Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.
"Preferisco farmi 4 mesi di carcere piuttosto che otto di libertà vigilata a queste condizioni".
Altri temi: la crisi della Fiat, l'azione di Radicali Italiani e il congresso del Pr a Tirana "Da oggi sono un 'mezzo latitante'.
Ma otto mesi di liberta' vigilata, a certe condizioni, non li faccio.
Preferisco quattro mesi di carcere".
L'annuncio arriva a sorpresa nel bel mezzo della consueta conversazione settimanale che Marco Pannella conduce a Radio Radicale, insieme al direttore Massimo Bordin.
Gli esiti di una disobbedienza civile sulle droghe Tutto nasce da un'iniziativa di disobbedienza civile … per la legalizzazione delle droghe condotta nel 1995 a Piazza Navona.
Il tribunale, riconoscendo "l'alto valore sociale e morale" dell'iniziativa ha condannato il leader radicale a quattro mesi di carcere, poi convertiti in una pena pecuniaria e in otto mesi di libertà vigilata.Pannella, però, ha giudicato inaccettabili le modalità stabilite dal giudice di sorveglianza per la libertà vigilata: "I giudici mi hanno detto che in alternativa ai 4 mesi di carcere potevo farne 8 di libertà vigilata.
Ma per 8 mesi non potro' muovermi da Roma, senza avere informato il giudice di sorveglianza per qualsiasi motivo, di lavoro, di salute, di studio.
E non potrò recarmi a Bruxelles o a Strasburgo (Pannella è eurodeputato) per più di sette giorni al mese".
Pannella ha spiegato che se dovesse accettare questo provvedimento gli sarebbe impedito partecipare a due appuntamenti importanti: il congresso del Partito Radicale Transnazionale in programma a Tirana per la fine del mese e la trasferta, tra dieci giorni, a Zagabria, insieme ad Olivier Dupuis ed Emma Bonino per ricevere dal presidente della Repubblica croata un'alta onorificenza.
Meglio 4 mesi di carcere "Insomma - ha affermato - sono mezzo latitante: se rientro in Italia non posso andare a Tirana, o in Croazia.
E allora mi arrangerò per andare in giro, e per ora non torno a Roma.
Ma 8 mesi così non li faccio.
Preferisco i quattro mesi di carcere, alla radicale".
"E alla radicale - ha precisato Pannella - deciderò io quando, come e dove mi arresteranno.
Per ora resto in questa che, sul piano tecnico, non e' ancora latitanza".
Fiat e fronte economico-sociale Nel corso della trasmissione il leader radicale si è anzitutto soffermato sugli esiti del Comitato Nazionale di Radicali italiani, chiusosi poche ore prima, apprezzando l'impegno in vista del congresso di Tirana, ma anche la mobilitazione sul fronte economico-sociale, rappresentata dalla campagna di informazione sulle disdette sindacali promossa insieme a Il Giornale e dall'iniziativa per la riforma previdenziale.
La situazione italiana per il leader radicale è emblematicamente rappresentata dal vertice sulla crisi della Fiat conclusosi pochi minuti prima ad Arcore, dove si sono incontrati i vertici dell'azienda torinese e il primo ministro.
Da un lato, la Fiat "che sul mercato è morta da decenni", è pronta a mendicare ancora una volta sulle spalle dei non garantiti, dall'altra la cafonaggine istitizionale di Silvio Berlusconi, che tiene l'incontro in una sede non istituzionale e che sembra voler proporre soluzioni tutt'altro che liberali e liberiste, come le partecipazioni statali, di stampo "tremontiano".
Rispetto al premier, nonostante le dure critiche, Marco Pannella continua a "non disperare che le circostanze consentano a Berlusconi di tornare libero e di affidarsi ad una intuizione restaurata", quella liberale e liberista che secondo il leader radicale torna ad avere un suo spazio.
"Altrimenti - ha aggiunto - il declino per l'Italia sarà ineludibile".
Verso Tirana Gran parte della conversazione è stata dedicata alle attività del partito radicale transnazionale, il cui congresso a Tirana si svolgerà dal 31 ottobre al 3 novembre.
A tal proposito Pannella è più volte tornato sui grandi sforzi che sono in corso per la preprazione dell'appuntamento.Dai documenti pre-congressuali pubblicati online in più lingue su http://www.radicalparty.org, alla stessa trasmissione dei lavori in 5 lingue, ma soprattutto ai contenuti politici delle relazioni che saranno al centro del dibattito congressuale, a partire dalla prima proposta concreta di "organizzazione mondiale delle democrazie", che sarà portata in discussione a Seul pochi giorni dopo nel vertice intergovernativo della Community of Democracies.
"Il nostro - ha affermato Pannella - è un progetto di globalizzazione della democrazia, da non intendere astrattamente, ma come concreta affermazione della democrazia e del principio di legalità".
