15 GIU 2002

Radicali: Intervento di Marco Pannella alla Costituente dell'Unione dei Liberali Italiani

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Ai liberali Pannella chiede di porsi obiettivi chiari, tra i quali l’estensione ai radicali della maggioranza politica e di governoRoma, 15 giugno 2002 – Marco Pannella, in questi giorni in Medio Oriente per sostenere la piena adesione di Israele nell’Unione Europea, è intervenuto telefonicamente nel corso dei lavori della Costituente dell’unione dei Liberali Italiani.Regole e obiettiviL’unione dei Liberali sarà unione “con la maiuscola”, solo se sarà “regolamentata e politicamente organizzata nei sui obiettivi”.

Nella condizione attuale occorre perciò evitare, osserva
Marco Pannella, che “i liberali italiani, tra i quali ci sono anche i radicali”, si riuniscano in una dimensione “etnica”, come di “un’etnia che celebra in qualche misura se stessa”.I radicali nella maggioranza“Un soggetto politico non si estingue – prosegue Pannella - se si dà regole, tempi e obiettivi, altrimenti diviene una riunione di ex combattenti”.

Obiettivi che il leader radicale indica con chiarezza: “Il primo è l’estensione ai radicali della maggioranza politica e di governo”.Tale obiettivo è “legittimo e reale e non può essere contestato nella sua politicità”, oltretutto non è in “contraddizione con le altre presenze nella Casa delle Libertà” e va letto con il “segnale delle elezioni amministrative”, che viene interpretato “anche da Bossi come conseguenza della mancata capacità di attuare con intensità e rigore le riforme”.Le mancate riforme In questo senso solo “i liberali possono attuare la riforma americana della società europea”.

Riforma che la Cdl aveva promesso che non ha ancora intrapreso.

Anzi in questo periodo “si riparla di proporzionale” invece di completare la riforma elettorale.Manca “la riforma delle pensioni”, sulle quali “abbiamo 10 anni di ritardo e lo pagheremo in modo atroce”.

Manca la “riforma americana dell’economia”, così come manca “la riforma anglosassone e laica della giustizia italiana”.L’alternativa radicale“Difficile quindi – aggiunge Marco Pannella - contestare il rigore e l’intransigenza della necessità di una presenza organizzata e dura in Italia e in Ue della alternativa liberale, ad un mondo che come negli anni 30 sembra andare verso lidi di distruzione e desolazione umana e politica”.Alternativa radicale che prende corpo ad esempio in un “ministero degli Esteri ad Emma Bonino rispetto a quello di Fini, per tornare al federalismo proprio del nostro partito”.

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