Seduta antimeridiana All'ordine del giorno: 1) Elezione del nuovo primo presidente della Cassazione alla presenza del Ministro della Giustizia e con la Presidenza del Capo dello Stato
2) Ordine del giorno speciale A e B
3) Conferimento uffici direttivi
4) Ricorso al TAR
5) 3 pubblicazioni urgenti
6) Copertura posti
7) Presidente della sezione lavoro della Corte di Appello di Napoli
8) Assegnazione di sede per fine aspettativa per motivi elettorali
9) Richiamo in ruolo e assegnazione in sede
10) Copertura posti di Consigliere di Cassazione Il CSM nelle agenzie di stampa GIUSTIZIA: CASTELLI AL … CSM, FINITA STAGIONE PROGETTI FARAONICI''RIMBOCCHIAMOCI MANICHE, CON SERENITA' E LEALTA''' Roma, 18 lug.
- (Adnkronos) - ''La stagione dei proclami e dei progetti faraonici sganciati dalla realta', e percio' destinati a fallire, e' finita.
Credo che si arrivato il momento di rimboccarsi davvero le maniche''.
Nel suo primo intervento davanti al plenum del Csm, riunito sotto la presidenza del capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi per nominare il nuovo primo presidente della Cassazione, il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, rivolge ai consiglieri di Palazzo dei Marescialli un invito alla collaborazione per rendere efficiente la macchina della giustizia.
Il Guardasigilli premette che ''dopo la pausa estiva'' illustrera' ''compiutamente le linne di azione delminsisero'' al Csm.
Ma fin da ora si dichiara convinto che l'organi ai autogovreno della magistratura ''tanta parte potra' avere nella costruzione di una macchina giudiziaria veramente idonea a soddisfare le orami pressanti e non procrastinabili esigenze di efficacia, di efficienza e di garanzia''.
Al Csm, Castelli chiede di ''operare insieme'' al ministero ''per avviare un serio e franco dialogo istituzionale'', in modo da dare inizio a ''una stagione di collaborazione e di scambio delle reciproche esperienze in un campo, quello della giustizia, fondamentale per la realizzazione di un compiuto stato democratico''.
Il ministro rilancia, riprendendo un argomento che aveva gia' affrontato sabato scorso davanti ai rappresentati del Csm e ai vertici degli uffici giudiziari italiani, il tema ''dell'efficacia e dell'efficienza, ovvero dell'organizzazione'', che rappresentera' ''un banco di prova'' per garantire ai cittadini ''una effettiva resa di quel servizio giustizia rispetto al quale sempre di piu' lo Stato e' chiamato a confrontarsi''.
Castelli ha fatto riferimento anche alle polemiche che caratterizzano il dibattito sui temi della giustizia.
''La giustizia continua ad agire da catalizzatore per l'innesco di aspri dibattiti politici.
Su questo tema -ha detto- si riversano tensioni, aspettative, doglianze e preoccupazioni spesso legittime ma altre volte incomprensibili.
Tutto cio' non ha giovato alla serenita' e alla pacatezza della discussione ed e' per questo -ha aggiunto rivolgendosi ai consiglieri del Csm- che il nostro sforzo comune dovra' partire proprio dalla imprescindibile esigenza di recuperare al dibattito serenita' e lealta'''.
Il ministro ha assicurato che da parte sua ''lo sforzo e' e sara' massimo'' e si e' dicharato ''certo di avere identico riscontro nell'impegno dell'organo di autogoverno''.
Il Guardasigilli ha ribadito di avere ''particolare sensibilita''' per la ''macchina giustizia.
Una macchina che ''per il suo funzionamento necessita e necessitera' del continuo, costante e adeguato funzionamento di tutte le sue componenti'' e per questo ha spiegato che e' ''indispensabile'' che il ministero sia una ''struttura vicina alle esigenze effettive dei cittadini , dei magistrati e del personale''.
Castelli ha voluto fare riferimento alla questione delle carceri e dell'esecuzione della pene.
