Parma, 17 marzo 2001 - Documento audiovisivo dell'intervento conclusivo di Antonio D'Amato al convegno «Saper Crescere.
Poter crescere», organizzato da Confindustria.
Il presidente degli industriali ha chiarito che le proposte espresse dall'assise riunita a Parma sono mirate "A dare una spinta determinante allo sviluppo del paese" e sono tese ad un confronto "sul terreno concreto delle proposte".
D'Amato ha indicato nelle "Riforme istituzionali, la devolution verso le regioni, la stabilità di governo, la riforma della giustizia e la garanzia della legalità" le priorità che il governo che … guiderà il paese nel corso della prossima legislatura , dovrà seguire.
"Ad oggi - ha detto D'Amato - le imprese italiane sono le ultime in Ue per redditività", per il futuro gli industriali auspicano "un rapporto più corretto tra Stato e mercato" per uscire da un "mercato del lavoro ingessato"; inoltre è necessario "liberare il paese dalla giungle del sommerso" e per far ciò c'è bisogno di uno "Stato che ingerisce meno, che assiste meno, ma che è più presente dove deve".
In Italia si registra un tasso di occupazione del 52% a fronte della media Ue del 62%, a ciò si aggiunge il 28% di lavoro sommerso rispetto al PIL per una media Ue del 14%, "Gli obiettivi - ha aggiunto D'Amato - sono di portare l'occupazione al 65% e abbassare i costi per le imprese per permettere l'emersione del sommerso".
La cultura del fare "guida Confindustria a chiedere un governo stabile, forte, che abbia chiare le cose da fare", gli industriali - ha concluso D'Amato - "rifiutano la mentalità dei piccoli accordi consociativi e delle logiche corporative".LINK:Vai al documento «Azioni per la competitività, proposte di Confindustria per lo sviluppo del paese».
Poter crescere», organizzato da Confindustria.
Il presidente degli industriali ha chiarito che le proposte espresse dall'assise riunita a Parma sono mirate "A dare una spinta determinante allo sviluppo del paese" e sono tese ad un confronto "sul terreno concreto delle proposte".
D'Amato ha indicato nelle "Riforme istituzionali, la devolution verso le regioni, la stabilità di governo, la riforma della giustizia e la garanzia della legalità" le priorità che il governo che … guiderà il paese nel corso della prossima legislatura , dovrà seguire.
"Ad oggi - ha detto D'Amato - le imprese italiane sono le ultime in Ue per redditività", per il futuro gli industriali auspicano "un rapporto più corretto tra Stato e mercato" per uscire da un "mercato del lavoro ingessato"; inoltre è necessario "liberare il paese dalla giungle del sommerso" e per far ciò c'è bisogno di uno "Stato che ingerisce meno, che assiste meno, ma che è più presente dove deve".
In Italia si registra un tasso di occupazione del 52% a fronte della media Ue del 62%, a ciò si aggiunge il 28% di lavoro sommerso rispetto al PIL per una media Ue del 14%, "Gli obiettivi - ha aggiunto D'Amato - sono di portare l'occupazione al 65% e abbassare i costi per le imprese per permettere l'emersione del sommerso".
La cultura del fare "guida Confindustria a chiedere un governo stabile, forte, che abbia chiare le cose da fare", gli industriali - ha concluso D'Amato - "rifiutano la mentalità dei piccoli accordi consociativi e delle logiche corporative".LINK:Vai al documento «Azioni per la competitività, proposte di Confindustria per lo sviluppo del paese».
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