23 FEB 2002

Mani Pulite: La Manifestazione al Palavobis (+Video)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 4 ore 29 min

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Grande mobilitazione in difesa della magistratura, contro Silvio Berlusconi, ma anche di critica nei confronti della leadership dell'Ulivo.

Nell'occasione Zaccaria si scopre "referendario"Milano, 23 febbraio 2002 - "In nome della legalità", questo il titolo della manifestazione promossa da una serie di associazioni in difesa della magistratura, in occasione del decennale dell'arresto di Mario Chiesa, che secondo le cronache diede il via all'operazione nota come "Mani Pulite".

Nel clima del Palavobis gremito all'interno ed all'esterno, la manifestazione si è ben preso cementata intorno alla
opposizione al Governo Berlusconi, anzitutto contro le iniziative del governo di centrodestra sulle questioni inerenti la giustizia, ma anche per quanto riguarda la politica economica, il conflitto di interessi e le nuove nomine del consiglio di Amministrazione Rai.Anche se Flores D'Arcais nel chiudere l'evento ha citato le parole di Francesco Saverio Borrelli "resistere, rsistere, resistere", il nome più citato e l'argomento costante di tutti gli interventi è stato Silvio Berlusconi, che oltre alle critiche si è guadagnato una parodia del Premio Nobel Dario Fo, e ben due imitazioni, una già nota al pubblico, quella di Sabina Guzzanti, l'altra soprendente, quella del deputato Nando Dalla Chiesa.Zaccaria "referendario"Uno dei momenti più significati della manifestazione, proprio nelle ore immediatamente successive alla nomina del nuovo Cda Rai e nel fuoco delle polemiche sul conflitto d'interessi e sul sistema dell'informazione in Italia, è stata la presenza sul palco del Palavobis di Carlo Freccero e soprattutto di Roberto Zaccaria, scopertosi "referendario" all'indomani delle sue dimissioni dalla carica di presidente della Rai.Il giurista toscano, infatti, ha naturalmente difeso il proprio operato in Rai, ma - soprattutto - ha individuato proprio nello strumento referendario, l'arma che le forze di opposizione devono utilizzare per fronteggiare Berlusconi.Beninteso, però, - ha subito precisato l'ex presidente della Rai - "non i venti referendum", ma quesiti su rogatorie, conflitto d'interessi, articolo 18.Critiche anche all'UlivoLa folla riunita al Palavobis però ha trovato un ulteriore punto di aggregazione oltre all'opposizione al governo ed alla difesa dei magistrati: la critica alla leadership del centrosinistra.Emblematico in tal senso è stato l'intervento di colui che nella scorsa campagna elettorale aprì la polemica più dura e velenosa contro Berlusconi, il giornalista Marco Travaglio, che nel suo intervento ha dedicato sicuramente molto spazio alle vicende giudiziarie che vedono coinvolto il premier, Cesare Previti, ed i processi a Milano, ma non ha mancato di fustigare le dichiarazioni del centrosinistra, in particolare citando le prese di posizione contro la magistratura da parte di autorevoli esponenti dell'Ulivo .Dure critiche alla ledaership dell'Ulivo sono giunte dai movimenti che si sono coaugulati intorno all'ormai celebre atto di accusa di Nanni Moretti (Vai al servizio correlato).Grandi consensi infatti hanno suscitato gli interventi dei "movimenti girotondo" e soprattutto del professore toscano Francesco "Pancho" Pardi che proprio Moretti, la sera del 2 febbraio indicò come "nuovo leader dell'Ulivo".L'unico leader nazionale presente sul Palco è stato Antonio Di Pietro, applaudito anche per la sua passata appartenenza al pool di Milano.

Il leader di Italia dei Valori, dal canto suo ha esplicitamente sottolineato l'assenza Rutelli e Fassino, "Avete perso un'occasione storica" ha detto l'ex pm.Per Di Pietro, infatti, l'appuntamento di Milano segna la nascita dela “nuova casa dei diritti e della solidarietà" ed ha invitato i partiti del centrosinistra ad aderire.Pannella: Uno straordinario evento politicoRadio Radicale ha trasmesso in diretta ed integralmente quello che Marco Pannella ha definito “ un evento che solo dei ciechi possono non vedere e riconoscere come di straordinaria eloquenza e importanza per la politica e la vita civile italiana”.Tutto questo mentre il Segretario del Partito Radicale Transnazionale, Olivier Dupuis e il Segretario di Radicali Italiani, Daniele Capezzone, “danno letteralmente corpo - come ricorda ancora Pannella - alla drammatica lotta nonviolenta per l’affermazione della legalità, della vita del diritto perché il diritto alla vita, alla libertà ed alla democrazia vivano, anziché continuare a scomparire in Italia, e nel mondo”.

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