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Mestre (VE), 10 maggio 2001 - "La visita di Francesco Rutelli non è stata privata, bensì l'unica strumentalizzazione di mio padre".
Così Emiliano Vesce, candidato della Lista Bonino e figlio di Emilio Vesce, radicale storico in coma irreversibile da sei mesi, commenta la visita del candidato premier del centrosinistra alla sua famiglia lo scorso 9 maggio.
Il messaggio di Emiliano Vesce è stato letto nel corso di una conferenza stampa di presentazione delle iniziative radicali per la legalizzazione dell'eutanasia, tra cui la raccolta attualmente in corso di cinquantamila firme su una … proposta di legge di iniziativa popolare per la libertà di scelta in materia di eutanasia. Scrive Vesce: "Non condivido le valutazioni date da Francesco Rutelli sul carattere privato della sua visita ieri a casa nostra.
Le trovo, non solo prive di senso, ma anche al limite dell'offensivo, in quanto negano alla tragedia che vive mio padre, noi stessi e, come lui e noi, centinaia o migliaia di altre persone assieme ai loro familiari in Italia, la dignità di essere il prodotto di leggi dello stato profondamente disumane e incivili, e perché negano, quindi, alla nostra tragedia il suo carattere profondamente politico.
Al di là della radicale diversità del suo e del nostro approccio, ritengo però che il fatto che Francesco Rutelli abbia dato pubblicità alla sua visita 'privata' attraverso un comunicato alle agenzia di stampa, fa di questa sua visita una chiara e, fino ad adesso, unica strumentalizzazione di mio padre.
L'opposto di quanto hanno fatto Marco Pannella e i Radicali, per i quali mio padre è stato semmai strumento politico, nel senso più alto della parola, strumento di civiltà, quella stessa civiltà per la quale mio padre si è battuto insieme ai radicali". Alla conferenza stampa sono intervenuti il segretario del Partito radicale transnazionale Olivier Dupuis e Maria Antonietta Di Chio, vicepresidente di Exit Italia, il Centro studi e documentazione sull'eutanasia, che ha elaborato la proposta di legge, la quale, prevede la deroga alle norme del codice civile e penale che in Italia puniscono la eutanasia volontaria ed il suicidio assistito. .
Così Emiliano Vesce, candidato della Lista Bonino e figlio di Emilio Vesce, radicale storico in coma irreversibile da sei mesi, commenta la visita del candidato premier del centrosinistra alla sua famiglia lo scorso 9 maggio.
Il messaggio di Emiliano Vesce è stato letto nel corso di una conferenza stampa di presentazione delle iniziative radicali per la legalizzazione dell'eutanasia, tra cui la raccolta attualmente in corso di cinquantamila firme su una … proposta di legge di iniziativa popolare per la libertà di scelta in materia di eutanasia. Scrive Vesce: "Non condivido le valutazioni date da Francesco Rutelli sul carattere privato della sua visita ieri a casa nostra.
Le trovo, non solo prive di senso, ma anche al limite dell'offensivo, in quanto negano alla tragedia che vive mio padre, noi stessi e, come lui e noi, centinaia o migliaia di altre persone assieme ai loro familiari in Italia, la dignità di essere il prodotto di leggi dello stato profondamente disumane e incivili, e perché negano, quindi, alla nostra tragedia il suo carattere profondamente politico.
Al di là della radicale diversità del suo e del nostro approccio, ritengo però che il fatto che Francesco Rutelli abbia dato pubblicità alla sua visita 'privata' attraverso un comunicato alle agenzia di stampa, fa di questa sua visita una chiara e, fino ad adesso, unica strumentalizzazione di mio padre.
L'opposto di quanto hanno fatto Marco Pannella e i Radicali, per i quali mio padre è stato semmai strumento politico, nel senso più alto della parola, strumento di civiltà, quella stessa civiltà per la quale mio padre si è battuto insieme ai radicali". Alla conferenza stampa sono intervenuti il segretario del Partito radicale transnazionale Olivier Dupuis e Maria Antonietta Di Chio, vicepresidente di Exit Italia, il Centro studi e documentazione sull'eutanasia, che ha elaborato la proposta di legge, la quale, prevede la deroga alle norme del codice civile e penale che in Italia puniscono la eutanasia volontaria ed il suicidio assistito. .
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