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Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.
All'ordine del giorno: 1) Idoneità alle funzioni direttive superiori
2) Dimissioni di Vietti
3) Ricorsi al TAR Lazio
4) Un quesito posto dal Presidente del Tribunale per i minorenni di Lecce: criteri di selezione e nomina dei giudici onorari minorili per il triennio 2002-2004
5) Idoneità alle funzioni direttive superiori
6) Copertura posti
7) Cessazioni
8) Pratica dr.
Arioti 9) Un quesito sulle competenze del Giudice monocratico 10) Rapporti tra sezioni di Polizia Giudiziaria e Uffici giudiziari diversi dalla Procura della Repubblica di pertinenza Il CSM nelle agenzie di stampa CSM: INFELISI … SI DIMETTE DALLA MAGISTRATURA, OK DAL PLENUM PRIMO PM A INDAGARE SU RAPIMENTO MORO, ACCUSA IN APPELLO MARTA RUSSO Roma, 24 mag.
- (Adnkronos) - Appende la toga al chiodo Luciano Infelisi.
Il plenum del Csm ha accolto infatti la sua richiesta di dimissioni.
Attualmente sostituto procuratore generale presso la Corte d'Appello di Roma, Infelisi ha 61 anni ed e' in magistratura dal '65.
Impegnato, tra gli anni '70 e gli anni '80, sul fronte del terrorismo, sia di destra che di sinistra, Infelisi fu il primo pm ad indagare sul rapimento di Aldo Moro, arrivando per primo in via Fani il 16 marzo del '78.
Si occupo', tra l'altro, anche dell'estremista nero Stefano Delle Chiaie, costituitosi a Caracas nell'86 e trasferito a Roma.
Recentemente, Infelisi ha sostenuto l'accusa nel processo d'appello per l'omicidio della studentessa romana Marta Russo.
CSM: VIETTI (CCD) SI E' DIMESSO DA CONSIGLIERE (ANSA) - ROMA, 24 MAG - MICHELE VIETTI, ELETTO DEPUTATO NELLE LISTE DEL CCD E CHE SECONDO INDISCREZIONI NEL PROSSIMO GOVERNO POTREBBE RICOPRIRE L'INCARICO DI SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA, HA LASCIATO LA ''POLTRONA'' DI COMPONENTE LAICO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, CHE RICOPRIVA DAL '98.
VIETTI HA RASSEGNATO LE DIMISSIONI CON UNA LETTERA INVIATA AL CAPO DELLO STATO CARLO AZEGLIO CIAMPI E AL VICE PRESIDENTE DEL CSM GIOVANNI VERDE, IN CUI SI DICE CERTO CHE L'ESPERIENZA A PALAZZO DEI MARESCIALLI GLI SARA' DI ''INSOSTITUIBILE AIUTO'' NELL'ATTIVITA' PARLAMENTARE.
''LASCIO IL CSM CON MOLTO RAMMARICO PERCHE' HO VISSUTO UN'ESPERIENZA DI GRANDE ARRICCHIMENTO PERSONALE SIA SOTTO IL PROFILO PROFESSIONALE SIA SOTTO QUELLO UMANO - HA SCRITTO TRA L'ALTRO IL PARLAMENTARE - ABBIAMO CERCATO INSIEME, PUR NELLA DIVERSITA' DELLE IMPOSTAZIONI DI LAVORARE PER MIGLIORARE IL NOSTRO 'SISTEMA GIUSTIZIA' SCONTANDONE TUTTI I LIMITI DI INEFFICIENZA E DI ARRETRATEZZA, MA APPREZZANDONE LE RISORSE DI COMPETENZA E DISPONIBILITA'.
CI SIAMO DIVISI, MA SEMPRE IN BUONA FEDE E SENZA COMPROMETTERE UN RAPPORTO AMICALE CHE SI E' ANDATO CONSOLIDANDO NEL TEMPO''.
CSM NON PROMUOVE GIUDICE TORINO POPPA, EX "AGGIUNTO" A MILANO (AGI) - Roma, 24 Mag.
- No del Consiglio Superiore della Magistratura alla promozione del consigliere della Corte di Appello di Torino Ilio Poppa, gia' procuratore aggiunto di Milano quando la Procura era diretta da Francesco Saverio Borrelli.
