29 LUG 2002

Festa de l'Unità delle donne: Intervista a Piero Fassino

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La legge sui rimborsi elettorali serve a difendere il pluralismo politico, mentre il governo continua a dimostrare di essere "privo di senso delle istituzioni" Napoli, 28 luglio 2002 - "Quando si parla di finanziamento della politica, sembra che si tocchi una cosa di cui vergognarsi".

Piero Fassino, intervistato da Lucia Annunziata nel corso della Festa de l'Unità delle Donne, libera il campo dagli equivoci sulla questione della legge approvata relativa ai rimborsi per i partiti.

Finanziamenti puliti "Non c'è ragione di avere paura quando si parla di questo argomento", ribadisce
Fassino.

Quello della politica "è uno dei costi di una democrazia".

Il vero problema è che "i costi siano finanziati in modo pulito e onesto".

Secondo il segretario dei Democratici di Sinistra, la legge pone un argine "a una delle anomalie del sistema italiano, e cioè che c'è una sproporzione spaventosa tra i mezzi di cui dispone il centrodestra e il centrosinistra".

Difendere il pluralismo E se "è giusto difendere il pluralismo politico", e "non c'è paese al mondo che non abbia forme di rimorso della politica", i rimborsi previsti dal testo approvato "mettono la politica nelle condizioni di fare la propria attività".

Le riforme Quanto alla necessità di proseguire nel dialogo tra le forze per le riforme istituzionali, Fassino difende il lavoro fatto nella passata legislatura dalla Commissione Bicamerale.

"Nel nostro Paese - ricorda - c'è un federalismo ancora incompiuto, manca una camera delle regioni, e le regole interne delle assemblee elettive non tengono conto del maggioritario, ma ancora del proporzionale".

Una destra irresponsabile Di fatto però Berlusconi "è un interlocutore che non ha le idee chiare e che mostra ignoranza costituzionale.

In una settimana - aggiunge Fassino - ha detto di tutto, ha parlato di presidenzialismo, di semi presidenzialismo di elezione del capo del governo".

"La verità - conclude - è che cerca una investitura plebiscitaria pensando di ottenere delle riforme che gli permetteranno di fare meglio quello che non riesce a fare adesso".

L'opposizione invece deve rispondere con proprie proposte alternative a quelle del governo per dimostrare la propria credibilità.

Tuttavia, precisa Fassino "se qualcuno pensa che per fare nascere il nuovo Ulivo deve sparire la sinistra si sbaglia".

Il centrodestra da parte sua sul ddl Cirami dimostra di essere "privo di senso delle istituzioni" e di non avere intenzioni serie di dialogo con l'opposizione.

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