25 AGO 2001

Meeting di Rimini: Tremonti illustra gli obiettivi raggiunti nei primi 75 giorni di governo

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 23 sec

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Rimini,.

25 agosto 2001 - Si è chiuso con l'incontro sul tema : "Tassare, spendere, non prelevare: spunti per una finanziaria", il Meeting 2001 per l'Amicizia tra i Popoli, organizzato dalla Compagnia delle Opere.

Hanno partecipato il ministro dell'Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, Savino Pezzotta, segretario generale Cisl, Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, Stefano Parisi, direttore generale Confindustria, Gabriele Gatti, segretario di Stato agli affari esteri e politici della Repubblica di San Marino e Giorgio Vittadini, presidente della Compagnia delle
Opere.

''Ecco il rotolo delle cose che abbiamo fatto''.

Giulio Tremonti ha mostrato agli oltre 7 mila giovani di Cl che affollavano l'Auditorium l'elenco degli obiettivi raggiunti dal governo nei suoi primi 75 giorni di attività.

Il ministro ha ricordato l'accordo raggiunto sui contratti a tempo determinato, l'esatta valutazione dello stato dei conti pubblici, il lancio della Tremonti-bis, l'accordo con le regioni in tema di sanità, l'avvio della privatizzazione del patrimonio immobiliare dello stato ed il rilancio del programma di realizzazione delle infrastrutture.

Il ministero del tesero presto museo "Trasformare l'attuale ministero del tesoro nel più grande museo italiano, come hanno fatto i francesi", questo uno dei progetti a cui Tremonti ha fatto riferimento nel suo intervento al Meeting di Rimini, nel corso del quale non ha perso l'occasione di rievocare alcuni dei precedenti ministri: "Un conto è stato il ministro Ciampi e un conto sono stati Amato e Visco".

I contrattiSui contratti a tempo indeterminato "un accordo definito si troverà".

Il riferimento che il governo seguirà, sarà "l'accordo raggiunto dalle parti sociali sul contratto a tempo determinato''.

Per Tremonti l'autunno sarà all'insegna dello sviluppo, e "il governo sarà unito nella discussione" con le parti sociali.

Una stoccata per Cofferati, il quale, secondo il ministro, su questi temi, ha mostrato un atteggiamento che lo avvicina "all'archetipo del nuovo reazionario".

Emersione del sommerso Il progetto di emersione dal sommerso avanzato dal governo ha raccolto ampi consensi, perché se "l'illegalità diventa una quota importante del PIL allora vuol dire che non sbagliano solo i trasgressori, sbagliano anche i legislatori".

Non si tratta quindi di una problema che si risolve con provvedimenti di polizia, ma è "un problema politico".

Infrastrutture L' Italia è, secondo Giulio Tremonti, un paese ''bloccato da un accesso di falsa democrazia e di vera burocrazia''.

Così lo spirito della legge obiettivo sulle infrastrutture, ora all'esame del parlamento, "è il nodo gordiano, che non si scioglie ma si taglia".

E solo così si può superare l'attuale situazione ''in cui un consiglio di quartiere blocca un comune, un comune blocca la provincia, la provincia blocca la regione, la regione può bloccare lo stato e i magistrati comunque bloccano tutti''.

Tremonti-bis Dure critiche Tremonti le ha riservate a Visco i cui provvedimenti di detassazione degli utili reinvestiti sono complicati e hanno favorito pochissimi, tra cui "solo soggetti come la fondazione Italianieuropei".

In un tessuto economico in cui il 70% PIL è prodotto da piccole e medie imprese occorre seguire il principio " nuovo e interessante" che sottostà alla "proposta di Bossi di detassare gli utili delle imprese reinvestiti poi in asili nido per dipendenti''.

Conti pubblici Tremonti è ritornato sull'argomento del "buco" nei conti pubblici che ha già suscitato accese polemiche tra maggioranza ed opposizione.

