18 DIC 2001

Conflitto d'interessi: Presentazione del libro «Democrazia e conflitto di interessi» (Con Cossiga, D'Alema e Sartori)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 54 min

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Cossiga chiede un’Authority sulla televisione, D’Alema teme l’occupazione della Rai.

Urgente la soluzione del conflitto d’interessiRoma, 18 dicembre 2001 – È stato presentato alla stampa il libro di Stefano Passigli dal titolo: “Democrazia e conflitto di interessi”.

Sono intervenuti, oltre all’autore, Renzo Cassigoli, Massimo D'Alema, Francesco Cossiga, Giovanni Sartori.“Per la genuinità della democrazia non basta un libero voto e' necessario anche che l'opinione politica si formi correttamente, anche Hitler è andato al potere con elezioni liberissime”.

Da questo concetto
è partita l’analisi dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che ha convenuto sulla necessità che il Parlamento affronti il nodo del conflitto d'interessi.

Un’Authority di controlloCossiga ha suggerito in primo luogo “la revisione radicale della legge sull’incompatibilità e ineleggibilità, ormai di carattere Ottocentesco”, e poi “è arrivato il momento di vendere la Rai lasciando pubblica una sola rete preferibilmente la terza”.

Il senatore a vita comunque ha aggiunto di “non aver mai creduto che il liberale e liberista Berlusconi sia favorevole a questo”.Con la privatizzazione della Rai, Cossiga ha auspicato l'abolizione della Commissione di vigilanza e dei poteri del Parlamento sulle tv.

Necessaria invece “l'istituzione di una Authority, questa sì realmente necessaria”, che tuteli la correttezza dell'informazione su tutto il sistema televisivo.Da anomalia a emergenza democraticaMassimo D'Alema, da parte sua, ha ritenuto “giusto lanciare un allarme su quella che è una vera e propria anomalia che può diventare un'emergenza democratica”, specialmente quando si arriverà “all'occupazione della Rai” da parte dei partiti di maggioranza.Quindi “aggiornare la legislazione è una necessità per la democrazia reale”, ed è inoltre interesse anche dello stesso Berlusconi dal momento che fino a quando non sarà risolto il suo conflitto d'interessi “sarà un premier e un leader politico dimidiato”.Secondo il Presidente dei Ds la strada da seguire è quella della legge “sull’incompatibilità che “esiste in tutte le democrazie dove una situazione del genere sarebbe addirittura impensabile”.

D’Alema ha tra l’altro negato che la Bicamerale sia stata “un impedimento a fare una legge” né tanto meno in quella sede si è consumato un “oscuro baratto”.

In quel momento “fare una legge significava mettere fuori gioco il leader dell'opposizione e questo non si fa a cuor leggero”.

No al monopolio dell’informazioneA rimproverare l’azione del centrosinistra quando era al governo è stato Giovanni Sartori che ha sostenuto come “l'unica soluzione è che intervenga il Capo dello Stato” anche perché “siamo in presenza di violazioni di principi fondamentali della Costituzione e il Capo dello stato deve difenderli” e “una democrazia non può tollerare il monopolio della informazione televisiva nella formazione del giudizio politico-elettorale”.

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