parte "fino in fondo".
Deve fare "quelle riforme sociali, economiche e istituzionali che avremmo già dovuto fare quindici anni fa.
Altrimenti si perde competitività e aumenta la povertà".Lo scontro tra D'Amato e Cofferati si è rivelato sulle strategie per uscire dalla crisi di competitività del paese: Cofferati attacca le imprese italiane, che "per tanti anni hanno vissuto sui cambi flessibili e sulla svalutazione", e punta sul rilancio della previdenza integrativa, anche attraverso l'utilizzo del Tfr.
"La previdenza pubblica - spiega - è stata riformata bene e i risparmi saranno più sostanziosi di quelli previsti.
Adesso bisogna aprire il mercato finanziario ai fondi pensione".
D'Amato, ivnece, chiede di intervenire sul costo del lavoro e di affrontare il lavoro nero.
"La lotta al sommerso - dice - è una questione di civiltà e legalità".Confronto anche sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che per Cofferati è "intangibile" così come per Letta che ha richiamato l'esito del referendum dello scorso maggio (che in realtà non fu valido per mancanza di quorum).
D'Amato pensa invece che possa diventare oggetto di discussione delle parti sociali, riconfermando che su questo tema, come sugli altri, spiega, "non è proprio porre delle pregiudiziali".
Intervengono l'autore, il segretario della Cgil Sergio Cofferati e il presidente di Confindustria Antonio D'Amato.
La presentazione fornisce l'occasione per un acceso dibattito tra D'Amato e Cofferati, mentre Letta rivendica i frutti dell'azione di governo del centrosinistra, definendo anche l'agenda degli interventi necessari a rilanciare la competitività del paese.Il ministro parte dai dati relativi agli ultimi cinque anni.
Anche se … nella classifica dei paesi più competitivi l'Italia è al quattordicesimo posto le cifre dicono che oggi il paese è più sano.
L'idea "vincente", secondo il Ministro dell'Industria è quella della "crescita equilibrata", al cui centro sta la concertazione "che ha permesso di controllare la dinamica salariale e l'inflazione e ha consentito la ripresa in questi anni".
Sull'argomento ha concordato Cofferati, ma non D'Amato che invece la giudica il modo "più utile e intelligente, ma non l'unico", e non può ridursi alla "certificazione consociativa dell'impossibilità di fare passi in avanti".
Soprattutto, il governo deve fare la sua parte "fino in fondo".
Deve fare "quelle riforme sociali, economiche e istituzionali che avremmo già dovuto fare quindici anni fa.
Altrimenti si perde competitività e aumenta la povertà".Lo scontro tra D'Amato e Cofferati si è rivelato sulle strategie per uscire dalla crisi di competitività del paese: Cofferati attacca le imprese italiane, che "per tanti anni hanno vissuto sui cambi flessibili e sulla svalutazione", e punta sul rilancio della previdenza integrativa, anche attraverso l'utilizzo del Tfr.
"La previdenza pubblica - spiega - è stata riformata bene e i risparmi saranno più sostanziosi di quelli previsti.
Adesso bisogna aprire il mercato finanziario ai fondi pensione".
D'Amato, ivnece, chiede di intervenire sul costo del lavoro e di affrontare il lavoro nero.
"La lotta al sommerso - dice - è una questione di civiltà e legalità".Confronto anche sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che per Cofferati è "intangibile" così come per Letta che ha richiamato l'esito del referendum dello scorso maggio (che in realtà non fu valido per mancanza di quorum).
D'Amato pensa invece che possa diventare oggetto di discussione delle parti sociali, riconfermando che su questo tema, come sugli altri, spiega, "non è proprio porre delle pregiudiziali".
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