27 APR 2002

Radicali: Conversazione settimanale con Marco Pannella, sospeso lo sciopero della fame, non il Satyagraha

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Il leader radicale precisa che il Satyagraha prosegue nelle forme più appropriate, per meglio prepararsi alla fase più dura della lotta a partire dall’8 maggioRoma, 27 aprile 2002 - “Da ora all’8 maggio il Satyagraha ripartirà attraverso forme più appropriate”.

Con Queste parole Marco Pannella spiega il significato del passaggio alla seconda fase della lotta nonviolenta radicale, dopo il raggiungimento del primo risultato, che ha portato al ripristino del plenum in seno alla Corte Costituzionale.Oltre al Satyagraha, argomenti di discussione nel corso della conversazione
straordinaria con il direttore Massimo Bordin, sono state le iniziative per la mobilitazione prevista per la seconda fase, che avrà inizio l'8 maggio, la questione della mancanza del plenum presso la Camera dei Deputati, l'arresto dei poliziotti a Napoli, e la situazione in Francia.Le forme del Satyagraha Il leader radicale ha chiarito che la propria forma di lotta consisterà “nel passaggio all’iponutrizione”, che prevede una adeguata distribuzione delle calorie nell’alimentazione, limitata anche in vista “di un necessario periodo di cura”, dopo lo sciopero della sete.Nel frattempo la mobilitazione “dovrà continuare e crescere”, anche nelle carceri, dove però c’è “qualche timore che siano intervenute pressioni a livello centrale volte a scoraggiare i detenuti dalla loro azione nonviolenta”.

Pressioni inaccettabili, dinanzi a “detenuti che per il principio di legalità fanno del loro luogo di pena” il luogo “ nel quale si da corpo proprio al principio di legalità attraverso la nonoviolenza”.I leader prossimi venturi, BorrelliIl leader radicale ha poi commentato le voci, sempre più insistenti negli ultimi giorni, circa un possibile ingresso dell’ex procuratore capo di Milano Francesco Saverio Borrelli in politica.

Di un probabile futuro politico per Borrelli, vi erano le avvisaglie già qualche anno addietro.

Un Borrelli che subito dopo i primi arresti nel corso di Mani Pulite affermava che “al livello massimo di gestione italiana se non ci sono i magistrati, non si vede chi altro dovrebbe esserci”.

È uno – afferma Pannella – “che può pensare a divenire ministro, presidente del consiglio o capo dell’opposizione”.Di come del resto si costruisca l’immagine dell’opposizione ne è un esempio “Sciuscià di venerdì, che in modo clamoroso fa promozione del capo politico alternativo, con finezza goebbelsiana e con grande capacità tecnica”.

“Appare chiarissimamente – prosegue Marco Pannella - la fortissima egemonia della comunicazione faziosa della sinistra in Italia, rispetto alla comunicazione politica berlusconiana”.CofferatiCofferati si sta muovendo in questo senso da un anno e mezzo con un articolato disegno strategico, parlando in ogni occasione “del rispetto delle regole dice, proprio lui, esponente di un sindacato che è contro la Costituzione, che ha sempre rifiutato il riconoscimento perché potesse operare a mano libera.

Ha amministrato decine di migliaia di miliardi.

Che ha imposto gli ammortizzatori sociali e la truffa della cassa integrazione”.Il pericolo di “un nuovo stato etico corporativo non viene dagli ex Msi e da Alleanza Nazionale di oggi, non viene da destra”.

Lì certo “c’è una forza violenta, ma quella berlusconiana può essere temibile me è una destra alle vongole”, Il problema però è che “dal 95 ad oggi il mondo dei macromaliaffari comprende le scelte politiche fatte da Berlusconi e dal Centrosinistra, sono disonesti, e vivono di una politica mafiosa e camorristica”.Gli arresti di NapoliQuanto alla vicenda dei poliziotti arrestati a Napoli per fatti commessi più di un anno fa Marco Pannella ricorda che “la procura di Napoli è quella di Enzo Tortora”.

È quella che “ha coperto le truffe elettorali, in occasione delle regionali”, dove persistono “sacche di sottopotere che si tramandano”.Di fronte quindi al “crollo della socialburocrazia”, le battaglie radicali si pongono come “l’altra scelta possibile” i cui obiettivi non vanno persi di vista e Marco Pannella li ricorda: a giungo si terranno le elezioni presso il Csm, inoltre occorre affrontare la questione della mancata nomina dei deputati a completare il plenum della Camera, o in alternativa di ottenere “un atto formale che sancisca la riduzione del numero dei deputati”.

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