19 AGO 2001

Meeting di Rimini: Gasparri, comunicare per chi è e non solo per chi ha

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 21 min

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Rimini, 19 agosto 2001 - Il ministro per le Comunicazioni Maurizio Gasparri è intervenuto all'incontro dal titolo: "Comunicare per chi è e non solo per chi ha", nell'ambito del Meeting 2001 per l'Amicizia tra i Popoli, sul tema: "Tutta la vita chiede l'eternità".

Intervengono tra gli altri, Renato Farina, vice direttore di Libero, coordina Giorgio Vittadini, presidente della Compagnia delle Opere.

Il neo ministro non ha nascosto la sua preoccupazione per programmi che propongo immagini di consumo di stupefacenti, e ha annunciato le intenzioni del governo in merito al riassetto del sistema
radiolevisivo.

Preoccupazione se in Tv arriva omosessualità e droga Gasparri si è detto ''fortemente preoccupato'' della qualità dell'informazione nei prossimi mesi.

si profila un autunno ''aperto alle polemiche'' a causa di alcune trasmissioni, come il grande fratello bis di canale 5 e il programma ''Queer as folk'' su la7.

Il ministro delle comunicazioni teme che ''il programma de la7 trattando di omosessualità e droga, e proponendo anche immagini di consumo di stupefacenti rischia di annullare le campagne pubbliche di prevenzione e di educazione contro l'uso di droga''.

I piani del governo In merito alle attività del governo Gasparri ha annunciato che prima si farà la legge sul conflitto di interessi in autunno e la finanziaria, poi nel gennaio del 2002, sarà il momento di dedicarsi alla legge per il riassetto del sistema radiotelevisivo.

Bisogna fare una legge "pensando alla tv del 2010, puntando quindi non a una riduzione dei canali, ma ad una moltiplicazione degli spazi per tutto e per tutti''.

''Il governo - ha osservato Gasparri - non ha una proposta al riguardo, ed è bene che se ne occupi anche il parlamento", ed auspica che "tutti i gruppi parlamentari possano presentare proposte in materia".

Non è il caso "di calare la carta di un testo di legge del governo''.

Il ministro ha discusso dei temi relativi alle telecomunicazioni e all'editoria, ribadendo l'impegno del suo dicastero nella protezione dei minori in tv.

Tra le proposte che Gasparri sosterrà c'è l'esigenza di abbassare le tariffe per l'accesso a Internet, prefigurando un accesso piu' libero alla rete di telefonia fissa, staccandola dalla ''società dominante''.

Tra l'altro, per Gasparri, va superata la legge che impedisce a chi ha giornali di avere anche le tv, ''altrimenti - ha sottolineato - si rischia di mantenere il nanismo e la debolezza della nostra impresa multimediale''.

Sulla rai e sul sistema televisivo, Gasparri ha prospettato un futuro non vicino più aperto al privato e nel quale la moltiplicazione delle reti grazie allo sviluppo tecnologico (digitale terrestre) consentirà un incontro più facile con il mercato.

''Prima o poi lo stato uscirà gradatamente dalla Rai - ha aggiunto il ministro - intanto occorre liberarsi dal troppo stretto rapporto tra politica e informazione pubblica''. .

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