L'Assemblea plenaria di Palazzo dei Marescialli ha oggi approvato a maggioranza la proposta della quarta commissione referente (relatore della pratica il togato Santi Consolo) di dichiarare il giudice "non idoneo ad essere ulteriormente valutato ai fini della nomina alle funzioni direttive superiori e del contestuale conferimento di un ufficio corrispondente a tali funzioni".
Motivo: i procedimenti, uno paradisciplinare e l'altro disciplinare, che il magistrato si guadagno' alcuni anni fa.
Poppa sali' agli onori della cronaca tra la fine del '95 e l'inizio del '96.
Il CSM delibero' il suo trasferimento d'ufficio, per incompatibilita' ambientale, alla Corte di Appello del capoluogo piemontese.
Alcuni comportamenti del magistrato, si disse, ne avevano compromesso la credibilita' nella citta' dove era procuratore aggiunto.
Tra i fatti che gli vennero contestati - per i quali due anni dopo, nel novembre '98, gli venne inflitta in sede disciplinare la sanzione della perdita di un anno di anzianita' di servizio - il non aver tempestivamente informato il Consiglio della situazione di incompatibilita' in cui si era venuto a trovare a seguito del fatto che la moglie, avvocato, esercitava attivita' forense nella stessa Milano, inoltre in uno studio in parte sub-locato ad un difensore di imputati di Tangentopoli; l'aver inopportunamente frequentato un ufficiale coinvolto nell'inchiesta di Mani pulite sulle presunte corruzioni della Guardia di Finanza; il non essersi astenuto dal procedimento a carico dell'amministratore delegato della Maa Assicurazioni e di altri, sapendo che la moglie era legale della societa'; l'aver accettato l'assunzione a carico di una impresa milanese, per un certo tempo, i costi di utilizzo di un telefono cellulare.
Fatti ricordati nelle motivazioni con le quali oggi il CSM ha negato a Poppa il conferimento delle funzioni direttive superiori pur prendendo atto che i colleghi della Corte di Appello torinese gli hanno riconosciuto notevoli capacita' professionali.
"La pluralita' dei fatti negativi accertati - viene detto nella delibera consiliare - impongono un ulteriore periodo di osservazione".
Arioti 9) Un quesito sulle competenze del Giudice monocratico 10) Rapporti tra sezioni di Polizia Giudiziaria e Uffici giudiziari diversi dalla Procura della Repubblica di pertinenza Il CSM nelle agenzie di stampa CSM: INFELISI … SI DIMETTE DALLA MAGISTRATURA, OK DAL PLENUM PRIMO PM A INDAGARE SU RAPIMENTO MORO, ACCUSA IN APPELLO MARTA RUSSO Roma, 24 mag.
- (Adnkronos) - Appende la toga al chiodo Luciano Infelisi.
Il plenum del Csm ha accolto infatti la sua richiesta di dimissioni.
Attualmente sostituto procuratore generale presso la Corte d'Appello di Roma, Infelisi ha 61 anni ed e' in magistratura dal '65.
Impegnato, tra gli anni '70 e gli anni '80, sul fronte del terrorismo, sia di destra che di sinistra, Infelisi fu il primo pm ad indagare sul rapimento di Aldo Moro, arrivando per primo in via Fani il 16 marzo del '78.
Si occupo', tra l'altro, anche dell'estremista nero Stefano Delle Chiaie, costituitosi a Caracas nell'86 e trasferito a Roma.
Recentemente, Infelisi ha sostenuto l'accusa nel processo d'appello per l'omicidio della studentessa romana Marta Russo.
CSM: VIETTI (CCD) SI E' DIMESSO DA CONSIGLIERE (ANSA) - ROMA, 24 MAG - MICHELE VIETTI, ELETTO DEPUTATO NELLE LISTE DEL CCD E CHE SECONDO INDISCREZIONI NEL PROSSIMO GOVERNO POTREBBE RICOPRIRE L'INCARICO DI SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA, HA LASCIATO LA ''POLTRONA'' DI COMPONENTE LAICO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, CHE RICOPRIVA DAL '98.
