07 APR 2001

Comizio di Umberto Bossi a Savona

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 45 min 55 sec
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Savona, 7 aprile 2001 - Documento audiovisivo del comizio di Umberto Bossi per la presentazione del programma elettorale.

Per il leader della Lega "le elezioni decideranno che tipo di Europa ci sarà" e il processo di unificazione europea "ricorda ciò che avvenne nel Risorgimento", allora "vinse il centralismo savoiardo contro il federalismo di Cattaneo", oggi "la sinistra vuole una Ue superstato, una Unione Sovietica d'Occidente", mentre la destra "promuove una idea di confederazione in cui restano intatti gli stati nazionali, grazie alle devoluzioni".La sinistra oltre "a cercare di mettere
le mani sull'Ue, ha tentato anche di promuovere la fecondazione eterologa assistita" e solo grazie "all'intervento della Lega che presentò 1000 emendamenti, la legge non passò, in quella occasione - aggiunge Umberto Bossi - il Polo capì, e da qui ripartì la convergenza con la Lega".

In merito alla riforma federalista votata in Parlamento "l'art.117 Cost.

prevede competenze esclusive dello stato, imponendo di far passare in automatismo i vincoli internazionali" e così "con questo meccanismo la Commissione Ue e Prodi impongono il potere di superstato", a ciò "la Lega risponde con l'accordo politico con il Polo per cambiare il paese grazie alla devoluzione" e "il 13 giugno comunque si farà il referendum".Dopo la caduta del muro di Berlino "tutti si dichiarano liberisti", ma "la gente ha capito e non si fa ingannare - aggiunge Bossi - su Rutelli basta dire Pannella, mentre dicendo Bossi subito si pensa al federalismo".Infine il leader della Lega illustra i punti del suo programma elettorale che prevede "riduzioni fiscali per la famiglia e guerra al mondo della pornografia", attenuazione della pressione fiscale, grandi opere pubbliche "per una spesa di circa 210 mila miliardi, di cui 1/3 finanziato dalla Ue, 1/3 da privati ed 1/3 dallo stato", devoluzione dei poteri alle regioni e lotta all'immigrazione clandestina contro l'apertura indiscriminata ai clandestini".

Circa la lotta alla droga, Bossi definisce "una follia sostenere la liberalizzazione della droga, come ha fatto la Turco", quando "è necessario combattere frontalmente gli spacciatori" e da una parte "abbiamo l'Onu che dice di fare la guerra alla droga", e dall'altra "abbiamo i Pannella che andavano in giro a chiedere la liberalizzazione dello spinello, oggi c'è chi chiede addirittura la liberalizzazione totale della droga".

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