''La mia recentissima esperienza a contatto con squarci emblematici della realta' penitenziaria -ha detto- ha consolidato la mia convinzione della necessita' di un sistema nel quale la pena sia giusta ed espiata nel rispetto della dignita' dell'uomo, alla fine di un percorso giudiziario che assicuri una tutela adeguata all'esigenza di chi si deve difendere in un paese moderno e democratico dalle accuse che gli vengono mosse, ma che rappresenti altresi' una garanzia effettiva per le vittime''.
Spesso, ha affermato ancora il ministro, si tratta di ''una giustizia della quale i tempi i rischiano di vanificare la stessa riconoscibilita' della ragion d'essere''.
Ma non c'e' solo la giustiza penale, ha ricordato Castelli.
''Ancora maggiore attenzione dovremo rivolgere -ha affermato- ai grandi temi del processo civile''.
Il Guardasigilli ha voluto comunque precisare, come gia aveva fatto sabato, che non e' sua intenzione fare ''un discorso di linee programmatiche'', rinviando a dopo l'estate l'appuntamento con il Csm.
Ma ha voluto comunque sottolineare di avvertire ''una pesante responsabilita' sulle spalle, quella di agire in un settore la cui delicatezza e' pari solamente alla sensibilita' istituzionale che si impone a chiunque intenda confrontarsi su questo tema''.
''Affrontera' il mio lavoro -ha assicurato Castelli- con l'impegno e il senso di responsabilita' che mi hanno sempre caratterizzato in questi anni di attivita' politica.
In qualita' di organo di autogoverno della magistratura ritengo abbiate un compito delicatissimo meritevole della piu' alta forma di rispetto istituzionale''.
GIUSTIZIA: CIAMPI A CASTELLI, SI' AFFRONTARE TEMI CON CONCRETEZZA''BENVENUTO AL CSM, AUGURI DI BUON LAVORO'' Roma, 18 lug.
(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi rivolge al ministro della Giustizia Roberto Castelli ''auguri vivi di buon lavoro'' e gli da il ''benvenuto'' ai lavori del Csm.
Un'occasione fornita al capo dello Stato dalla nomina del primo presidente della Cassazione, sulla quale stamane dovra' esprimersi il plenum di palazzo dei Marescialli.
Dopo aver ascoltato le parole pronunciate per prima volta dal Guardasigilli davanti all'assemblea dell'organo di autogoverno della magistatura, Ciampi ringrazia Castelli e condivide le sue affermazioni sulla ''necessita' di affrontare i temi della giustizia con spirito di concretezza''.
CSM: MARVULLI NUOVO PRESIDENTE CASSAZIONE (ANSA) - ROMA, 18 LUG - NICOLA MARVULLI, PROCURATORE GENERALE A GENOVA, E' IL NUOVO PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE.
LO HA NOMINATO IL PLENUM DEL CSM, DURANTE UNA SOLENNE SEDUTA PRESIEDUTA DAL CAPO DELLO STATO.
HA OTTENUTO 16 VOTI A FAVORE DIECI QUELLI CONTRARI.
QUATTRO GLI ASTENUTI.
MAGISTRATO DAL '58, MARVULLI PRENDE IL POSTO DI ANDREA VELA, CHE VA IN PENSIONE PER RAGGIUNTI LIMITI DI ETA'.- A FAVORE DI MARVULLI HANNO VOTATO COMPATTE LE CORRENTI DI MAGISTRATURA INDIPENDENTE, MAGISTRATURA DEMOCRATICA, I LAICI DEL CENTRO-DESTRA, QUATTRO LAICI DI CENTRO SINISTRA.
CONTRO INVECE TUTTO IL GRUPPO DI UNITA' PER LA COSTITUZIONE, IL LAICO DEI VERDI ELIGIO RESTA E ARMANDO SPATARO, TOGATO DEL MOVIMENTO PER LA GIUSTIZIA.
GLI ALTRI DUE COMPONENTI DI QUESTO GRUPPO SI SONO ASTENUTI INSIEME CON IL PRESIDENTE USCENTE DELLA CASSAZIONE ANDREA VELA E IL VICE PRESIDENTE DEL CSM GIOVANNI VERDE.