Altri temi: la crisi della Fiat, l'azione di Radicali Italiani e il congresso del Pr a Tirana "Da oggi sono un 'mezzo latitante'.
Ma otto mesi di liberta' vigilata, a certe condizioni, non li faccio.
Preferisco quattro mesi di carcere".
L'annuncio arriva a sorpresa nel bel mezzo della consueta conversazione settimanale che Marco Pannella conduce a Radio Radicale, insieme al direttore Massimo Bordin.
Gli esiti di una disobbedienza civile sulle droghe Tutto nasce da un'iniziativa di disobbedienza civile … per la legalizzazione delle droghe condotta nel 1995 a Piazza Navona.
Il tribunale, riconoscendo "l'alto valore sociale e morale" dell'iniziativa ha condannato il leader radicale a quattro mesi di carcere, poi convertiti in una pena pecuniaria e in otto mesi di libertà vigilata.Pannella, però, ha giudicato inaccettabili le modalità stabilite dal giudice di sorveglianza per la libertà vigilata: "I giudici mi hanno detto che in alternativa ai 4 mesi di carcere potevo farne 8 di libertà vigilata.
Ma per 8 mesi non potro' muovermi da Roma, senza avere informato il giudice di sorveglianza per qualsiasi motivo, di lavoro, di salute, di studio.
E non potrò recarmi a Bruxelles o a Strasburgo (Pannella è eurodeputato) per più di sette giorni al mese".
Pannella ha spiegato che se dovesse accettare questo provvedimento gli sarebbe impedito partecipare a due appuntamenti importanti: il congresso del Partito Radicale Transnazionale in programma a Tirana per la fine del mese e la trasferta, tra dieci giorni, a Zagabria, insieme ad Olivier Dupuis ed Emma Bonino per ricevere dal presidente della Repubblica croata un'alta onorificenza.
Meglio 4 mesi di carcere "Insomma - ha affermato - sono mezzo latitante: se rientro in Italia non posso andare a Tirana, o in Croazia.
E allora mi arrangerò per andare in giro, e per ora non torno a Roma.
Ma 8 mesi così non li faccio.
Preferisco i quattro mesi di carcere, alla radicale".
"E alla radicale - ha precisato Pannella - deciderò io quando, come e dove mi arresteranno.
Per ora resto in questa che, sul piano tecnico, non e' ancora latitanza".
Fiat e fronte economico-sociale Nel corso della trasmissione il leader radicale si è anzitutto soffermato sugli esiti del Comitato Nazionale di Radicali italiani, chiusosi poche ore prima, apprezzando l'impegno in vista del congresso di Tirana, ma anche la mobilitazione sul fronte economico-sociale, rappresentata dalla campagna di informazione sulle disdette sindacali promossa insieme a Il Giornale e dall'iniziativa per la riforma previdenziale.
La situazione italiana per il leader radicale è emblematicamente rappresentata dal vertice sulla crisi della Fiat conclusosi pochi minuti prima ad Arcore, dove si sono incontrati i vertici dell'azienda torinese e il primo ministro.
Da un lato, la Fiat "che sul mercato è morta da decenni", è pronta a mendicare ancora una volta sulle spalle dei non garantiti, dall'altra la cafonaggine istitizionale di Silvio Berlusconi, che tiene l'incontro in una sede non istituzionale e che sembra voler proporre soluzioni tutt'altro che liberali e liberiste, come le partecipazioni statali, di stampo "tremontiano".
Rispetto al premier, nonostante le dure critiche, Marco Pannella continua a "non disperare che le circostanze consentano a Berlusconi di tornare libero e di affidarsi ad una intuizione restaurata", quella liberale e liberista che secondo il leader radicale torna ad avere un suo spazio.
"Altrimenti - ha aggiunto - il declino per l'Italia sarà ineludibile".
Verso Tirana Gran parte della conversazione è stata dedicata alle attività del partito radicale transnazionale, il cui congresso a Tirana si svolgerà dal 31 ottobre al 3 novembre.
A tal proposito Pannella è più volte tornato sui grandi sforzi che sono in corso per la preprazione dell'appuntamento.Dai documenti pre-congressuali pubblicati online in più lingue su http://www.radicalparty.org, alla stessa trasmissione dei lavori in 5 lingue, ma soprattutto ai contenuti politici delle relazioni che saranno al centro del dibattito congressuale, a partire dalla prima proposta concreta di "organizzazione mondiale delle democrazie", che sarà portata in discussione a Seul pochi giorni dopo nel vertice intergovernativo della Community of Democracies.
"Il nostro - ha affermato Pannella - è un progetto di globalizzazione della democrazia, da non intendere astrattamente, ma come concreta affermazione della democrazia e del principio di legalità".
leggi tutto
riduci