10 OTT 2001
europa

UE: Monti commenta la decisione della Commissione di bocciare la fusione Schneider Electric e Legrand

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 30 min 35 sec
Organizzatori: 

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

La Commissione Ue boccia la fusione Schneider Electric e Legrand e Mario Monti prospetta sanzioni anche contro Microsoft Bruxelles, 10 ottobre 2001 - La Commissione europea ha deciso di vietare la fusione tra Schneider Electric e Legrand, i due principali produttori francesi di materiale elettrico.

Secondo quanto appurato dall'inchiesta e confermato da Mario Monti, commissario dell'Unione per la concorrenza, che ha incontrato i giornalisti in una conferenza stampa, la fusione avrebbe notevolmente compromesso il buon funzionamento del mercato in numerosi paesi, in particolare in Francia, dove
la rivalità tra le due imprese ha costituito finora il principale motore della concorrenza.

Il caso Schneider Electric Legrand Nonostante la portata e la gravità dei problemi suscitati dall'operazione, Schneider Electric ha mancato di proporre, entro i termini previsti, impegni sufficienti a garantire, a operazione conclusa, il ripristino di condizioni di concorrenza effettiva a beneficio dei consumatori sia francesi che degli altri paesi.

L'indagine della Commissione ha consentito di evidenziare sovrapposizioni sostanziali tra le attività di Schneider e di Legrand sui mercati dei quadri elettrici (quadri di distribuzione e quadri terminali nonché i loro componenti, dove la quota combinata di mercato avrebbe oscillato tra il 40% e il 70% a seconda dei paesi), del materiale elettrico (in particolare le prese e gli interruttori e il relativo materiale di fissazione, con una quota combinata variabile tra il 40% e il 90%), di determinati prodotti ad uso industriale (pulsanti per l'industria e trasformatori a bassa tensione) e anche di prodotti destinati ad impieghi più specifici (ad esempio l'illuminazione di sicurezza).

"La conclusione negativa del presente caso dimostra la necessità assoluta che, già nelle fasi iniziali di un'operazione di concentrazione che suscita evidenti problemi di concorrenza, le parti coinvolte integrino nel progetto una riflessione sui rimedi possibili e avviino senza ritardo i colloqui con le autorità responsabili per la concorrenza", ha dichiarato il commissario Mario Monti, aggiungendo: "Una simile precauzione servirà ad evitare che vengano presentati rimedi dell'ultimo minuto che, per loro stessa natura, possono essere inadeguati e dar luogo ad incertezze che non possono essere dissipate nel breve lasso di tempo restante".

Microsoft nel mirino dell'Antitrust Ue Il Commissario commissario Mario Monti ha poi colto l'occasione per parlare del caso Microsoft.

In casi come questo, ha affarmato Monti "c'è sempre una possibilità di una multa".

L'Antitrust Ue potrebbe irrogare una sanzione che potrebbe aggirarsi sui 2,74 miliardi di euro, quasi 5 mila 500 miliardi di lire.

leggi tutto

riduci

  • L'intervento di Mario Monti, Commissario UE alla Concorrenza

    0:00 Durata: 30 min 35 sec