I CONTRARI SOSTENEVANO IL CANDIDATO DELLA MINORANZA, IL PROCURATORE GENERALE DELLA CASSAZIONE FRANCESCO FAVARA, CHE E' STATO PENALIZZATO DAL FATTO DI NON POTER ASSICURARE PER RAGIONI ANAGRAFICHE DUE ANNI DI PERMANENZA AL VERTICE DELLA SUPREMA CORTE.
LA GARANZIA DI RIMANERE IN SELLA PER UN BIENNIO COSTITUISCE UNO DEI CRITERI PREFERENZIALI A CUI FA RIFERIMENTO UNA CIRCOLARE DEL CSM PER LE NOMINE DEI MAGISTRATI DI ALTO RANGO.
E AD ESSA SI E' APPELLATA LA MAGGIORANZA PER SOSTENERE MARVULLI, MENO ANZIANO PROFESSIONALMENTE DEL SUO CONCORRENTE, MA SECONDO I SUOI SOSTENITORI PORTATORE DI UN'ESPERIENZA ''DI ASSOLUTA COMPLETEZZA'', AVENDO SVOLTO SIA FUNZIONI DI GIUDICE CHE DI PM.
UNA SCELTA CHE IL LAICO DEI DS GIANNI DI CAGNO HA SPIEGATO COSI': ''PRIVILEGIANDO IL CRITERIO DELLA FUNZIONALITA' DELL'UFFICIO RISPETTO A QUELLO DELL'ANZIANITA' DEI CANDIDATI IL CSM HA INTESO LANCIARE UN PRECISO SEGNALE : LE ESIGENZE DI BUON ANDAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSATIZIA DEVONO PREVALERE RISPETTO A PUR COMPRENSIBILI ASPIRAZIONI PROFESSIONALI''.
OPPOSTA L'OPINIONE DI UNICOST CHE HA PARLATO DI UNA ''DESIGNAZIONE AVVENUTA SULLA BASE DI UN'ETEROGENEA MAGGIORANZA FORMATASI IN CONTRASTO CON LE ESIGENZE DI BUONA AMMINISTRAZIONE E I PRECEDENTI CONSILIARI IN QUESTA MATERIA'': MARVULLI E' STATO PREFERITO A ''ECCELLENTI MAGISTRATI CHE OPERANO GIA' DA LUNGO TEMPO ININTERROTTAMENTE ALL'INTERNO DELLA CASSAZIONE''.
PER QUESTO LA SCELTA DELLA MAGGIORANZA ''NON TROVA NESSUNA GIUSTIFICAZIONE''.
CONTRARISSIMO A UNA PROCEDURA DI NOMINA ''BUROCRATIZZATA'' ANCHE RESTA: ''TROVO ARTIFICIALE LA SCELTA DI PRIVILEGIARE UN MAGISTRATO PER IL LIMITATO NUMERO DI MESI IN PIU' CHE ASSICURA- HA DETTO-.
SI SAREBBE DOVUTO SCEGLIERE INVECE IL CANDIDATO FAVARA CAPACE DI PORRE MANO AL RIORDINO ORGANIZZATIVO DELLA CASSAZIONE CIVILE, CHE E' LA PIU' SOFFERENTE E PIU' TRASCURATA''.
SULLA BONTA' DELLA SCELTA DI MARVULLI HA INSISTITO INVECE IL GRUPPO DI MAGISTRATURA DEMOCRATICA: ''IL PRIMO PRESIDENTE DELLA CASSAZIONE - HA DETTO NELLO ROSSI - E' ANCORA OGGI UNA SORTA DI MONARCA ASSOLUTO.
MARVULLI, MAGISTRATO DI ECCEZIONALE VALORE, PROMETTE DI ESSERE UN MONARCA 'COSTITUZIONALE'''.
QUANTO LA SCELTA SIA STATA TRAVAGLIATA LO HA SOTTOLINEATO LO STESSO CAPO DELLO STATO, CHE DOPO IL VOTO HA PARLATO DI ''DECISIONE SOFFERTA''.
