06 MAG 2002

Ds: Intervista filodiretto con Luciano Violante, la lezione delle presidenziali in Francia

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 43 min 45 sec
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La destra italiana segua l’esempio di quella francese isolando l’estremismo.

La sinistra invece ha come unica prospettiva l’unità.

Questa la lezione delle presidenziali in Francia, per Luciano ViolanteRoma, 6 maggio 2002 – Intervista filodiretto a cura di Alessio Falconio con il presidente del gruppo parlamentare dei Democratici di Sinistra alla Camera dei Deputati Luciano Violante, presso la postazione a Montecitorio di Radio Radicale.Il commento al risultato delle presidenziali francesi offre a Luciano Violante l’occasione per riflettere sulla destra italiana e la sua
politica.

Gianfranco Fini, non è in grado o non intende gestire la “contraddizione interna” ad An sulla Resistenza e l'antifascismo.La contraddizione di AnSe da una parte “nessuno deve assumersi l'arroganza di dare pareri di democrazia o non democrazia a destra o a sinistra e si giudicano i fatti, la storia delle persone”, dall’altra è innegabile, secondo l’ex presidente della Camera, “che ci sia una scissione in An tra il suo presidente e il partito, nel senso che Fini è su posizioni diverse.

Pur con il rispetto che si deve verso gli avversari, pare che egli non eserciti la sua funzione di presidente nei confronti delle manifestazioni più estreme di Alleanza nazionale”.Si tratta in particolare delle manifestazioni per Mussolini che si sono svolte in questi giorni a cui “hanno partecipato aderenti significativi di An, l'esperienza di Trieste, l'attacco al teatro Vascello, le vie intitolate a Mussolini o ad Almirante.

C'è – prosegue Violante - una destra che vuole sganciarsi definitivamente dal passato e una destra che vuole, testardamente, tenersi agganciata alla sua storia, all’aggressività e alla violenza verbale”L’esempio franceseIn Francia Chirac “ha sempre bloccato qualsiasi accordo con Le Pen, in Francia la destra moderata ha chiuso con la destra fascista e razzista, in Italia questo non è avvenuto”.In Italia invece “un ministro fa proposte che rompono la coesione civile di un paese e creano insicurezza”.

Umberto Bossi, che “vuole imporre ai medici di chiedere i documenti agli immigrati che ricorrono alle loro cure sono all’altezza”, fa proposte degne “di uno stato di polizia”.La lezione che la Francia di oggi impone alla sinistra è che occorre mettere in campo “una campagna elettorale sui valori propri della sinistra, puntare sulla solidarietà, sull’uguaglianza e la giustizia”, e presumendo “di poter raccogliere l'universo” si è andati incontro alla sconfitta.Il mancato plenum alla CameraRimane, in casa nostra, da risolvere la questione del mancato plenum alla Camera per Luciano Violante, che in futuro dovrà essere sciolta dalla Corte Costituzionale.

Il centrodestra “ha esagerato con le liste civetta.

C'è una norma fissata, già applicata dalla Corte di Cassazione in un caso, che dice che 'se sono finiti i candidati di un certo blocco si ricorre ai candidati dell'altro blocco'.

Ma il centrodestra non intende applicarla e da qui c'è uno scontro in atto”.“Per il passato bisogna trovare un'intesa equilibrata” ma in futuro “i problemi relativi ai seggi che si rendono vacanti nel corso della legislatura vanno assegnati alla competenza della Corte Costituzionale perché non possono essere le maggioranze, vuoi di centrodestra o di centrosinistra, a stabilire l’eleggibilità o meno di una persona, specie in un sistema di tipo maggioritario”.Gli arresti a NapoliRelativamente alle recenti polemiche circa gli arresti dei poliziotti a Napoli Violante ricorda che la sinistra ha presentato un “proposta di riforma del regolamento della Camera per l'istituzione di una commissione parlamentare permanente per gli Affari Interni che segua le problematiche delle forze di polizia”.“Tra poco ci sarà in discussione il decreto legge che riguarda la costituzione dell'Agenzia per i beni immobili dello Stato.

Una parte del patrimonio immobiliare – conclude Violante - potrà essere destinato agli alloggi per la polizia, in modo che siano garantite la mobilita' sul territorio e migliori condizioni di vita”.

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