27 NOV 2004

Ouagadougou: X° Summit della Francophonie

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 57 min
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Puntata di "Ouagadougou: X° Summit della Francophonie" di sabato 27 novembre 2004 .

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 2 ore e 57 minuti.
  • Hervé Bourges "Presidente" UPF *Grande testimone francofono ai Giochi Olimpici di Atene

    <strong>APPELLO DELL'UPF AI CAPI DI STATO FRANCOFONI<br> "L'Unione Internazionale della Stampa Francofona (UPF) ha indirizzato a tutti i capi di Stato e di governo dei paesi francofoni una lettera, firmata dal suo presidente internazionale, Hervé Bourges, affinché vengano richiamati al rispetto della libertà di espressione nel loro paese."</strong><br><br> Parigi, 15 luglio 2003 <br>Le difficoltà riscontrate dai giornalisti nel loro lavoro quotidiano nell'interno di molti paesi francofoni, ci conducono a sollecitare la vostra attenzione.In un mondo dove l'informazione é diffusa senza frontiere, é essenziale ricordare che quelli che la concepiscono devono anche poter circolare ed esprimersi liberamente.<br>Nel momento in cui i ministri francofoni della Giustizia si riuniscono, trattano di cooperazione giudiziaria internazionale e delle procedure di istruzione per gli affari che concernono i loro rispettivi cittadini . Recentemente ancora, diciannove di loro erano a Parigi per concertarsi. Ma hanno invocato la situazione dei giornalisti e la libertà di lavoro che le é stata concessa?<br><strong> Giornalisti imprigionati,<br>accusati, condannati</strong> <br> Molti oltraggi sono stati portati, all'interno stesso del mondo francofono, alla libertà di espressione: dei giornalisti sono imprigionati, accusati, condannati, e impedito a loro di compiere la loro missione che é semplicemente di informare, nel rispetto della deontologia professionale. L'Unione Internazionale della Stampa Francofona ha già richiamato due volte alla scomparsa universale delle pene di imprigionamento per i delitti di stampa. Ho l'onore di attirare solennemente la vostra attenzione su questa domanda che molti paesi africani hanno già soddisfatto nel corso degli ultimi anni: essa costituisce un obiettivo maggiore per la francofonia nel suo insieme. La "Francophonie" é anche la adesione ad un sistema di valori ed alcuni principi fondamentali, tra i quali figurano la libertà di stampa e della comunicazione, l'attaccamento allo sviluppo della democrazia, il rispetto dei diritti dell'uomo concepito come un cittadino responsabile, con i suoi diritti e suoi doveri.<br> La pratica francofona non può essere divisa da una autentica messa in pratica di questi principi fondamentali. Bisogna avere il coraggio di mettere i suoi atti in conformità con le sue referenze filosofiche e tutti i capi di Stato francofoni devono pesare nella stessa direzione, purché la Francofonia si incarni altrettanto in una esigenza democratica rispettosa dei diritti e dei doveri della persona umana.<br>Così da una sola voce la "Francophonie" deve poter condannare i suoi propri membri quando attaccano la libertà della stampa. E sarebbe falso considerare che la Organizzazione Internazionale della Francofonia é senza mezzi di pressione: essa può, seguendo l'esempio delle Nazioni Unite, sospendere certi programmi o rifiutare il suo aiuto, quando dei paesi trasgrediscono regolarmente ai suoi principi.<br> La libertà della stampa e della comunicazione é nel cuore dei combattimenti da consegnare affinché il mondo di domani sia tale come ce lo auguriamo: aperto alla diversità culturale ed alla pluralità delle eredità dell'umanità.<br>Ecco perché la nostra Unione Internazionale della Stampa Francofona impegna di nuovo oggi l'insieme dei capi di Stato francofoni a collocare la protezione di questa libertà fondamentale in testa alle risoluzioni del loro prossimo Summit.<br>Hervé Bourges<br> Presidente dell'UPF<br><br><strong>MEDIA</strong><br>36^ seduta della stampa " Francofona " <br>a Ougadougou 16 - 21 novembre 2004<br><strong>La protezione dei giornalisti:<br>"Una posta in gioco democratica"</strong><br> L'Unione Internazionale della Stampa Francofona ha scelto di mettere la protezione dei giornalisti al centro dei suoi dibattiti, nell' alzare il sipario del X° Summit della Francofonia (previsto a Ouagadougou). L' evoluzione del clima internazionale e delle condizioni nelle quali i giornalisti devono riempire la loro funzione di informazione ovunque nel mondo, e particolarmente nelle zone di conflitti, aziona delle conseguenze pesanti e dolorose: sempre di più sono i giornalisti minacciati, nei paesi dove il diritto all'informazione é calpestato, gli eventi in corso nei quali il lavoro dei giornalisti é frenato, o al contrario canalizzato e utilizzato a dei fini "partigiani" .