Il rapporto "Deficit-Pil viaggia ora sull'1,8-1,9%, contro lo 0.8 previsto".

L'obiettivo del ministero dell'economia è quindi di ''buttare giù più che si può '' il deficit.

Ciò è possibile ''solo se si agisce con intensità in questo ultimo scorcio dell'anno e si arriverà all'1,5%''.

Oltre questa soglia - ha spiegato il ministro - ''c'è il rischio di andare sopra''.

Tassa di successione La Eliminazione della tassa di successione "non è un privilegio dei ricchi".

Tra quelli che "danno i soldi alla fondazione Italianieuropei, non troverete uno che paga la tassa di successione".

Tremonti ha chiarito che il provvedimento di abolizione "interessa la povera gente".

Nella "struttura tipica della economia nazionale" cioè quella dell'impresa familiare, tassare quando "muore il padre ed essa è più debole, non è morale".

Fondi pensione Anche "sui fondi un accordo si troverà".

Del resto "la vera riforma dell'economia nazionale si chiama fondi pensione", e, secondo la logica della sussidiarietà, occorrerà immettere "il Tfr nei fondi pensioni".

Euro Il "changeover" della lira nella nuova moneta europea è alle porte.

Così per il ministro dell'economia ''non ha più senso pensare se non in Euro''.

Tutto ciò porterà ad una "modificazione radicale della struttura politica ed economica del paese".

In questo senso Tremonti ha detto di condividere le dichiarazioni rese da Monti al Meeting.

Devoluzione Non si tratta "solo di un trasferimento di poteri".

La devoluzione permetterà una vera e propria "riorganizzazione della struttura sociale del paese", contro la "macchina giacobina e keynesiana" della centralizzazione.

Sanità L'intesa raggiunta l' 8 agosto con le regioni "più che un accordo è un patto di stabilita".

Tremonti ha poi criticato Farmindustria: ''trovo - ha detto il ministro - pittoresca e folcloristica la posizione di Farmindustria, e non accetto la formula 'ci sentiamo derubati' ispirata da alcune imprese storicamente interessate ad operazioni alla Poggiolini".

Liberalizzazioni e privatizzazioni Che le "Fondazioni bancarie investano nelle municipalizzate", non appare al ministro "un'idea condivisibile", esse "investano in infrastrutture, anche sociali".

Mentre la semplificazione fiscale prevede "la eliminazione di oltre 190 milioni di atti burocratici superflui", perché "lo stato per farsi rispettare deve rispettare chi lavora".

Riforma fiscale Di fronte alla globalizzazione la sinistra prospetta la Tobin Tax, "tanto per cambiare quando c'è un problema si inventa una tassa".

Ma "la stessa Chiesa che è stata per secoli la più forte macchina fiscale operativa in Europa, aveva un prodotto che vendeva, vendeva la vita nell'altro mondo, e nel durante chiedeva le decime".

Non si possono chiedere le decime se non si "prospetta qualcosa di positivo".

Diverso sarebbe stato se si chiudeva il "bilancio dello stato con un disavanzo a 0.8%".

Comunque il governo "Farà una riforma fiscale che conterrà esattamente quello che è stato promesso in campagna elettorale".

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  • Giorgio Vittadini, presidente Compagnia delle Opere

    <strong>Indice degli interventi</strong>
    0:00 Durata: 10 min 55 sec
  • Gabriele Gatti, segretario di Stato agli affari esteri e politici della Repubblica di San Marino

    0:10 Durata: 5 min 40 sec
  • Savino Pezzotta, segretario generale Cisl

    0:16 Durata: 20 min 4 sec
  • Stefano Parisi, direttore generale Confindustria

    0:36 Durata: 22 min 54 sec
  • Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia

    0:59 Durata: 13 min 51 sec
  • Giulio Tremonti, ministro dell'Economia e delle Finanze

    1:13 Durata: 39 min 43 sec
  • Vittadini, conclude

    1:53 Durata: 7 min 16 sec