VIETTI HA RASSEGNATO LE DIMISSIONI CON UNA LETTERA INVIATA AL CAPO DELLO STATO CARLO AZEGLIO CIAMPI E AL VICE PRESIDENTE DEL CSM GIOVANNI VERDE, IN CUI SI DICE CERTO CHE L'ESPERIENZA A PALAZZO DEI MARESCIALLI GLI SARA' DI ''INSOSTITUIBILE AIUTO'' NELL'ATTIVITA' PARLAMENTARE.
''LASCIO IL CSM CON MOLTO RAMMARICO PERCHE' HO VISSUTO UN'ESPERIENZA DI GRANDE ARRICCHIMENTO PERSONALE SIA SOTTO IL PROFILO PROFESSIONALE SIA SOTTO QUELLO UMANO - HA SCRITTO TRA L'ALTRO IL PARLAMENTARE - ABBIAMO CERCATO INSIEME, PUR NELLA DIVERSITA' DELLE IMPOSTAZIONI DI LAVORARE PER MIGLIORARE IL NOSTRO 'SISTEMA GIUSTIZIA' SCONTANDONE TUTTI I LIMITI DI INEFFICIENZA E DI ARRETRATEZZA, MA APPREZZANDONE LE RISORSE DI COMPETENZA E DISPONIBILITA'.
CI SIAMO DIVISI, MA SEMPRE IN BUONA FEDE E SENZA COMPROMETTERE UN RAPPORTO AMICALE CHE SI E' ANDATO CONSOLIDANDO NEL TEMPO''.
CSM NON PROMUOVE GIUDICE TORINO POPPA, EX "AGGIUNTO" A MILANO (AGI) - Roma, 24 Mag.
- No del Consiglio Superiore della Magistratura alla promozione del consigliere della Corte di Appello di Torino Ilio Poppa, gia' procuratore aggiunto di Milano quando la Procura era diretta da Francesco Saverio Borrelli.
L'Assemblea plenaria di Palazzo dei Marescialli ha oggi approvato a maggioranza la proposta della quarta commissione referente (relatore della pratica il togato Santi Consolo) di dichiarare il giudice "non idoneo ad essere ulteriormente valutato ai fini della nomina alle funzioni direttive superiori e del contestuale conferimento di un ufficio corrispondente a tali funzioni".
Motivo: i procedimenti, uno paradisciplinare e l'altro disciplinare, che il magistrato si guadagno' alcuni anni fa.
Poppa sali' agli onori della cronaca tra la fine del '95 e l'inizio del '96.
Il CSM delibero' il suo trasferimento d'ufficio, per incompatibilita' ambientale, alla Corte di Appello del capoluogo piemontese.
Alcuni comportamenti del magistrato, si disse, ne avevano compromesso la credibilita' nella citta' dove era procuratore aggiunto.
Tra i fatti che gli vennero contestati - per i quali due anni dopo, nel novembre '98, gli venne inflitta in sede disciplinare la sanzione della perdita di un anno di anzianita' di servizio - il non aver tempestivamente informato il Consiglio della situazione di incompatibilita' in cui si era venuto a trovare a seguito del fatto che la moglie, avvocato, esercitava attivita' forense nella stessa Milano, inoltre in uno studio in parte sub-locato ad un difensore di imputati di Tangentopoli; l'aver inopportunamente frequentato un ufficiale coinvolto nell'inchiesta di Mani pulite sulle presunte corruzioni della Guardia di Finanza; il non essersi astenuto dal procedimento a carico dell'amministratore delegato della Maa Assicurazioni e di altri, sapendo che la moglie era legale della societa'; l'aver accettato l'assunzione a carico di una impresa milanese, per un certo tempo, i costi di utilizzo di un telefono cellulare.
Fatti ricordati nelle motivazioni con le quali oggi il CSM ha negato a Poppa il conferimento delle funzioni direttive superiori pur prendendo atto che i colleghi della Corte di Appello torinese gli hanno riconosciuto notevoli capacita' professionali.
"La pluralita' dei fatti negativi accertati - viene detto nella delibera consiliare - impongono un ulteriore periodo di osservazione".
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