<br>In questo contesto nuovo, l'Unione Internazionale della Stampa Francofona, in accordo con il Segretario Generale della Francofonia, ha tenuto a mettere questo anno l'accento sul bisogno di una vera protezione dei giornalisti che, da sola, dà il suo senso alla riaffermazione della libertà di stampa. Nell'esercizio del loro mestiere, tutti i giornalisti devono beneficiare di una garanzia internazionale della loro libertà, di poter andare e tornare, libertà di espressione, in direzione dell'opinione pubblica, le informazioni che raccolgono, senza che siano oggetto di minaccia, o senza che li possano impressionare per influenzarli.<br>Perché la libertà di stampa é uno dei pilastri della democrazia e della espressione libera delle idee e delle opinioni, l'Unione internazionale della Stampa Francofona ha voluto, organizzando questa riflessione nel quadro dei Stati Generali, attirare solennemente l'attenzione dei capi di Stato francofoni sulla necessità di proteggere i loro giornalisti, non solo contro tutte le tentazioni di censura o nella limitazione della libertà di stampa, ma anche contro i rischi fisici che pesano su di loro nelle situazioni di crisi. La partecipazione di centinaia di colleghi giornalisti, venuti da tutti gli orizzonti della francofonia, contribuirà a dare a questo appello una portata internazionale, superando i soli limiti della Francofonia.<br>Parigi, 24 nov.2003<br><strong>Informazione</strong><br>ATHENES 1896 - 2004<br>I Giochi olimpici parlano<br>ancora francese<strong>I Giochi di Atene che si terranno dal 13 al 29 agosto, offrono una vera opportunità alla lingua francese di tornare in primo piano sulla scena olimpica. Dopo Poco più di un secolo dalla la restaurazione di questa competizione, il ritorno dei Giochi nel loro paese di origine rappresenta un momento ideale per mettere in evidenza il ruolo della lingua francese nella promozione del "multilinguismo" e della diversità culturale. Dopo Sydney 2000 e Salt Lake City 2002, dove lo statuto del francese lingua olimpica é stato relativamente ben rispettato in terre anglofone, Athènes 2004 deve segnare una nuova tappa verso l'apertura, lo scambio e il rispetto tra i popoli così, cari alla Francofonia.<br> La Carta olimpica concerne senza ambiguità lo statuto della lingua francese. Nel suo articolo 27, essa stipula che " le due lingue ufficiali del Comitato Internazionale Olimpico sono il francese e l'inglese", aggiungendo che in "caso di controversie, la lingua francese farà fede". Queste due grandi lingue internazionali sono dunque state, dall'origine, piazzate su un piede di uguaglianza dagli "ideatori" dei giochi moderni.<br>Un secolo più tardi, mentre la mondializzazione ha tendenza di impostare la lingua e la cultura anglo-sassone in posizione di dominio, la promozione della diversità linguistica é più che mai necessaria per lottare contro l' uniformità.<br>In questo contesto, l'impatto di un avvenimento come i Giochi Olimpici é maggiore. Riguarda, un luogo strategico e simbolico, per fare passare all'insieme della comunità internazionale un messaggio universale, di rispetto mutuale tra le culture e le lingue, ed un appello al dialogo tra loro.<br><strong> Luglio 2004</strong><br><br><strong>La lingua francese<br>M. Hervé Bourges Testimone francofono ai Giochi Olimpici di "Athénes" (Grecia)</strong><br>Ha presentato a M. Abdou Diouf, Segretario generale della Francofonia, il suo rapporto sulla utilizzazione del francese, lingua ufficiale dei Giochi Olimpici (Articolo 27 della "Charte olympique")."Raramente per dei Giochi olimpici, la lingua francese é mai stata cosi ben difesa" rileva il Grande Testimone francofono, ricordando gli sforzi mostrati dalle autorità di Atene e dalla Francofonia, altrettanto per le azioni di promozione della lingua francese svolte dall'Agenzia inter- governativa della Francofonia e delle autorità francesi.<br>"Eppure, i milioni di francofoni, presenti ad Atene o telespettatori davanti il loro piccolo schermo hanno avuto il sensazione che la loro lingua sia stata emarginata, nota M. Bourges il quale raccomanda "una mobilitazione generale della comunità francofona" in previsione dei prossimi "JO" di Torino- 2006 e Pechino nel 2008.<br>M. Bourges é ex-presidente del "conseil supérieur de l'audiovisuel" (CSA) francese, ed é presidente del'UPF dal novembre 2000.<br>
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    <strong>Ouagadougou 27 Novembre 2004 interviste a: Hervé Bourges "Presidente" UPF *Grande testimone francofono ai Giochi Olimpici di Atene<br>Idrissa Ouédrago "Cineasta",Léonard Obiang Nguema "Presidente" *Guinea Equatoriale<br>Ramazani Biya "Ministro" * Aff. Esteri e della cooperazione Internazionale (RDC)<br>Jacques Diouf "Direttore generale" FAO, José Eduardo Duarte "Ambasciatore" *del Capo-Verde in Francia, Idrissa Keré Magistrato" *Membro dell'OHADA<br>(Organisation pour l'Harmonisation en Afrique du Droit des Affaires)<br>Francis Saudubray " Conseiller" *Ministero degli Affari Esteri in Francia, Toumani Tourè "Presidente" *della Repubblica del Mali, Blaise Compaoré "Presidente" *della Repubblica del Burkina-Faso, Abdou Diouf "Segretario Generale" *dell'OIF</strong>
    0:00 Durata: 1 ora 28 min
  • Idrissa Ouédrago "Cineasta"

