27 DIC 2001

Margherita: Intervista filodiretto con Natale D'Amico

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 59 min 33 sec
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Natale D'Amico ai microfoni di Radio Radicale ribadisce il suo impegno sui temi radicali e definisce un "errore grave" il veto di Rutelli all'ingresso dei Radicali nell'EldrRoma, 27 dicembre 2001 - Intervista Filodiretto del vicepresidente dei senatori della Margherita Natale D'Amico a Radio Radicale.

Alle domande di Roberto Iezzi, D'Amico rilancia la necessità da parte del centrosinistra, dopo la sconfitta elettorale, di riaccostarsi ai temi cari ai radicali.Allargare l'area delle libertàIn particolare il senatore della Margherita ritiene che "il nuovo Ulivo non sarà competitivo se non
comprenderà al proprio interno i Radicali", i quali per primi hanno sostenuto che nell'era della globalizzazione è necessario "allargare l'area delle libertà" e "difendere la democrazia nel mondo".

In questo senso gli obiettivi da conseguire insieme ai Radicali sono il Tribunale Penale Internazionale, "che si avvicina alla sua effettiva realizzazione", e la costituzione della Organizzazione Mondiale della Democrazia, alla quale "occorre lavorare".

D'Amico inoltre si impegna anche a "sostenere le 25 proposte di legge di iniziativa popolare".

Coscioni nel Comitato di BioeticaImportante tra l'altro per D'Amico anche l'ingresso di Luca Coscioni nel Comitato di Bioetica, in quanto egli "rappresenta con chiarezza la posizione liberale sulle questioni di bioetica", mentre "Il veto di Rutelli all'ingresso dei Radicali nell'Eldr" presso il Parlamento Europeo è "un errore grave", e non convince l'argomentazione di Parisi circa i Democratici e la loro "diversità di posizione con i Radicali".

Il congresso della MargheritaIn vista del congresso della Margherita, D'Amico anticipa che in quella sede si arriverà alla fondazione del nuovo partito "Democrazia e LIbertà", anche se in tale direzione "non mancano resistenze", ma solo un "partito liberale e democratico può colmare un evidente vuoto elettorale e restituire capacità di competere alla coalizione".Centrodestra: "passi lenti e nella direzione sbagliata"In tema di riforme "il governo di centrodestra prospetta ad esempio una giustizia consegnata solo alle polemiche", ed anche in economia Berlusconi, "che ha detto che non possiamo vendere l'Eni ma dovremmo", nella finanziaria introduce "scelte che procrastinano le liberalizzazioni", dunque "passi lenti e nella direzione sbagliata".

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