05 APR 2002

AN: Secondo Congresso Nazionale, l'intervento di Umberto Bossi

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Bossi al Congresso di An invita la Cdl a proseguire sulla via delle riforme partendo dalla approvazione della legge sull’immigrazioneBologna, 5 aprile 2002 - “Invece di esaltare le cose fatte occorre stare in guardia perché si deve accelerare il cambiamento”.

È Umberto Bossi, che interviene al Secondo Congresso di An subito dopo Berlusconi, a temere un “impasse” nell'azione riformatrice del governo, di fronte all'inaspettato “risveglio” dell'opposizione dopo lo scontro sull'articolo 18.Mantenere le promesse“Parlare dopo Berlusconi non è facile, perché Berlusconi sa vendere
le cose benissimo - afferma Bossi – ma è necessario ragionare sul fatto che la sinistra dopo il tentativo di modificare l'articolo 18 sta ritornando”, invece bisogna impegnarsi per “fare quello che si è promesso agli elettori” e mantenere “una tensione costante verso il cambiamento”.Il problema è che “all'interno del governo ci sono stati dei tentennamenti” e il sindacato ha posto un veto “impiccandosi a una regola definitiva.

E allora gatta ci cova.

Si voleva utilizzare la difficoltà della modifica dell'articolo 18 per innescare un processo politico”.Il governo – ricorda Bossi - è stato eletto perché “aveva giurato di bruciare i ponti per arrivare il cambiamento, legando la propria fortuna al cambiamento.

Le riforme quindi bisogna farle davvero”.

Al motto di Saverio Borrelli “resistere, resistere, resistere”, che vuol dire poi “non cambiare assolutamente niente”, la Casa delle Libertà deve contrapporre il “riformare, riformare, riformare”.Sì al presidenzialismoIl ministro delle riforme rispondendo all’ipotesi messa in campo ieri da Gianfranco Fini si schiera a favore del “presidenzialismo che va bene, ma tutto deve avere i suoi pesi e contrappesi.

Sì al presidenzialismo ma in cambio di un Senato trasformato in una Camera delle Regioni e con la rappresentanza territoriale al nord e al sud alla maniera europea, così che tutto il Paese sia partecipe del progetto di formazione delle leggi”.In Italia si entra dalla porta principaleTra l’altro deve essere chiaro che in Italia “si entra dalla porta principale, magari suonando il campanello, e non certo dalla finestra”.

È sulla legge sull’immigrazione che Bossi quindi focalizza il suo discorso e riferendosi al progetto di legge, “persino un po' buonista”, per la lotta all'immigrazione, Bossi prende in esame la nuova legge che sta passando in Germania che “impone addirittura un esame delle condizioni fisiche degli immigrati, un esame del sangue, il loro curriculum professionale.

Questo sta passando la sinistra tedesca”.“Non ci sono e non possono esserci dubbi – conclude Bossi - sulla necessità che passi il voto definitivo della Camera della legge sull'immigrazione prima delle amministrative”.

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