FestUlivo: Incontro con Walter Veltroni

Gianni Riotta, condirettore de La Stampa, introduce l'incontro

Walter Veltroni, segretario dei DS, su Amato e Rutelli: "Chiunque noi prendiamo è centomila volte meglio del capo dell'opposizione"

Sulla scelta del nuovo leader: "Dopo la Finanziaria, dev'esserci una convention degli eletti e di rappresentanti della società civile"

Sulla presenza di elementi della società civile alla convention: "Mi piacerebbe che non fosse solo una cosa di partiti"

Sulla caduta del governo Prodi: "La causa diretta è stata la decisione di Fausto Bertinotti di far mancare il suo voto a quel governo"

Sul rapporto con Bertinotti: "Bertinotti si rende conto che la logica del tanto peggio, tanto meglio, nella storia del movimento operaio ha fatto dei guai spaventosi"

Sulle possibiltà di salvare il governo Prodi: "Io e Romano siamo andati fino in fondo: abbiamo voluto fare quello che ci sembrava giusto fare"

Sulla possibilità di un candidato DS: "Non vedo la cosa come una competizione tra i partiti di coalizione per decidere di quale partito dev'essere il presidente del Consiglio"

Sulla proposta-Berlusconi di Veltroni candidato: "Berlusconi vuole un candidato DS per fare l'unico numero che gli riesce: per fare la campagna elettorale su PCI-PDS-DS"

Sulla legge sul conflitto di interessi: "C'è una debolezza nostra, ma non è facile legiferare su una materia come questa con un'opposizione che ha tutti gli strumenti per bloccare le cose"

Su Forza Italia: "Berlusconi agisce su una paura di carattere ideologico"

Su Forza Italia «partito della partita Iva»: "Le analisi sociali del voto dicono una cosa diversa: noi abbiamo problemi negli strati popolari, che votano a destra"

Su Amato e Rutelli: "Deve diventare come Coppi e Bartali in quella foto in cui si passano la borraccia"

Sull'esigenza di una squadra per la campagna elettorale: "In questa battaglia nessuno si deve tirare indietro"

Su l'Unità: "Io non so dove trovare 36 miliardi all'anno"

Sull'assenteismo elettorale: "Il problema dell'astensionismo è nato nell'autunno del '98. Alla sinistra servono i valori"

Sul viaggio in Africa: "Il libro è stato scritto quasi tutto in Africa, perché avevo bisogno di fermare le impressioni di quanto avevo visto"

Sulla possibilità di fare politica tutta la vita: "Finché sarò utile, io ci sono, il giorno in cui dovessimo pensare che è finito, mi metterò da parte"

Su D'Alema: "Gli ho proposto di entrare nella squadra per il prossimo governo"

Sull'errore più grande: "Due errori: non aver insistito sul conflitto di interessi e l'aver detto che, se cadeva il governo Prodi, sarebbe stato giusto andare dagli elettori a chiedere un nuovo mandato"

Sui leader dell'opposizione: "Ho stima e simpatia personale per Casini, con Fini c'è un rispetto, mentre con Berlusconi ho sempre la sensazione che stia per vendere Fontana di Trevi agli Italiani"

Sulla Rai: "Per me la Rai dovrebbe avere un amministratore delegato ed essere una holding, ma sulla privatizzazione, dovrebbe mantenere la maggioranza in mano pubblica"

Sui centristi: "Per un moderato di centro, di là c'è uno schieramento tutt'altro che moderato, mentre noi siamo uno schieramento che dà sicurezza al paese"