17 SET 2001

Usa: Violante, «Occorre una risposta di polizia internazionale piuttosto che di guerra»

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 45 min
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Roma, 17 settembre 2001 - "Abbiamo manifestato tutta la nostra solidarietà agli Usa, siamo legati ai vincoli Nato e intendiamo rispettarli così come abbiamo fatto per il Kosovo", Così Luciano Violante, nel corso di un'intervista-filodiretto a cura di Roberto Iezzi, per Radio Radicale, ha illustrato la posizione dei Democratici di Sinistra, dopo i gravissimi attentati a New York e Washington.

Distinguere tra atto di guerra o di terrorismo L'ex presidente della camera, in merito ad una eventuale partecipazione dell'Italia a operazioni belliche, ha aggiunto che "ogni decisione in questo senso
dovrà essere votata dal parlamento, e prima di tutto occorrerà stabilire se quello dell'11 settembre sia stato "un atto di terrorismo o un atto di guerra".

Secondo Violante, "l'attacco ha molte caratteristiche belliche'', a cominciare anche dal numero delle vittime che a Pearl Harbur furono "poco più di 2.300".

Bisogna poi "tenere presente - ha proseguito - che l'attacco è stato realizzato sul suolo americano, l'ultimo risale al 1812, quando gli inglesi bruciarono la Casa Bianca a Washington".

L'opinione pubblica internazionale tende a "considerarlo più un atto di guerra che un atto di terrorismo".

Una risposta di polizia internazionale "Cosa succederà nel futuro è davvero difficile dirlo".

Il presidente dei deputati Ds si è augurato che "la mediazione pakistana vada in porto e quindi si possa in qualche modo limitare il tipo di risposta da dare".

E cioè "una risposta di polizia internazionale piuttosto che di guerra".

La pericolosità della Lega"Assimilare il terrorismo con la religione musulmana", ha poi osservato Luciano Violante, riferendosi ai volantini girati ieri alla festa della Lega, "è sbagliato ed incivile, e si rischia di aprire un solco gravissimo tra il mondo occidentale e quello arabo".

E ciò si aggiunge anche "alle superficialità di alcuni giornali di destra".

Del resto "la Lega ha atteggiamenti pericolosi, a volte, sul piano democratico e dei valori civili", ed occorre che "li corregga perché è ora una forza di governo".Il ruolo di ArlacchiIn merito ai finanziamenti ai Talebani, e alle politiche concretamente svolte da Arlacchi, Violante ha ritenuto che non si può attribuire tutto ciò al ruolo svolto in seno all'Onu da Pino Arlacchi, ed inoltre è necessario ridiscutere l'aumento dei nuovi fattori di dipendenza".

Rivedere la Tremonti Violante quindi ha invitato la maggioranza a rivedere la legge Tremonti alla luce di quanto avvenuto negli Stati Uniti e nell'imminenza di un rischio di recessione.

"I calcoli che erano stati previsti dalla legge Tremonti - ha dichiarato - vanno rivisti, ed è miope la posizione che sta avendo ora la maggioranza di voler difendere a tutti i costi quel provvedimento ben sapendo che va cambiato".

Se il centrodestra, "è disponibile a cambiare il provvedimento", "c'è la massima disponibilità a lavorare insieme"Un Cofferati militanteSono dichiarazioni "fumose" le critiche mosse dal leader della Cgil Sergio Cofferati al centrosinistra per non aver condotto un'opposizione efficace, in quanto non spiegano nel dettaglio cosa si doveva fare e cosa non è stato fatto.

Inoltre a proposito di Cofferati occorre fare una distinzione: "Bisogna distinguere - ha dichiarato - tra Cofferati segretario della Cgil e Cofferati militante impegnato per far vincere una mozione contro un'altra".

La sua critica "al centrosinistra si deve attribuire a quest'ultimo".

"Non penso alla Corte Costituzionale" In conclusione Violante ha affermato che se al prossimo congresso Ds "vincesse Fassino, avremmo il partito saldamente inserito in una esperienza socialdemocratica", altrimenti "si riproporrebbe una chiusura", mentre si è detto per il momento "non interessato" ad essere nominato giudice della Corte Costituzionale.

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