31 AGO 2001

Lega: Il ministro Bossi, «La Corte Costituzionale, il nemico giurato delle Regioni»

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S.Giacomo a Roncole (Mo), 31 agosto 2001 - Nuovo intervento del ministro per le Riforme Istituzionali e la Devoluzione Umberto Bossi all'insegna delle accuse ai nemici giurati delle regioni e della famiglia.

"Hanno bloccato la costituzione storica, sia la classe politica sia la Corte Costituzionale, il nemico giurato delle regioni", ha affermato Bossi, che non ha perso l'occasione di indicare in Marco Pannella uno dei responsabili della dissoluzione della famiglia tradizionale.

La Corte Costituzionale, nemico storico Nel suo intervento il leader della Lega ha illustrato i provvedimenti di
riforma che il governo realizzerà nella prossima stagione politica, e ha inoltre discusso della crisi interna della sinistra e dei recenti attentati terroristici contro le sedi del suo partito.

Bossi ha ricordato che la Costituzione in sé contiene elementi di federalismo importati che però non si sono realizzati a causa del blocco operato dalla classe politica e dalla Corte Costituzionale, che hanno imposto alle regioni "di rimanere al palo legate a quelle più deboli".

Allo studio del governo c'è quindi una proposta che prevede "di portare alla Corte Costituzionale rappresentanti delle regioni, 5 eletti dai consigli regionali, a casa del nemico storico".

La tutela della famiglia tradizionaleDiscutendo poi della famiglia omosessuale, Bossi ha sottolineato che "la famiglia è un'altra cosa", anche se "ai tempi di mucca pazza può succedere di tutto".

E inoltre "Già non dura la famiglia tradizionale dopo i messaggi di Pannella", mentre occorre tutelare la struttura "della famiglia nella quale avviene l'imprinting" e la trasmissione della "cultura occidentale" da una generazione all'altra.Terrorismo "I governi di unità nazionale non risolsero il problema" del terrorismo, ha notato Umberto Bossi, commentando gli inviti all'unità parlamentare che vengono dalla sinistra.

Quei governi "crearono il problema del ladrocinio e non dobbiamo ripetere quella storia", ha aggiunto il ministro.

Il terrorismo rappresenta un "tentativo di fermare la storia", e avvengono in Italia le "stesse cose che avvennero nel 1991 a Mosca quando alcuni gerarchi riempirono Mosca di bombe", Ma "non si ferma la storia con qualche bombetta".

La Ue della "burocrazia apolide" Alla base dei progetti della sinistra c'è idea di Unione Europea, "di stampo giacobino", su cui grava il peso di una "burocrazia apolide" che emana "leggi che entrano nella nostra vita", e sono il frutto di una "cultura giuridica positivistica".

Queste burocrazie apolidi, già in azione, agiscono "senza che nessuno gli abbia dato alcun potere", intendendo creare "una società per forza di legge".

Si tratta, ha concluso Bossi, di un "modello istituzionale sovietico".Le pensioni Il governo, ha assicurato Bossi, non intende "tagliare le pensioni e l'art.18".

I provvedimenti di riforma riguarderanno "la flessibilità in entrata non in uscita", e "non verrà data la bandiera" della difesa delle pensioni alla sinistra.

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