Seduta pomeridiana
All'ordine del giorno: 1) Procedura ai sensi dell'art.
2 nei confronti del Dr.
Giuseppe Pititto 2) Parere del Consiglio giudiziario di Napoli su un'applicazione extradistrettuale 3) Nota del Prof.
Fiandaca su un progetto di formazione-scambio cofinanziato dal Comune di Palermo e dall'UE nell'ambito del programma Grotius su "Cooperazione giudiziaria, sequestro, confisca" 4) Parere richiesto dal Ministro della Giustizia 5) Copertura posti 6) Ricorso al TAR Lazio 7) Conferimento di uffici direttivi 8) Pubblicazione uffici direttivi 9) Cessata incompatibilità 10) Formazione dei … giudici di pace in materia penale 11) Sostituzione del dimissionario Dr.
Carvisìa con il Dr.
Marino nella Commissione esaminatrice 12) Correzione della data finale del tirocinio dei Dottori Marina e Petrucci 13) Pratica Dr.
Pititto: conclusioni Il CSM nelle agenzie di stampa SCARCERAZIONI: CSM, ATTENZIONE A RISCHI SEPARAZIONE PROCESSI DOCUMENTO COMMISSIONE, NORME CREERANNO DIFFICOLTA' A UFFICI Roma, 17 gen.
(Adnkronos) - Le nuove norme anti-scarcerazioni rappresentano ''una prima importante presa di coscienza'' dei problemi, a cominciare dalla necessita' di prevedere 'corsie preferenziali' per i processi a rischio.
Ma ve ne sono alcune che rischiano di creare ''difficolta''' agli uffici giudiziari: e' il caso proprio delle nuove regole sulla separazione delle posizioni processuali di imputati a rischio di scarcerazione, per i quali cioe' stiano per scadere i termini di custodia cautelare.
E' nel complesso positivo il giudizio del Csm sul decreto approvato oggi definitivamente, ma non vengono nascosti i problemi sul piano ''ordinamentale e organizzativo'' che alcune norme rischiano di creare.
Il giudizio e' contenuto in un parere al provvedimento messo nero su bianco dalla commissione Riforma e che il plenum dovrebbe esaminare tra stasera e domani.
Innanzitutto, spiegano i consiglieri di palazzo dei Marescialli, ci saranno problemi per la formazione dei collegi giudicanti.
Soprattutto nei tribunali medio-piccoli, che sono oltre la meta': su 164 uffici giudiziari, 98 hanno infatti un organico inferiore o pari alle 20 unita'.
I problemi sono legati al meccanismo delle incompatibilita': il giudice che si occupa di una parte del processo sara' ''incompatibile'' per il resto.
''Sara' quindi una necessita' il ricorso ad altri giudici, il cui reperimento -avverte la commissione del Csm- sara' difficile, soprattutto nei tribunali medio-piccoli''.
Cio' creera' ''disagio'': l'aumento dei casi di incompatibilita', viene sottolineato nel documento, potrebbe far si' che ''non si riusciranno a formare i collegi giudicanti o ad individuare i giudici monocratici''.
Ma non solo.
''Il ricorso a massicce separazioni -avverte ancora la commissione del Csm- comportera' inevitabili aggravi degli uffici di segreteria e di cancelleria, e un considerevole aumento dei costi''.
Un aumento, spiegano i consiglieri, legato soprattutto alla ''estrazione di copia di processi che, soprattutto in materia di criminalita' organizzata, sono costituiti da decine di volumi e da migliaia di pagine''.
2 nei confronti del Dr.
Giuseppe Pititto 2) Parere del Consiglio giudiziario di Napoli su un'applicazione extradistrettuale 3) Nota del Prof.
Fiandaca su un progetto di formazione-scambio cofinanziato dal Comune di Palermo e dall'UE nell'ambito del programma Grotius su "Cooperazione giudiziaria, sequestro, confisca" 4) Parere richiesto dal Ministro della Giustizia 5) Copertura posti 6) Ricorso al TAR Lazio 7) Conferimento di uffici direttivi 8) Pubblicazione uffici direttivi 9) Cessata incompatibilità 10) Formazione dei … giudici di pace in materia penale 11) Sostituzione del dimissionario Dr.
Carvisìa con il Dr.
Marino nella Commissione esaminatrice 12) Correzione della data finale del tirocinio dei Dottori Marina e Petrucci 13) Pratica Dr.
Pititto: conclusioni Il CSM nelle agenzie di stampa SCARCERAZIONI: CSM, ATTENZIONE A RISCHI SEPARAZIONE PROCESSI DOCUMENTO COMMISSIONE, NORME CREERANNO DIFFICOLTA' A UFFICI Roma, 17 gen.
(Adnkronos) - Le nuove norme anti-scarcerazioni rappresentano ''una prima importante presa di coscienza'' dei problemi, a cominciare dalla necessita' di prevedere 'corsie preferenziali' per i processi a rischio.
Ma ve ne sono alcune che rischiano di creare ''difficolta''' agli uffici giudiziari: e' il caso proprio delle nuove regole sulla separazione delle posizioni processuali di imputati a rischio di scarcerazione, per i quali cioe' stiano per scadere i termini di custodia cautelare.
E' nel complesso positivo il giudizio del Csm sul decreto approvato oggi definitivamente, ma non vengono nascosti i problemi sul piano ''ordinamentale e organizzativo'' che alcune norme rischiano di creare.
Il giudizio e' contenuto in un parere al provvedimento messo nero su bianco dalla commissione Riforma e che il plenum dovrebbe esaminare tra stasera e domani.
Innanzitutto, spiegano i consiglieri di palazzo dei Marescialli, ci saranno problemi per la formazione dei collegi giudicanti.
Soprattutto nei tribunali medio-piccoli, che sono oltre la meta': su 164 uffici giudiziari, 98 hanno infatti un organico inferiore o pari alle 20 unita'.
I problemi sono legati al meccanismo delle incompatibilita': il giudice che si occupa di una parte del processo sara' ''incompatibile'' per il resto.
''Sara' quindi una necessita' il ricorso ad altri giudici, il cui reperimento -avverte la commissione del Csm- sara' difficile, soprattutto nei tribunali medio-piccoli''.
Cio' creera' ''disagio'': l'aumento dei casi di incompatibilita', viene sottolineato nel documento, potrebbe far si' che ''non si riusciranno a formare i collegi giudicanti o ad individuare i giudici monocratici''.
Ma non solo.
''Il ricorso a massicce separazioni -avverte ancora la commissione del Csm- comportera' inevitabili aggravi degli uffici di segreteria e di cancelleria, e un considerevole aumento dei costi''.
Un aumento, spiegano i consiglieri, legato soprattutto alla ''estrazione di copia di processi che, soprattutto in materia di criminalita' organizzata, sono costituiti da decine di volumi e da migliaia di pagine''.
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