CIAMPI HA ESPRESSO LE SUE FELICITAZIONI E UN AUGURIO DI BUON LAVORO AL NUOVO PRESIDENTE, MENTRE ALL'USCENTE VELA HA RIVOLTO UN ''SENTITO TRIBUTO'' PER AVER ONORATO ''UNA CARRIERA INTERA'' E PER AVER DATO ''PARTICOLARE SMALTO ALL'INCARICO DI PRESIDENTE DELLA CASSAZIONE''.
CSM: CHI E' NICOLA MARVULLI (ANSA) - ROMA, 18 LUG - IL NUOVO PRIMO PRESIDENTE DELLA CASSAZIONE E' STATO FINO AD OGGI PROCURATORE GENERALE A GENOVA, INCARICO CHE HA RICOPERTO DAL '99.
ENTRATO IN MAGISTRATURA NEL '58, HA COMINCIATO LA SUA CARRIERA COME SOSTITUTO PROCURATORE, PRIMA A BARI, POI A GENOVA.
NEL '78 E' PASSATO AL TRIBUNALE DEL CAPOLUOGO LIGURE, POI ALLA CORTE D' APPELLO DELLA STESSA CITTA'.
NELL' 85 E' STATO NOMINATO CONSIGLIERE DI CASSAZIONE E DAL '98 HA RICOPERTO LE FUNZIONI DI PRESIDENTE DI SEZIONE PRESSO LA SUPREMA CORTE.
DA PUBBLICO MINISTERO A GENOVA, MARVULLI HA SEGUITO INDAGINI SUL TERRORISMO, COLLABORANDO CON I MAGISTRATI DELLA PROCURA DI TORINO, SIA IN OCCASIONE DEL SEQUESTRO DEL GIUDICE MARIO SOSSI, SIA PER L'OMICIDIO DEL PROCURATORE GENERALE DI GENOVA FRANCESCO COCO.
CSM: MARVULLI, IL MIO OBIETTIVO PRIMARIO (ANSA) - GENOVA, 18 LUG - RIDARE FUNZIONALITA' AL COMITATO CONSULTIVO ED ALLE ASSEMBLEE GENERALI DELLA CORTE DI CASSAZIONE.
E' L' OBIETTIVO PRIMARIO CHE SI PREFIGGE IL NUOVO PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE, NICOLA MARVULLI.
LO HA DETTO EGLI STESSO AI GIORNALISTI CHE LO HANNO INCONTRATO NEL SUO UFFICIO A PALAZZO DI GIUSTIZIA DI GENOVA.
''CONTO MOLTO NELL' AIUTO DEI COLLEGHI - HA DETTO MARVULLI - C' E' UNO STAFF MOLTO QUALIFICATO''.
IL PROCURATORE GENERALE DI GENOVA E' COMPIACIUTO E COMMOSSO, MA ANCHE DISPIACIUTO DI DOVER LASCIARE IL CAPOLUOGO LIGURE DOVE ERA RITORNATO, DOPO UN' ASSENZA DI 16 ANNI, NEL DICEMBRE DEL 1999.
IL SUO TRASFERIMENTO A ROMA E' PREVISTO DOPO IL 17 AGOSTO.
MARVULLI SOTTOLINEA CHE A DECIDERE E' STATO IL PLENUM DEL CSM CHE LO HA DESIGNATO ALLA PIU' ALTA CARICA DELLA MAGISTRATURA.
''E' UN GROSSO IMPEGNO - AFFERMA -, UN MACIGNO''.
SPIEGA ANCHE CHE SI E' GIUNTI A LUI FACENDO UNA RICOGNIZIONE DI POSSIBILI CANDIDATI ESTRAENDONE 15.
''SULLA BASE DI ALCUNI REQUISITI - HA AGGIUNTO - SONO PERVENUTI AL MIO NOMINATIVO.
IL PG FAVARA, CHE IO STIMO MOLTISSIMO E CHE POTREBBE BENISSIMO SVOLGERE QUESTA FUNZIONE, NON E' STATO SCELTO PERCHE' NON AVEVA I REQUISITI DI DUE ANNI''.