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  • Léonard Obiang Nguema "Presidente" *Guinea Equatoriale con i giornalisti

    <strong>REPUBBLICA DELLA GUINEA EQUATORIALE</strong><br>Capitale Malabo<br>Superficie 28050 Km2<br> Popolazione 457 000 abit.<br>Lingue ufficiali Spagnolo, Francese<br>Moneta Franco Cfa<br>RNB 700 USD/ Abit. (2001)<br>PIB 1846 USD/ Abit. (2001)<br>Fonte - Banca Mondiale: indicatori 2004
    0:26 Durata: 1 min 43 sec
  • Ramazani Biya "Ministro" * Aff. Esteri e della cooperazione Internazionale (RDC) con i giornalisti

    Repubblica Democratico del Congo (RDC)<br> Capitale Kinshasa<br>Superficie 2 345 410 Km2<br>Popolazione 52 000 000 Abitanti (2002)<br> Lingua ufficiale Francese<br>Moneta Franco congolese<br>RNB 100 USD/ abit. (2002)<br> PIB 630 USD/abit. (2002)<br>Fonte Banca Mondiale: indicatori-2004-<br>Hachette Multimedia encyclopédie
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  • Jacques Diouf "Direttore generale" FAO

    <strong>FAO:<br>TERZO MANDATO PER il DR.JACQUES DIOUF? </strong><br> Il Senegalese Jacques Diouf, direttore generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione (FAO) spera bene di essere rieletto a questo posto. Portato a capo dell'organizzazione nel novembre 1993, Diouf, che vedrà il suo secondo mandato espirare nel 2005, non ha mai nascosto la sua intenzione di espletarne un terzo. Ha già ottenuto l'avallo dell'Africa durante il summit dell'Unione africana che si é tenuto ad Addis - Abeba nel luglio 2004. Oltre l'appoggio del continente, stima di poter contare ugualmente, su quello della Lega araba, dell'Organizzazione della conferenza islamica (OCI) e di alcuni paesi di America latina.
    0:34 Durata: 7 min 2 sec
  • José Eduardo Duarte "Ambasciatore" *del Capo-Verde in Francia, *già Ministro del Turismo dell'Industria e del Commercio, Delegato Permanente all'Unesco

    0:41 Durata: 11 min 18 sec
  • Idrissa Keré "Magistrato" * Membro dell'OHADA(Organisation pour l'Harmonisation en Afrique du Droit des Affaires) - www.ohada.com

