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Roma, 7 novembre 2002 – Prima sessione della seconda giornata del seminario organizzato dall'Università Luiss sul tema "I partiti politici nell'era della repubblica".
In discussione il rapporto fra il sistema politico e partitico e il mondo imprenditoriale, il finanziamento della politica dal punto di vista del finanziamento pubblico, e i finanziamenti illeciti e le forme di corruzione.Simona Colarizi, dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ha discusso una relazione dal titolo: “Crisi dei partiti e ricerca del consenso.
La politica in televisione negli anni Settanta”.
Il … punto da cui muove la sua analisi è il progressivo indebolirsi dei partiti di massa dal 1968 in poi, e dell’instaurarsi del rapporto tra partiti e televisione, in particolare dell'uso che i partiti imparano a fare della televisione e dei messaggi politici dal piccolo schermo per l’allargamento del consenso.La battaglia del divorzio è in questo senso un parametro per misurare la modernizzazione per quanto riguarda la laicizzazione della società anche in funzione dell’uso dei media .
Nel corso di quella battaglia appare in modo evidente il comportamento molto dubbioso da parte dei due grandi partiti di massa.
I laici sono gli unici – spiega Simona Colarizi – che fanno fino in fondo la loro battaglia e sono più consapevoli delle due “grandi chiese” anche se sono molto più cauti di quanto non appaiono.Il compromesso storico dunque è pensato ed attuato per un paese che viene ritenuto dalla sua classe politica debole, cui quindi viene negato ogni cambiamento.
Moro e Berlinguer pensano a una democrazia debole.
E nel momento in cui dilaga il fenomeno del terrorismo, esso diventa un alibi straordinario.
I politici possono dire che il paese non segue una condotta democratica ed è ancora conflittuale.
Si tratta di un paese che va protetto, ed è un motivo conduttore che precede il referendum su finanziamento pubblico ai partiti del 1978.
In discussione il rapporto fra il sistema politico e partitico e il mondo imprenditoriale, il finanziamento della politica dal punto di vista del finanziamento pubblico, e i finanziamenti illeciti e le forme di corruzione.Simona Colarizi, dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ha discusso una relazione dal titolo: “Crisi dei partiti e ricerca del consenso.
La politica in televisione negli anni Settanta”.
Il … punto da cui muove la sua analisi è il progressivo indebolirsi dei partiti di massa dal 1968 in poi, e dell’instaurarsi del rapporto tra partiti e televisione, in particolare dell'uso che i partiti imparano a fare della televisione e dei messaggi politici dal piccolo schermo per l’allargamento del consenso.La battaglia del divorzio è in questo senso un parametro per misurare la modernizzazione per quanto riguarda la laicizzazione della società anche in funzione dell’uso dei media .
Nel corso di quella battaglia appare in modo evidente il comportamento molto dubbioso da parte dei due grandi partiti di massa.
I laici sono gli unici – spiega Simona Colarizi – che fanno fino in fondo la loro battaglia e sono più consapevoli delle due “grandi chiese” anche se sono molto più cauti di quanto non appaiono.Il compromesso storico dunque è pensato ed attuato per un paese che viene ritenuto dalla sua classe politica debole, cui quindi viene negato ogni cambiamento.
Moro e Berlinguer pensano a una democrazia debole.
E nel momento in cui dilaga il fenomeno del terrorismo, esso diventa un alibi straordinario.
I politici possono dire che il paese non segue una condotta democratica ed è ancora conflittuale.
Si tratta di un paese che va protetto, ed è un motivo conduttore che precede il referendum su finanziamento pubblico ai partiti del 1978.
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