24 GIU 2001
intervista

Diritti civili: Intervista a Umberto Veronesi

INTERVISTA | - 00:00 Durata: 2 min 51 sec
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24 giugno 2001 - Ai microfoni di Radio Radicale l'ex Ministro della Sanità Veronesi riconferma le proprie posizioni sui nuovi diritti civili, rispondendo alle domande sulle questioni concernenti la ricerca scientifica, l'aborto e l'eutanasia.La questione eutanasia:Io vorrei dire innanzitutto che l'eutanasia è il segnale di un grande disagio anzi di una disperazione e che quindi tutti i nostri sforzi sono a pervenire la richiesta di volere terminare la propria vita.

In gran parte delle richieste del passato si è notato che il dolore diventava insopportabile insieme a emarginazione,
isolamento e solitudine, una vera disperazione.

Oggi noi cerchiamo di eliminare il dolore fisico ma soprattutto di dare un conforto al malato terminale così amoroso, così sentito, così ravvicinato da sperare che questa richiesta possa in futuro annullarsi.

Lei ha detto tempo fa che le biotecnologie sono una risorsa, e quindi non ci sono rischi nei cibi geneticamente modificati?Ormai ci sono molti studi.

Man mano che gli anni passano il numero di osservazioni su intere popolazioni diventa più elevato.

Ho l'impressione che non venga fuori nessun rischio.

Per adesso non si è rivelato nulla e tutto fa pensare che non ci siano rischi reali.

Rischio zero non esiste per niente, la vita è un rischio per definizione.

Ma quello che voglio dire è che nemmeno teoricamente c'è da pensare che ci siano rischi, anzi, il genoma viene controllato con maggiore esattezza.Come giudica il lavoro del neo Ministro della Sanità? Siamo molto amici e ci sarà sicuramente una continuità dei temi su come riorganizzare gli ospedali o come rilanciare la ricerca o come addestrare i medici.

Questi sono i grandi temi su cui siamo perfettamente d'accordo.

Ci può essere qualche differenza di opinione che sarà marginale.

Lo scorso 20 maggio lei ha difeso apertamente la legge 194 sull'aborto ed ha spiegato che manca oggi è un senso di maggiore propaganda ed informazione su le gravidanze non volute.

Che cosa si dovrebbe fare in questa direzione? Bisogna fare una forte prevenzione all'aborto.

L'aborto non piace a nessuno, laico o cattolico e quindi bisogna prevenirlo usando tutti i sistemi ed i contraccettivi possibili.

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