19 MAR 2001

Assemblea di Democrazia Europea a Bari

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 31 min
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Bari, 20 marzo 2001 - Documento audiovisivo dell'Assemblea regionale della Puglia di Democrazia Europea.

Sono intervenuti, tra gli altri, Ortensio Tecchino, Giulio Andreotti, e Sergio D'Antoni.

L'ex ministro Zecchino ha notato come lo scontro elettorale proceda "per campagne di delegittimazione distruttiva dell'avversario", e ciò "dimostra che il bipolarismo in Italia non funziona".

I due Poli si misurano in una "competizione di immagine", e le questioni fondamentali politiche "come le riforme istituzionali" passano sotto silenzio.

Democrazia Europea "propone - ha aggiunto Zecchino - una legge
elettorale sul modello tedesco, con sbarramento al 5%" per combattere il "baratro dell'astensionismo e del distacco dalla politica"; circa gli altri obiettivi "realizzeremo convergenze con chi ci permetterà di realizzarli".Il senatore a vita Giulio Andreotti ha aperto il suo intervento ricostruendo alcuni momenti salienti, di cui è stato protagonista, della storia recente del paese.

In particolare ha ricordato l'impegno della politica "affiché si diffondesse il metodo democratico che garantisce anche chi, nei primi anni 50 non era a favore di tale metodo".

Secondo Andreotti "Il sistema oggi si è incartato", infatti "semplificando la scelta elettorale non si risolvono i problemi reali del paese ", i quali invece "sono stati sottovalutati", mentre "il distacco economico con gli altri paesi Ue potrebbe aumentare.

D'Antoni, che è intervenuto a conclusione dell'assemblea regionale, ha discusso dell'"Aumento del disagio sociale" e della "incapacità dei poli di saper cogliere la grande potenzialità di sviluppo offerta dalle nuove tecnologie", circa la legge elettorale "Non siamo nostalgici - ha detto D'Antoni - ma il collegio uninominale è in crisi anche in Inghilterra", ma gli schieramenti "si terranno questo sistema".

La "Sceneggiata di Parma" presuppone una interpretazione della politica della flessibilità che "porterà ad una deriva di lacerazione sociale", e se "l'uscita dello stato dall'economia è un fatto positivo" ciò comporta che "il 50% della distribuzione è in Italia a capitale straniero".

Il caso Satyricon ha dimostrato che "la sinistra non ha un leader, Luttazzi è il vero leader".

In conclusione D'Antoni ha ribadito di "essere fuori dagli schieramenti" e anche la "Cisl rimane autonoma", rivendicando "con orgoglio l'esperienza storica e politica della DC".

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  • Cosimo Latronico, coordinatore regione Puglia Democrazia Europea, introduce

    <strong>Indice degli interventi</strong>
    0:00 Durata: 5 min 11 sec
  • Franco Adduci, consigliere regionale Puglia

    0:05 Durata: 3 min 7 sec
  • Giorgio Otranto, consigliere Comune di Bari

    0:08 Durata: 5 min
  • Ortensio Zecchino, presidente Democrazia Europea

    0:13 Durata: 19 min 12 sec
  • Giulio Andreotti, senatore a vita, presidente onorario di Democrazia Europea

    0:32 Durata: 16 min 42 sec
  • Sergio D'Antoni, segretario Democrazia Europea

    0:49 Durata: 42 min 37 sec