30 APR 2001

Amato e D'Alema a Portoferraio: L'Europa è più sicura se governiamo noi

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 34 min
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Portoferraio (LI), 30 aprile 2001 - Amato e D'Alema, insieme al capogruppo DS alla camera Fabio Mussi, hanno incontrato gli elettori dell'isola d'Elba e hanno illustrato il progetto "L'isola che verrà" che presenta l'ipotesi di sviluppo per il centro turistico toscano.Sui temi della campagna elettorale, Massimo D'Alema ha ricordato che il "paese si è trovato sull'orlo di una caduta" pericolosa, percorso da una "sfiducia profonda, spinto ai margini dell'Ue".

A ciò si è frapposta la "risposta della classe dirigente dell'Ulivo, espressione di diverse tradizioni e unita da valori democratici"
e i "risultati sono lì a testimoniare che la sfida è stata vinta".

La critiche mosse da più parti in Europa nei confronti di Silvio Berlusconi, per D'Alema, manifestano la "preoccupazione che venga sostituita, quella classe dirigente che con la "approvazione della finanziaria da 63 mila miliardi", ha permesso all'Italia l'ingresso in Ue.

La destra invece "abbandonò il parlamento, scimmiottando per farsa il gesto dei parlamentari antifascisti, ma non erano andati via per difendere la libertà - ha aggiunto D'Alema - erano fuggiti per non prendersi responsabilità".

Si tratta di una "destra che è come una nuvola nera: essa porta in sé la tempesta", con "istanze corporative, destinate a dividere l'Italia", e se i governi di centrosinistra hanno "cominciato a modernizzare il paese", resta il "problema degli ordini professionali", che ostacolano una società più aperta".Il leader dei DS ha poi affrontato quella che ha definito la "commedia del confronto televisivo", rilevando che oggi Berlusconi "dice che Rutelli è un abusivo, ma lo disse anche di me quando ero presidente del Consiglio".

Questo dimostra che egli in realtà "vuole sempre discutere con un altro".

Contro Berlusconi "È scesa in campo tutta la stampa Europea", i direttori intervistati "si sentono dire che le accuse gliele telefoniamo noi", a tali risposte essi non possono far altro che pensare che "un soggetto di questo tipo non è adatto a governare un paese civile".

Un tale comportamento - ha aggiunto D'Alema - manifesta uno "spirito autarchico, caratteristico di una 'Italietta' che fece una bruttissima fine".Giuliano Amato ha aperto il suo intervento elencando i progetti del centrosinistra a favore dello sviluppo dell'isola, e se dall'altra parte c'è una "colossale pubblicità commerciale che si trasforma nell'acquisto del governo del paese", il centrosinistra "è come la domestica che cerca un nuovo lavoro, presenta le referenze".

La finanziaria "ha aumentato le pensioni sociali, l'Inps ha presentato un bilancio in positivo", insomma, ha concluso Amato, "i conti di casa li abbiamo rimessi a posto ed erano messi male".

Da una parte ha ricordato dia ver "reso l'Italia più sicura", dall'altra ha ricordato la creazione dei "servizi sociali trasformati", anche con l'istituzione di "incentivi finanziari per la nascita", perché "come molti sanno, non sono particolarmente amico dell'aborto".

Sul lavoro le proposte della destra riguardano "Il contratto individuale" che sarà però "un grossissimo rischio".

Infatti, ha proseguito il premier in carica "senza la tutela dell'azione collettiva del sindacato, coloro che non sanno continueranno a non sapere".

Nel futuro della sinistra italiana "c'è un grande partito legato al socialismo europeo", ma di questo, ha concluso Giuliano Amato "ne parliamo dopo, prima vinciamo le elezioni".

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riduci

  • Fabio Mussi, capogruppo dei Ds alla Camera

    <strong>Indice</strong>
    0:04 Durata: 19 min 45 sec
  • Massimo D'Alema, presidente dei Democratici di Sinistra

    0:24 Durata: 31 min 35 sec
  • Giuliano Amato, presidente del Consiglio dei Ministri

    0:55 Durata: 43 min 13 sec