Roma, 8 giugno 2001 h10.15 - Roberto Iezzi ha intervistato per i microfoni di Radio Radicale Rocco Buttiglione, segretario Cdu.
Segue filodiretto con gli ascoltatori.Rocco Buttiglione ha focalizzato il suo intervento sulla questione energetica, dopo le recenti polemiche sulla politica statunitense e sulle dichiarazioni di Bush.
"Gli accordi di Kyoto - ha sostenuto il segretario del Cdu - fissano degli obiettivi ragionevoli e da perseguire" ma "l'Italia non sta rispettando gli accordi di Kyoto e allora è retorico e disonesto che noi ci mettiamo assieme a quelli che siccome li rispettano hanno … diritto di essere arrabbiati con gli americani che non li rispettano".
Il problema della crisi energetica si può affrontare con il risparmio energetico ma "l'energia in Italia costa il doppio che in Francia, che osserva i protocolli di Kyoto, perché ricorre massicciamente all'energia nucleare".
Buttiglione ha quindi ipotizzato un eventuale ritorno al nucleare dopo aver tentato le strade alternative: "Il problema del referendum sul nucleare, che fu nettissimo, è stato - ha affermato - quello dei referendum in generale che tentano di tagliare con l'accetta questioni che non si possono tagliare con l'accetta perché il cittadino nel momento in cui decide dovrebbe avere una panoramica esatta delle conseguenze della sua decisione.
Vogliamo vivere senza energia o con meno energia? Siamo disponibili ad accettare meno posti di lavoro per ottenere certi risultati ambientali? Dobbiamo studiare una soluzione che ci consenta di avere più posti di lavoro.
Io non sono a favore dell'energia nucleare, dobbiamo intanto vedere tutto quello che si può fare con l'energia alternativa" ma "se non bastasse dovremmo pensare anche all'energia nucleare, tanto la usiamo già, la compriamo dalla Francia" Il segretario del Cdu ha ribadito inoltre che in Italia non si può portare avanti una politica americana ma per quanto riguarda l'ambiente, "problema globale", non si può nemmeno pensare solamente ad "un cammino europeo perché non porterebbe a nulla quando gli Usa producono ¼ dell'inquinamento mondiale e ridurre l'inquinamento in Europa non rende più pulito il nostro ambiente".
Netto l'atteggiamento di Buttiglione sulla questione relativa al Consiglio di Amministrazione della tv pubblica e alle dichiarazioni del centrosinistra sulla necessità della risoluzione del conflitto di interessi prima di cambiamenti nei vertici Rai.
"C'è una tendenza - ha dichiarato - sostenuta anche da una lettera di Rutelli e di Fassino a dire che la Rai è cosa dell'Ulivo e che questo governo non ha diritto di intervenire sugli assetti Rai perché Berlusconi è già proprietario di Mediaset, è una posizione che noi respingiamo nettamente e che ci sembra espressione di una assoluta mancanza di cultura delle istituzioni, che getta un'ombra preoccupante, lesiva, calunniosa sull'indipendenza politica dei presidenti della Camera e del Senato perché chi nomina il CdA Rai non è Berlusconi, sono i presidenti di Camera e Senato" che, ha ricordato il segretario del Cdu, "svolgono la loro funzione a tutela di tutto il sistema istituzionale italiano".
In conclusione Buttiglione ha esposto la linea della maggioranza: "Sulla Rai non faremo nessun repulisti e nessuna azione vendicativa ma nessuno può negare che ci sono molte professionalità compresse ed emarginate nella Rai attuale e anche qualche pallone gonfiato e noi valorizzeremo le competenze che sono state ingiustamente umiliate e sgonfieremo qualche pallone gonfiato". .
Segue filodiretto con gli ascoltatori.Rocco Buttiglione ha focalizzato il suo intervento sulla questione energetica, dopo le recenti polemiche sulla politica statunitense e sulle dichiarazioni di Bush.
"Gli accordi di Kyoto - ha sostenuto il segretario del Cdu - fissano degli obiettivi ragionevoli e da perseguire" ma "l'Italia non sta rispettando gli accordi di Kyoto e allora è retorico e disonesto che noi ci mettiamo assieme a quelli che siccome li rispettano hanno … diritto di essere arrabbiati con gli americani che non li rispettano".
Il problema della crisi energetica si può affrontare con il risparmio energetico ma "l'energia in Italia costa il doppio che in Francia, che osserva i protocolli di Kyoto, perché ricorre massicciamente all'energia nucleare".
Buttiglione ha quindi ipotizzato un eventuale ritorno al nucleare dopo aver tentato le strade alternative: "Il problema del referendum sul nucleare, che fu nettissimo, è stato - ha affermato - quello dei referendum in generale che tentano di tagliare con l'accetta questioni che non si possono tagliare con l'accetta perché il cittadino nel momento in cui decide dovrebbe avere una panoramica esatta delle conseguenze della sua decisione.
Vogliamo vivere senza energia o con meno energia? Siamo disponibili ad accettare meno posti di lavoro per ottenere certi risultati ambientali? Dobbiamo studiare una soluzione che ci consenta di avere più posti di lavoro.
Io non sono a favore dell'energia nucleare, dobbiamo intanto vedere tutto quello che si può fare con l'energia alternativa" ma "se non bastasse dovremmo pensare anche all'energia nucleare, tanto la usiamo già, la compriamo dalla Francia" Il segretario del Cdu ha ribadito inoltre che in Italia non si può portare avanti una politica americana ma per quanto riguarda l'ambiente, "problema globale", non si può nemmeno pensare solamente ad "un cammino europeo perché non porterebbe a nulla quando gli Usa producono ¼ dell'inquinamento mondiale e ridurre l'inquinamento in Europa non rende più pulito il nostro ambiente".
Netto l'atteggiamento di Buttiglione sulla questione relativa al Consiglio di Amministrazione della tv pubblica e alle dichiarazioni del centrosinistra sulla necessità della risoluzione del conflitto di interessi prima di cambiamenti nei vertici Rai.
"C'è una tendenza - ha dichiarato - sostenuta anche da una lettera di Rutelli e di Fassino a dire che la Rai è cosa dell'Ulivo e che questo governo non ha diritto di intervenire sugli assetti Rai perché Berlusconi è già proprietario di Mediaset, è una posizione che noi respingiamo nettamente e che ci sembra espressione di una assoluta mancanza di cultura delle istituzioni, che getta un'ombra preoccupante, lesiva, calunniosa sull'indipendenza politica dei presidenti della Camera e del Senato perché chi nomina il CdA Rai non è Berlusconi, sono i presidenti di Camera e Senato" che, ha ricordato il segretario del Cdu, "svolgono la loro funzione a tutela di tutto il sistema istituzionale italiano".
In conclusione Buttiglione ha esposto la linea della maggioranza: "Sulla Rai non faremo nessun repulisti e nessuna azione vendicativa ma nessuno può negare che ci sono molte professionalità compresse ed emarginate nella Rai attuale e anche qualche pallone gonfiato e noi valorizzeremo le competenze che sono state ingiustamente umiliate e sgonfieremo qualche pallone gonfiato". .
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