12 FEB 2002

Italia dei Valori: Intervista filodiretto con Antonio Di Pietro

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 49 min 50 sec

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Di Pietro invoca una svolta nel centrosinistra che non sa reagire a un Berlusconi “Wanna Marchi della politica”Roma, 12 febbraio 2002 – Ai microfoni di Radio Radicale, il leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro risponde alle domande di Roberto Iezzi nel corso del consueto filodiretto con gli ascoltatori.Il richiamo di Ruperto “Arroganza politica” del centrodestra e “inadempienza” del centrosinistra.

Queste le accuse che l’ex Pm di Mani Pulite lancia alla classe politica nazionale.

Giusta la critica che il Presidente delle Consulta Ruperto ha mosso ieri al Parlamento per
non aver ancora eletto dopo 15 mesi due giudici costituzionali.La candidatura MancusoVera e propria “arroganza politica” quella di un centrodestra “che continua a proporre lo stesso candidato, Filippo Mancuso, che non è ben accetto dall'opposizione”.

Ma anche il centrosinistra manca di chiarezza dato che dopo 15 mesi ancora non ha reso noto il nome del suo candidato.Nessun rancore comunque con l’ex ministro di Giustizia che mandò un’ispezione alla procura di Milano.

“Quelle ispezioni – chiarisce Di Pietro - furono un fatto positivo visto che ci diedero ragione su tutta la linea non trovando nessuna anomalia né inadempienza”.FI nel 1994Il rapporto con Forza Italia non è stato sempre burrascoso.

“FI nasce nel 92-94” ed esprime una attenzione “positiva verso la magistratura”, “i nostri sponsor erano Fini, La Russa, Feltri, Giovanardi, Bossi”, mentre oggi “non fa più comodo sostenere i magistrati che non hanno fatto favori a nessuno”.Critiche anche per l’ex collega di partito Elio Veltri che oggi ha svelato sui giornali che l'ex Pm nel 1994 votò per il partito di Berlusconi.

“Non era certo con me nella cabina elettorale”.

Le “offerte” del centrodestra al poolRelativamente a quel periodo, Di Pietro ricorda di aver guardato “con un certo favore a quella forza politica che stava Nascendo”.

Per un certo lasso di tempo FI “rappresentò il nuovo, il cambiamento politico”.

Il Cavaliere offrì a Di Pietro “di fare il ministro dell'Interno e An offrì il dicastero di Via Arenula all'altro Pm del 'pool milanese' Camillo Davigo”.Rinnovare l’UlivoQuanto all'oggi, alle elezioni amministrative Italia dei Valori è pronta a presentarsi con chi intende mettere al centro del proprio programma politico una 'casa delle solidarieta' aperta a tutti i “delusi di questo centrodestra e di questo centrosinistra”: una nuova coalizione da anteporre a Berlusconi e alla sua maggioranza.Il veto di Rutelli ai Radicali nell’EldrAnche l'Ulivo però - dichiara Di Pietro - "così come è adesso è morto”.

Lo testiomonia la vicenda del mancato ingresso dei Radicali nel gruppo dell'ELdr al Parlamento europeo.

In tale occasione Rutelli ha dimostrato di “non poter essere un leader”.

Un leader vero “è colui che crea le ragioni e le opportunità' di un'unione, nella quale tutti quelli che hanno qualcosa da dire e da fare per il bene del nostro paese possano essere messi in condizione di lavorare”.Di fronte allo sfascio della sinistra si pone un “Silvio Berlusconi che è la Wanna Marchi della politica” che piazza i suoi prodotti-fregatura sul mercato politico nel quale non esiste alcuna valida alternativa.

leggi tutto

riduci