24 MAR 2002

Margherita: Congresso Costituente, le conclusioni di Francesco Rutelli

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 46 min

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Francesco Rutelli, nominato presidente del nuovo partito della Margherita, incassa il rifiuto di Parisi e si aspetta grandi risultati alle amministrative.Parma, 24 marzo 2002 – “Resterà con noi”.

Francesco Rutelli inizia così le sue conclusioni al congresso della Margherita parlando del 'gran rifiuto' di Arturo Parisi, che ha deciso di lasciare la direzione del nuovo partito.“Rispetto in profondità le motivazioni di Parisi, anche se non condivido il modo.

Ma parlerò con lui che è stato decisivo per questa impresa in questi anni”.Una nascita difficileRutelli non nasconde le
difficoltà seguite alla nascita del partito della Margherita.

“È un momento che resterà nella storia di tutti noi – afferma – e tutto quello che abbiamo vissuto in questi giorni, anche quello che non è stato detto dal palco ma che ha attraversato il congresso, ci riguarda ed è stato espressione di difficoltà' anche gravi e anche motivo di possibili crisi”.Tutto ciò però è “la testimonianza di una nuova forza che nasce libera, nella quale ciascuno può esprimere le sue posizioni”.

Di qui si deve ripartire “per compiere insieme questa grande impresa” che attende al nuovo assetto della Margherita.Sconfiggere FI“La Margherita che nasce – secondo Rutelli - è l'unico partito che potrà sconfiggere Forza Italia, la Margherita che nasce è l'unica che può veramente ricreare le condizioni della sconfitta della destra in Italia”.Quindi “è giunto il momento di giocare all'attacco per conquistare la vittoria nel campo avverso”, perché la strategia dell'opposizione “non può essere solo quella del 'no', ma occorre “battere la strada dell'unità” contro un centrodestra, verso il quale “comincia a incrinarsi la fiducia”.Unità di sensibilità e cultureNon si tratta quindi “di una riunione degli ex”.

Francesco Rutelli ricorda che la nuova formazione “sarà garante di tutti ma anche avversaria instancabile di chi riproporrà l'idea dell'appartenenza.

Oggi nasce 'Democrazia è libertà”, e quindi “Da domani magari sarà possibile dividersi tante volte, ma da persone libere, trasversalmente: è finita la stagione in cui chi si alza per dire qualcosa lo fa a nome del vecchio partito di appartenenza”.Quanto alla sua nomina a presidente Rutelli chiede “di sentire questo ruolo come un garante dell'impasto delle differenti sensibilità e culture”, che compongono la Margherita.

parlando di sé come di “una persona che ha funzioni di servizio”.Gli obiettiviLe amministrative saranno “il primo banco di prova della costruzione del partito popolare, democratico, aperto, radicato nella nostra comunità”.

Un partito nuovo, conclude Rutelli, “che nasce ed è la speranza per l'Italia, la condizione per battere la destra che sta mandando indietro la nazione, la condizione per far nascere nel nostro paese il riformismo del futuro.

Siete voi, siamo noi, è la Margherita-Democrazia è libertà.”.

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