05 APR 2002

AN: Secondo Congresso Nazionale, l'intervento di Silvio Berlusconi

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 44 min
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Il premier interviene al Congresso di An e chiede alla coalizione di governo un rilancio della propaganda contro le “mistificazioni della sinistra” e ribadisce che il matrimonio con An rimane "infrangibile"Bologna, 5 aprile 2002 – La seconda giornata del Secondo Congresso Nazionale di Alleanza Nazionale è dedicata agli interventi degli ospiti.

Dopo Rocco Buttiglione prende la parola Silvio Berlusconi.Il premier punta subito l’attenzione sull’attività di governo.

Non si discute il merito e l’impegno della maggioranza sulla via delle riforme.

Berlusconi all’assise dei delegati di
Alleanza Nazionale ricorda che in 45 riunioni del Consiglio dei ministri il governo ha approvato 141 disegni di legge e di questi ben 56 sono diventati legge dello Stato grazie al lavoro del parlamento.Le mistificazioni della sinistraSe i membri della coalizione possono essere orgogliosi di questi risultati, nello stesso tempo occorre riconoscere che i cittadini non sono messi nelle condizioni di comprenderli, sia a causa delle “mistificazioni della sinistra” sia per un difetto di comunicazione della stessa compagine di governo.Da qui l'invito a fare un'opera “missionaria di propaganda per controbattere ai concetti falsi” che la sinistra diffonde sull'operato del governo, a partire dalla questione dell'art.18.

Lo stesso “sciopero generale si fonda su premesse ingannevoli che non corrispondono alla realtà”.Le falsità sull’art.18Su tale questione Berlusconi ribadisce che “è stato detto in moltissime fabbriche che il governo vuole licenziare e attentare alla sicurezza dei lavoratori.

Non è così, è vero semmai il contrario.

I diritti costituiti ed esistenti non vengono toccati né scalfiti da questa modesta proposta che ha solo l'obiettivo di garantire chi oggi non è garantito”.La riforma dell'art.18 “per un periodo sperimentale, consentirà alle piccole e medie imprese che hanno fino a 15 dipendenti di elevare il numero dei collaboratori attribuendo loro gli stessi diritti dei primi 15 dipendenti”.La sinistra e la RaiOccorre perciò rispondere “all’atteggiamento di certa stampa nazionale”, e ad una “televisione pubblica che è stata nelle mani della sinistra che l'ha occupata militarmente”, ma “forse è stata anche colpa della maggioranza che non ha spiegato a tutti i risultati raggiunti”.Quindi “quando tra una settimana ci sarà un cambiamento importante non verrà un Luttazzi, un Biagi, un Santoro del centrodestra impegnati a criminalizzare l’opposizione”, come invece ha fatto chi in passato “ha diffuso professionalmente mistificazioni”.La Cdl al 57%Berlusconi ribadisce, contro le mistificazioni operate dai media, che “l'aumento delle pensioni c'è stato e ci sarà”, così come si è realizzato grazie all’opera del governo “un forte calo nel numero dei reati”.Anche se da una parte il premier lamenta la carenza di informazione sui risultati raggiunti dal governo, tuttavia “La Casa delle Liberà ha il 57per cento” dei consensi degli italiani mentre l'Ulivo è fermo “al 32 per cento”, secondo quanto indicano i dati dell'ultimo sondaggio di Datamedia.Con An un matrimonio infrangibileLa coalizione quindi è forte e il matrimonio con An è “infrangibile”, e non sono in vista “ombre o scappatelle”.

Si tratta di un matrimonio fondato su una “vera, solida e indistruttibile amicizia” oltre che su un sogno comune: “cambiare l'Italia”.Il premier passa poi “all’unica piccola correzione” alla “bellissima relazione” di Fini, ''Lì dove ha ricordato sul Medio Oriente - afferma il premier - l'invito di Prodi a una serie di Paesi di sedersi intorno a un tavolo.

Il nostro governo, quell'invito, lo ha rivolto due mesi fa”.

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