    0:52 Durata: 7 min 25 sec
  • Francis Saudubray " Conseiller" *Ministero degli Affari Esteri in Francia

    1:00 Durata: 5 min
  • Toumani Tourè "Presidente" *della Repubblica del Mali

    Repubblica del Mali<br>Capitale Bamako<br>Superficie 1 240 000 Km2<br>Popolazione 11 000 000 abitanti (2002)<br>Lingua ufficiale Francese<br>Moneta Franco CFA<br>RNB 240 USD/ abit. (2002)<br> PIB 860 USD/ abit. (2002)<br>Fonte Banca Mondiale:indicatori 2004-
    1:05 Durata: 1 min 20 sec
  • Blaise Compaoré "Presidente" *della Repubblica del Burkina-Faso con i giornalisti

    <strong>IL Burkina Faso "Paese degli Uomini Integri"</strong><br> Paese "circondato" nel cuore dell'Africa dell'Ovest, il Burkina Faso é reputato per l'ospitalità dei suoi abitanti e della sua vita culturale e dinamica, facendo di Ouagadougou, la sua capitale, l'incrocio di grandi manifestazioni continentali. Conosciuto fin dal 1984 sotto il nome <strong>"Haute -Volta",</strong> il paese adotta quello di Burkina - Faso, il "Paese degli Uomini Integri", che suona come la traduzione di una constatazione e la volontà di rilevare una sfida perché , malgrado la siccità e il disavanzo pluviometrico, i cittadini " burkinabe " si battono quotidianamente per strappare il loro "magro pasto" a un suolo ingrato.<br>Estendendosi su 275.000 km2, il Burkina Faso divide le sue frontiere con il Benin, il Togo, il Ghana e la Costa d'Avorio nel sud, il Mali all'ovest e il Niger all'est. Creata nel 1919 dalla colonizzazione francese, " la Haute -Volta" é un grosso serbatoio di mano d'opera per il resto dell'Africa dell'ovest. Nel 1932, la colonia é disciolta e suddivisa tra i territori vicini, per essere ricostituita nel 1947. Il paese accede all' indipendenza il 5 agosto 1960, con una particolarità:il rifiuto del mantenimento delle basi militari francesi nel paese. Parecchi regimi si succedono e, nel 1980, uno sciopero degli insegnanti sfocia al rovesciamento della III^ Repubblica.<br>L'effervescenza rivoluzionaria che nasce nel 1983 vede l'avvenimento della Rivoluzione democratica e popolare con il capitano Thomas Sankara . Nel 1987, il Fronte Popolare prende il potere, nello scopo proclamato di rettificare la rivoluzione che, malgrado i suoi programmi di sviluppo volontaristico, conosceva dei segni mozzafiato, con numerose derive in materia di diritti umani e di interminabili lotte "intestinali". <br>Il nuovo presidente, il capitano Blaise Compaoré , annuncia l'apertura politica.<br>Nel 1989, si conta una ventina di partiti e, il 2 giugno 1991, la Costituzione della IV^ Repubblica é adottata. La prima elezione presidenziale, nel dicembre 1991, vede la vittoria di Blaise Compaoré, rieletto nel dicembre 1998. Il prossimo scrutinio sarà nel novembre 2005. Le prime elezioni legislative si sono tenute nel maggio 1992, e si ripeteranno ogni cinque anni.<br>L'Assemblea nazionale, forte di centoundici deputati, é stata rinnovata nel 1997 e nel 2002. Il decentramento, intrapreso nel 1992, ha visto la messa in piedi di quarantanove comunità in pieno esercizio gestite da sindaci eletti.<br><strong>Una economia essenzialmente agricola</strong><br>Malgrado il "marchio" di "buon allievo" che gli consegnano le istituzioni di Bretton - Woods da qualche anno il livello di rischio di paese favorevole, il Burkina Faso pena ad attirare gli investimenti stranieri, necessari al "decollo" della sua economia, che riposa essenzialmente sull'agricoltura, principale attività, e occupa il 90 % della popolazione attiva. Se le colture alimentari (sorgo, miglio, mais, riso, arachide, patate, igname e fonio ) vincono sul cotone, questo rimane il primo prodotto di esportazione e di procacciatori di valuta con circa 500 000 tonnellate nel 2004, l'allevamento arriva al secondo posto. Il settore minerario presenta delle prospettive interessanti con importanti giacimenti di manganese, di oro, di rame e di calcare sfruttati dalle società internazionali. L'artigianato é in pieno sviluppo, il turismo molto promettente. La situazione geografica del paese, la qualità del reticolo stradale e del trasporto aereo sotto- regionale, la varietà dei paesaggi , l'abbondanza della fauna selvaggia, la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale ed etnica, senza dimenticare l'ospitalità degli abitanti, sono delle eccellenti carte in gioco.<br> <strong>UN MOSAICO DI POPOLI E DI RELIGIONI</strong><br>Con i suoi undici milioni e "rotti" di abitanti, il paese ospita una sessantina di etnie.I mossi ne sono la principale componente (circa il 48%). Peuls, Gourmantché, Bobo, Bissa, Lobi, Samo, Gourounsi vivono in perfetta armonia. Ouagadougou riunisce un milione di abitanti, Bobo-Dioulasso, la capitale economica, trecentocinquanta mila.Tratto culturale caratteristico di quelle etnie, la familiarità allo scherzo, che stabilisce delle relazioni specifiche tra le popolazioni sul modo di scherzare. Questa "parentela" è sorgente di distrazione e di gioco, ma é innanzitutto un regolatore sociale, come sfogo, nelle eventuali situazioni conflittuali.<br><strong>UNA VITA SOCIOCULTURALE ABBONDANTE</strong><br>Il Festival panafricano del cinema e della televisione di Ouagadougou, che risale al 1969, ha luogo tutti gli anni dispari in alternanza con il Salotto Internazionale dell'artigianato di Ouagadougou<strong> (SIAO)</strong>, riunisce, dal 1968, artisti, artigiani, collezionisti e professionisti dell'artigianato africano: il Festival internazionale del teatro per lo sviluppo, diretto dall' "Atelier Théatre Burkina" di Prosper Kompaoré, il Festival internazionale di teatro e di marionette, iniziato dal Teatro della Fraternità di Jean- Pierre Guingané, le notti atipiche di Koudougou, di Koudbi Koala, o ancora il festival Jazz a Ouaga sono altrettanto manifestazioni che testimoniano la vitalità culturale ed il dinamismo del paese.<br>* Burkina significa "integrità" in moore, Faso "patria" in dioula. I Voltaici sono divenuti dei Burkinabe. <br>
    1:06 Durata: 4 min 2 sec
  • Abdou Diouf "Segretario Generale" *dell'OIF con i giornalisti

