23 MAG 2001

Berlusconi a Torino: «Con Bossi c'è unanimità di consenso sul programma»

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Torino, 23 maggio 2001 h12.40 - Silvio Berlusconi è intervenuto a Torino a sostegno del candidato sindaco Roberto Rosso.

A commento del voto che ha fatto vincere la Cdl, Berlusconi ha detto che "gli italiani hanno capito come stavano le cose e hanno premiato il più calunniato in Europa, non solo in Italia, cioè me".Il futuro premier ha però soprattutto affrontato le turbolenze all'interno della coalizione in vista della formazione del nuovo governo: anzitutto i commenti di Bossi che Berlusconi ha definito "legittimi" ed ha aggiunto: "è naturale che ciascun componente voglia recitare un
ruolo dentro il governo, ma c'è l'unanimità del consenso sul programma".

Bossi - ha proseguito Berlusconi - rappresenta "una spinta molto forte verso il cambiamento.

Con lui "non ho mai avuto difficoltà in ordine a ruoli e poltrone e poltroncine, non ci saranno difficoltà", mentre "nessuno vuole il manuale Cencelli"Altro argomento d'attualità, la visita di Kissinger che il leader del centrodestra ha chiarito esser riconducibile ai suoi rapporti con "una delle società di consulenza con cui da tempo collaboriamo" e che quindi su questo incontro che ha coinvolto anche Ruggiero "molto si è favoleggiato".Ritornando al 13 maggio, Berlusconi ha quindi affermato che il risultato delle elezioni "non è stato determinato dalle televisioni", dal momento che "le tv Mediset si sono escluse, è stato tutto bipartisan", mentre "la televisione pubblica è stata occupata militarmente dalla sinistra di governo, che si era data la possibilità di fare gli spot pagati dai cittadini".Di nuovo quindi una condanna all'opposizione che si divide nei "professionisti della politica" della Margherita, uniti solo dall'essere "protagonisti della vecchia partitocrazia", mentre il "Pci-Pds-Ds è senza più utopia, ideali e programma" e si tratta solo di "uomini di potere".

Infine, ci sono gli "ingenui, che vogliono rifondare il comunismo, a Bertinotti - ha spiegato Berlusconi - gli porto stima e lui si fida più di me e attribuisce più cultura democratica a me che non ai suoi ex compagni Ds".

Ricapitolando Berlusconi ha nuovamente auspicato la nascita di "un'opposizione socialdemocratica di stampo europeo, senza le radici affondate nella tradizione comunista".

Quanto al leader di quello schieramento, appunto, si tratta della moglie d'altri "che non posso scegliere io, cioè, mi piacerebbe...".

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