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L'idea di un grande partito riformista di stampo europeo è una necessità per il futuro politico del paese.
A dirlo sono due ex presidenti del Consiglio Roma 3 ottobre 2001 - Massimo D'Alema e Giuliano Amato sono intervenuti alla presentazione del libro di Giuseppe Vacca "Riformismo vecchio e nuovo", raccolta di saggi storici e critici relativi al futuro della sinistra italiana.
Sono intervenuti anche Rino Formica, ex deputato PSI, Paolo Mieli e Giuseppe Vacca Un grande partito laburista Il presidente dei Ds Massimo D'Alema ha rivolto al mondo della sinistra l'invito a decidere "se essere un … grande partito laburista innovativo o solo un'alleanza motivata dalla necessità di arginare una destra anomala".
Nella prima ipotesi, D'Alema ha indicato il "punto centrale della prospettiva politica", sottolineando come sia importante che il più grande partito della sinistra italiana ''scelga se andare o meno in questa direzione".
Il compimento della svolta "è proprio nella costituzione di un partito socialista di tipo europeo".
I meriti del riformismo Giuliano Amato ha colto l'occasione per ripercorre alcune fasi della storia del socialismo italiano.
Amato ha rivendicato il merito del riformismo di aver cercato di interpretare il mercato non come "il male del secolo, mentre lo è stato un sistema industriale che ha sempre chiesto mercato rifuggendo però da regole di mercato trasparenti".Relativamente al ruolo del Psi e del craxismo nella recente storia politica del paese, l'ex premier ha ricordato come sia stato proprio Craxi "a sollevare per primo la questione di un collegamento tra la politica italiana e quella europea".
La sinistra italiana, ha aggiunto Amato, "può e deve recuperare le congiunzioni che esistono nella sua storia, deve cercare questa storia condivisa e rimetterne insieme i pezzi".
Nelle iniziative parlamentari adottate dalla sinistra di questi giorni Amato ha riconosciuto una "giusta protesa", ma essa deve però "trasformarsi in proposta di governo".
A dirlo sono due ex presidenti del Consiglio Roma 3 ottobre 2001 - Massimo D'Alema e Giuliano Amato sono intervenuti alla presentazione del libro di Giuseppe Vacca "Riformismo vecchio e nuovo", raccolta di saggi storici e critici relativi al futuro della sinistra italiana.
Sono intervenuti anche Rino Formica, ex deputato PSI, Paolo Mieli e Giuseppe Vacca Un grande partito laburista Il presidente dei Ds Massimo D'Alema ha rivolto al mondo della sinistra l'invito a decidere "se essere un … grande partito laburista innovativo o solo un'alleanza motivata dalla necessità di arginare una destra anomala".
Nella prima ipotesi, D'Alema ha indicato il "punto centrale della prospettiva politica", sottolineando come sia importante che il più grande partito della sinistra italiana ''scelga se andare o meno in questa direzione".
Il compimento della svolta "è proprio nella costituzione di un partito socialista di tipo europeo".
I meriti del riformismo Giuliano Amato ha colto l'occasione per ripercorre alcune fasi della storia del socialismo italiano.
Amato ha rivendicato il merito del riformismo di aver cercato di interpretare il mercato non come "il male del secolo, mentre lo è stato un sistema industriale che ha sempre chiesto mercato rifuggendo però da regole di mercato trasparenti".Relativamente al ruolo del Psi e del craxismo nella recente storia politica del paese, l'ex premier ha ricordato come sia stato proprio Craxi "a sollevare per primo la questione di un collegamento tra la politica italiana e quella europea".
La sinistra italiana, ha aggiunto Amato, "può e deve recuperare le congiunzioni che esistono nella sua storia, deve cercare questa storia condivisa e rimetterne insieme i pezzi".
Nelle iniziative parlamentari adottate dalla sinistra di questi giorni Amato ha riconosciuto una "giusta protesa", ma essa deve però "trasformarsi in proposta di governo".
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