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Torino, 5 marzo 2002 – Documento audiovideo completo della terza giornata del congresso della Uil che si chiude con la riconferma di Luigi Angeletti a segretario generale, rieletto all'unanimità dal Comitato centrale.Solo insieme si può vincere e raggiungere gli obiettivi comuni.
In questi termini si è espresso Luigi Angeletti chiudendo il suo intervento davanti all’assise dei delegati presenti al congresso della Uil.Ai leader di Cgil e Cisl, che ieri si sono confrontati al Lingotto Angeletti ha fatto sapere che ''il Comitato centrale della Uil nella prossima riunione deciderà una data … per lo sciopero generale da proporre” alle altre componenti della triplice, contro le modifiche all'art.18.(Ascolta queste dichiarazioni)"Appare incomprensibile – precisa Angeletti - che Cgil Cisl e Uil non possano concludere insieme un cammino che hanno cominciato insieme.
E senza che gli obiettivi comuni siano cambiati”.Il segretario della Uil comunque si augura che “a questo sciopero non si arrivi mai”, e al Governo rinnova l'invito a “gettare nel cestino” la parte discussa della delega, perché “sbagliata e pericolosa”.Si tratterà di fare “un ultimo gesto”, cioè “ritirare quelle modifiche che non hanno il consenso della stragrande maggioranza dei cittadini.
Non è una retromarcia o una sconfitta, ma una cosa di buon senso e di coerenza.
Un dovere”.
In questi termini si è espresso Luigi Angeletti chiudendo il suo intervento davanti all’assise dei delegati presenti al congresso della Uil.Ai leader di Cgil e Cisl, che ieri si sono confrontati al Lingotto Angeletti ha fatto sapere che ''il Comitato centrale della Uil nella prossima riunione deciderà una data … per lo sciopero generale da proporre” alle altre componenti della triplice, contro le modifiche all'art.18.(Ascolta queste dichiarazioni)"Appare incomprensibile – precisa Angeletti - che Cgil Cisl e Uil non possano concludere insieme un cammino che hanno cominciato insieme.
E senza che gli obiettivi comuni siano cambiati”.Il segretario della Uil comunque si augura che “a questo sciopero non si arrivi mai”, e al Governo rinnova l'invito a “gettare nel cestino” la parte discussa della delega, perché “sbagliata e pericolosa”.Si tratterà di fare “un ultimo gesto”, cioè “ritirare quelle modifiche che non hanno il consenso della stragrande maggioranza dei cittadini.
Non è una retromarcia o una sconfitta, ma una cosa di buon senso e di coerenza.
Un dovere”.
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