08 SET 2001

Il futuro dei Ds: Amato, Confindustria fa da bibbia e materia prima al governo

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Piombino (LI), 8 settembre 2001 - Il vice presidente della Camera Fabio Mussi e Giuliano Amato, ex presidente del consiglio sono intervenuti alla festa provinciale de L'Unità, discutendo del destino dei Democratici di Sinistra all'interno dell'Ulivo e delle politiche del lavoro.

Una sinistra unita nell'Ulivo "Serve l'Ulivo, ma serve nell'Ulivo una sinistra unita", ha affermato Giuliano Amato, rispondendo a Mussi che invece aveva avanzato, prima di lui, l'idea di una federazione dei partiti della sinistra italiana.

"Il partito unico della sinistra è possibile".

I partiti della sinistra, ha
ricordato Amato, "si sono divisi nel secolo scorso, ma nel nuovo secolo devono essere uniti", per dare una "risposta adeguata" al cambiamento in atto "nel contesto dei rapporti di lavoro".

"Confindustria fa da bibbia al governo" Una volta concluso il congresso dei Ds, "senza rischi di intrusioni", Amato riprenderà il lavoro "per il partito unico della sinistra italiana'', per costruire una valida alternativa al centro destra che vive nell'ombra "di Confindustria che fa da bibbia e da materia prima alle proposte che escono da una parte del governo".

La riforma dell'art.18 Il rilancio della competitività dell'economia nazionale, per Amato, "non può significare licenziare senza reintegrare".

Del resto la competitività di un paese "si misura dalla qualità della vita e dei suoi abitanti e non dal poter licenziare come e quando si vuole".

Si può quindi discutere di tutti gli aspetti della flessibilità, "ma - ha aggiunto - ponendosi il problema reale della vita e del quotidiano delle persone".

"Non dobbiamo avere paura delle differenze di opinioni" Fabio Mussi si è detto "molto sensibile al tema dell'unità del partito", all'interno del quale occorre "sciogliere i nodi non nel chiuso di una oligarchia ma in un dibattito di massa''.

"Non dobbiamo avere paura delle differenze di opinioni", ha aggiunto Mussi, cogliendo l'occasione per invitare i militanti e gli iscritti ad una ampia partecipazione al congresso, in quanto "più persone scelgono minore è la possibilità di errore".

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