28 FEB 2002

Convenzione Ue: Interviste ai membri italiani

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 47 min
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Registrazione audio di "Convenzione Ue: Interviste ai membri italiani", registrato giovedì 28 febbraio 2002 alle 00:00.

Tra gli argomenti discussi: Europa.

La registrazione audio ha una durata di 47 minuti.
  • Lamberto Dini

    <br>Indice
    0:00 Durata: 3 min 40 sec
  • Edizione completa

    <strong>A Radio Radicale i membri italiani della Convenzione Europea parlano della Seduta inaugurale e chiariscono le loro aspettative</strong><p>Bruxelles, 28 febbraio 2002 - Dopo la la seduta inaugurale della Convenzione Europea (Vai al servizio correlato) David Carretta, per Radio Radicale, ha raccolto i commenti e le opinioni dei componenti italiani della Convenzione, Lamberto Dini, Gianfranco Fini, Elena Paciotti, Adriana Muscardini, Antonio Tajani.<p>"Il discorso di Giscard è stato di grande ispirazione, tutto improntato a proiettarsi nel futuro dell'Ue". <em>Lamberto Dini</em> raccoglie l'invito dell'ex presidente francese ad immaginare "l'Europa dei nostri figli".<p><strong>Salvaguardia delle identità nazionali</strong><p>Il modello istituzionale che metterà a punto la Convenzione "non si rifarà a quello che caratterizza oggi una federazione". Sarà un sistema "in cui ci saranno elementi federativi e elementi che salvaguardano le identità nazionali e le loro funzioni e loro responsabilità".<p>"Sta nascendo un qualcosa di cui non c'è esempio nelle istituzioni che si sono create finora negli altri paesi".<p>Dini precisa che la Convenzione si occuperà "più di valori che di diritti". In particolare di quei "valori che sono alla base della carta dei diritti fondamentali". Carta che Dini si augura sia "incorporata nella Costituzione Europea, se si arriverà a una costituzione Ue".<p><strong>Cristianità e famiglia, fondamenti dell'Unione</strong><p>Nel discorso di Giscard D'Estaing "non si parla di religioni". Ma, ricorda Lamberto Dini, "l'Europa è una zona di cristianità, in cui il ruolo della famiglia è il fondamento della organizzazione delle società". Su questa questione "c'è grande omogeneità". Questi principi, "anche se non sono richiamati" esplicitamente "sono sottostanti al pensiero di quello che è l'Europa".<p>Quello di oggi è "un momento importante che non è esagerato definire storico", questa l'opinione di <em>Gianfranco Fini</em> sulla apertura dei lavori della Convenzione Europea.<p><strong>Raggingere un'identità politica</strong><p> "L'Europa - aggiunge Fini - dopo aver raggiunto una forte unità economico monetaria grazie all'Euro adesso deve saper raggiungere una unità altrettanto forte in termini politici".<p>La Convenzione dovrà impegnarsi per costruire una "Ue sentita come vitale da parte dei cittadini". Fino ad oggi "l'Ue non ha colto al 100% il suo obiettivo forse perché non tutti gli europei hanno avvertito la necessità di una patria comune".<p><strong>Un mosaico di patrie</strong><p> Particolarmente significativo, per Fini "il fatto che tutti siano stati concordi nel dire che gli stati nazionali non scompariranno. Non scompariranno le identità dei singoli popoli europei . Si tratta di costruire un mosaico comune che esalti le identità e che non le mortifichi".<p>Sul tema delle radici religiose Fini assicura che si "ritornerà sicuramente nel corso della Convenzione". Il che, per altro, "non vuol dire negare la laicità delle istituzioni", significa invece ribadire "il tratto distintivo dell'identità culturale della civiltà ellenistico romana".<p><strong>Istituzioni più democratiche</strong><p>"Quello che importa è riuscire ad avere una struttura, delle istituzioni più democratiche delle attuali in grado di decidere in modo efficace", secondo <em>Elena Paciotti</em> la Convenzione dovrà lavorare in questa direzione in vista dell'obiettivo dell'allargamento a est.<p><strong>Il regolamento</strong><p><em>Adriana Muscardini</em> ritiene che nel regolamento della Convenzione ci siano alcuni elementi non convincenti, in primo luogo, sembra che "i testi tradotti saranno solo quelli della presidenza, mentre gli altri saranno in lingua originale", inoltre non è chiaro il maccanismo segondo il quale saranno regolati gli interventi nel corso dei lavori.<p>La confederazione è un'ipotesi che <em>Antonio Tajani</em> giudica con favore, in quanto prospetta "una realtà che non è un super stato". L'Ue in questo modo "avrà un ruolo importante e potrà essere un interlocutore degli Usa, della Russia e della Cina"<p>
    0:00 Durata: 23 min 30 sec
  • Gianfranco Fini

    0:03 Durata: 3 min 17 sec
  • Elena Paciotti

    0:06 Durata: 7 min 45 sec
  • Adriana Muscardini

    0:14 Durata: 5 min 17 sec
  • Antonio Tajani

    <strong>Speciale Convenzione Ue</strong> (28.02.2002) - Seduta inaugurale della Convenzione europea (28.02.2002) - Conferenza stampa di D'Estaing, Amato e Deheane (28.02.2002) - Conferenza stampa di Giuliano Amato<strong>Link</strong><br>Il sito della Convenzione
    0:19 Durata: 3 min 31 sec