    1:10 Durata: 23 sec
  • Conferenza Stampa a chiusura dei lavoriAbdou Diouf "Segr. Gen." OIFJacques Chirac "Presidente" della Repubblica FrancesePaul Martin "Primo- Ministro"Canada Ion Iliescu Capo della Delegazione della Romania Blaise Compaoré "Presidente" del Burkina-Faso

    <strong>OUAGADOUGOU (BURKINA-FASO)<br>X° SUMMIT DELLA "FRANCOFONIA"</strong><br> Il X° Summit della "Francophonie" si é tenuto a Ouagadougou, Burkina - Faso, il 26 e 27 novembre 2004, sul tema: "La Francofonia : uno spazio solidale per uno sviluppo durevole".<br> Nella occasione di questo quarto appuntamento in terra africana, la Dichiarazione di Ouagadougou ed un quadro decennale (2005-2014) sono stati adottati.Otto risoluzioni sono state ugualmente votate sulla Costa - d'Avorio, il Medio- Oriente, il Fondo Mondiale di Solidarietà numerica, il cotone, l'aiuto ai paesi meno avanzati nel campo della diversità culturale e della libertà di stampa.Il Summit ha ammesso in qualità di membri associati, il Principato di Andorra e la Grecia, a titolo di osservatori sono cinque i paesi: l'Armenia , l'Austria, la Croazia , la Giorgia e l'Ungheria.<br> L'OIF raggruppa d'ora in avanti 49 Stati e di Governi membri, 4 associati e 10 osservatori. L' XI° Summit si terrà nel 2006 a Bucarest (Romania) su "La Francophonie vers la societé informationnelle et du savoir dans l'education pour tous". <br> (foto ufficiale)
    1:10 Durata: 18 min 15 sec