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Capezzone incontra i socialisti toscani per promuovere la sottoscrizione delle 25 proposte di iniziativa popolareFirenze, 18 febbraio 2002 - Incontro tra Radicali e Socialisti sul tema: “Prove di dialogo su le 25 proposte di legge di iniziativa popolare”.
Sono intervenuti tra gli altri, Daniele Capezzone, segretario Radicali Italiani, Riccardo Nencini, presidente Consiglio Regionale Toscana, Antonio Bacchi, segretario associazione radicale Andrea Tamburi, Pieraldo Ciucchi, presidente gruppo Sdi Regione Toscana.(Le 25 PDL)Il segretario di Radicali Italiani Daniele Capezzone ha colto … l’occasione per invitare i militanti socialisti a sottoscrivere le 25 proposte di legge di iniziativa popolare.
Uno “strumento per ridare ossigeno alla parte liberale del paese”.L’impossibilità di informareLe proposte radicali – ha aggiunto Capezzone – riguardano “temi di cui si discute molto oggi in Italia”, le quali, secondo gli ultimi sondaggi, sarebbero giudicate positivamente dalla maggioranza degli italiani.Il problema, rimane “quello degli strumenti” con i quali informare gli italiani sulle attività dei radicali.
Strumenti che sono occupati da una classe politica che, da una parte, non dice una parola a dieci anni da Tangentopoli, sulla scomparsa di partiti come il Psi dopo il 1992.La sinistra italianaUna parte che “non una parola ha speso su di un miliardo di cinesi sotto il regime feroce” che gestisce ancora campi di concentramento, oppure sul regime cubano dove esiste ancora la persecuzione delle minoranze politiche e religiose e sessuali”.Nessuna condanna nemmeno per la Corea del Nord dove “migliaia di lavoratori a costo zero sono stati venduti come schiavi alla Russia”.La Cdl e il cambiamento negatoIl Polo ha raccolto invece il voto “dei cittadini che ritenevano di contribuire a un cambiamento”.
In effetti, precisa Capezzone, “Nel 1994 Berlusconi è stato per un momento estraneo al sistema di potere italiano”.
Per un istante “vi è stata una qualche potenzialità liberale per voltare pagina”.Ma oggi il governo si pone sul “piano della continuità con il passato” piuttosto che su quello del cambiamento.
Sono intervenuti tra gli altri, Daniele Capezzone, segretario Radicali Italiani, Riccardo Nencini, presidente Consiglio Regionale Toscana, Antonio Bacchi, segretario associazione radicale Andrea Tamburi, Pieraldo Ciucchi, presidente gruppo Sdi Regione Toscana.(Le 25 PDL)Il segretario di Radicali Italiani Daniele Capezzone ha colto … l’occasione per invitare i militanti socialisti a sottoscrivere le 25 proposte di legge di iniziativa popolare.
Uno “strumento per ridare ossigeno alla parte liberale del paese”.L’impossibilità di informareLe proposte radicali – ha aggiunto Capezzone – riguardano “temi di cui si discute molto oggi in Italia”, le quali, secondo gli ultimi sondaggi, sarebbero giudicate positivamente dalla maggioranza degli italiani.Il problema, rimane “quello degli strumenti” con i quali informare gli italiani sulle attività dei radicali.
Strumenti che sono occupati da una classe politica che, da una parte, non dice una parola a dieci anni da Tangentopoli, sulla scomparsa di partiti come il Psi dopo il 1992.La sinistra italianaUna parte che “non una parola ha speso su di un miliardo di cinesi sotto il regime feroce” che gestisce ancora campi di concentramento, oppure sul regime cubano dove esiste ancora la persecuzione delle minoranze politiche e religiose e sessuali”.Nessuna condanna nemmeno per la Corea del Nord dove “migliaia di lavoratori a costo zero sono stati venduti come schiavi alla Russia”.La Cdl e il cambiamento negatoIl Polo ha raccolto invece il voto “dei cittadini che ritenevano di contribuire a un cambiamento”.
In effetti, precisa Capezzone, “Nel 1994 Berlusconi è stato per un momento estraneo al sistema di potere italiano”.
Per un istante “vi è stata una qualche potenzialità liberale per voltare pagina”.Ma oggi il governo si pone sul “piano della continuità con il passato” piuttosto che su quello del cambiamento.
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