17 OTT 2002

Radicali: Manifestazione presso la Commissione Vigilanza Rai

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 7 min 22 sec
Organizzatori: 

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Iniziativa dei radicali davanti alla Commissione di Vigilanza Rai che nulla ha deciso sulla ripartizione dei tempi nelle tribune televisive Roma, 17 ottobre 2002 - I Radicali Italiani hanno organizzato una manifestazione davanti alle sede della Commissione di Vigilanza Rai che ha riconosciuto il diritto a partecipare alle tribune televisive anche ai non parlamentari.

Nulla però di concreto è stato deciso relativamente alla ripartizione dei tempi.

Marco Beltrandi in un comunicato ha spiegato le ragioni che hanno mosso i radicali ad organizzare l'iniziativa.

"Chi oggi ha ascoltato la seduta
della Commissione di Vigilanza Rai su Radio Radicale - si legge nel comunicato - avrà udito onorevoli Commissari riferirsi a criteri di orientamento del proprio comportamento quali ragionevolezza, parità di condizioni sostanziali, regolamenti parlamentari, e altro.

Tutti criteri logici e nobilissimi, purché non comportino il porsi in contrasto con l'unico orientamento che il nostro ordinamento pone come obbligato anche per i membri della Vigilanza, e cioè il rigoroso rispetto della legge, e in questo caso della legge 28/2000, detta della "par condicio", la quale all'art.2 prevede che tutti i soggetti aventi diritto ad accedere alla comunicazione politica, secondo la medesima legge, devono esporre le proprie posizioni politiche in parità di condizioni".

"Tenendo conto che la legge non prevede tra i soggetti aventi diritto le coalizioni e soggetti definibili come maggioranza e opposizione, allora è di ogni evidenza che la legge impone parità di condizioni solo per ciascuno degli aventi diritto, ed ogni altra considerazione, ancorché ragionevole, ammesso che lo sia, non può rientrare in una legge che non la prevede.

Se non si concorda con essa, si trovi il coraggio di proporre una modifica in Parlamento".

In particolare, si legge ancora in un precedente comunicato di Beltrandi, "la legge 28/ 2000 detta della par condicio che impone l'equal time per tutti i soggetti politici aventi diritto, […] essendo la maggioranza composta da 4 partiti, e l'opposizione da 11 partiti, si sarebbe determinata una disparità tra maggioranza ed opposizione".

"Osservando che tale osservazione anzi tutto nulla rileva circa la legge 28/2000, in cui i concetti di maggioranza, opposizione, coalizione sono del tutto assenti, occorre ora anche osservare come essa sia destituita di ogni fondamento: infatti, ai fini della legge 28/2000 e del suo regolamento di attuazione della Vigilanza per i periodi non elettorali approvato il 21 giugno 2000, i soggetti abilitati ad accedere alle tribune tematiche, e come tali riconosciuti dalla Rai, sono ripartibili come segue: 4 sono quelli riferibili alla CDL (FI, UDC, Lega Nord, AN), 5 sono quelli riferibili al centrosinistra (DS, Margherita, PDCI, Verdi, SDI), 6 sono invece i soggetti non schierati con le due coalizioni (L.

Bonino, Rifondazione Comunista, Misto Camera, Misto Senato, Min.

Linguistiche, Per le Autonomie) che esprimono posizioni molto diverse e non etichettabili come filo o antigovernative".

"Nessun alibi quindi, - conclude Beltrandi - nemmeno di natura politica, esiste.

Mi auguro che non debba essere la magistratura ad applicare la legge".

leggi tutto

riduci

  • Daniele Capezzone, segretario Radicali Italiani

    0:03 Durata: 4 min 52 sec
  • Marco Beltrandi, membro della Direzione di Radicali Italiani

    0:07 Durata: 2 min 30 sec