AL DOTT.
MARVULLI E' STATO CHIESTO UN COMMENTO SULLA BLINDATURA DI GENOVA IN OCCASIONE DEL G8.
''E' UNA GRANDE TRISTEZZA - HA RISPOSTO -.
IN OGNI CASO MI AUGURO CHE IL BUON SENSO PREVALGA DA PARTE DI TUTTI E CHE NON AVVENGANO FATTI CHE OSCURINO I MOTIVI DEL VERTICE''.
CSM: MAGDA BRIENZA NUOVO PRESIDENTE TRIBUNALE MINORI ROMAOK DA PLENUM, SUBENTRA A FADIGA Roma, 18 lug.
- (Adnkronos) - Magda Brienza e' il nuovo presidente del tribunale dei minori di Roma.
La ha nominata il plenum del Csm a maggioranza.
Alla guida dell'ufficio capitolino Brienza subentra a Luigi Fadiga, che ha lasciato l'incarico nell'aprile dello scorso anno.
63 anni a fine luglio, Brienza e' in magistratura dal '67.
All'inizio della sua carriera e' stata pretore, dal '94 e' giudice presso il tribunale per i minorenni di Roma.
Ha fatto parte della commissione di studio sui minori e della commissione per la revisione delle norme in materia di famiglia e minori, istituita nel '99 presso il ministero della Giustizia.
- (Adnkronos) - ''La stagione dei proclami e dei progetti faraonici sganciati dalla realta', e percio' destinati a fallire, e' finita.
Credo che si arrivato il momento di rimboccarsi davvero le maniche''.
Nel suo primo intervento davanti al plenum del Csm, riunito sotto la presidenza del capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi per nominare il nuovo primo presidente della Cassazione, il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, rivolge ai consiglieri di Palazzo dei Marescialli un invito alla collaborazione per rendere efficiente la macchina della giustizia.
Il Guardasigilli premette che ''dopo la pausa estiva'' illustrera' ''compiutamente le linne di azione delminsisero'' al Csm.
Ma fin da ora si dichiara convinto che l'organi ai autogovreno della magistratura ''tanta parte potra' avere nella costruzione di una macchina giudiziaria veramente idonea a soddisfare le orami pressanti e non procrastinabili esigenze di efficacia, di efficienza e di garanzia''.
Al Csm, Castelli chiede di ''operare insieme'' al ministero ''per avviare un serio e franco dialogo istituzionale'', in modo da dare inizio a ''una stagione di collaborazione e di scambio delle reciproche esperienze in un campo, quello della giustizia, fondamentale per la realizzazione di un compiuto stato democratico''.
Il ministro rilancia, riprendendo un argomento che aveva gia' affrontato sabato scorso davanti ai rappresentati del Csm e ai vertici degli uffici giudiziari italiani, il tema ''dell'efficacia e dell'efficienza, ovvero dell'organizzazione'', che rappresentera' ''un banco di prova'' per garantire ai cittadini ''una effettiva resa di quel servizio giustizia rispetto al quale sempre di piu' lo Stato e' chiamato a confrontarsi''.
Castelli ha fatto riferimento anche alle polemiche che caratterizzano il dibattito sui temi della giustizia.
''La giustizia continua ad agire da catalizzatore per l'innesco di aspri dibattiti politici.
Su questo tema -ha detto- si riversano tensioni, aspettative, doglianze e preoccupazioni spesso legittime ma altre volte incomprensibili.
Tutto cio' non ha giovato alla serenita' e alla pacatezza della discussione ed e' per questo -ha aggiunto rivolgendosi ai consiglieri del Csm- che il nostro sforzo comune dovra' partire proprio dalla imprescindibile esigenza di recuperare al dibattito serenita' e lealta'''.
Il ministro ha assicurato che da parte sua ''lo sforzo e' e sara' massimo'' e si e' dicharato ''certo di avere identico riscontro nell'impegno dell'organo di autogoverno''.
Il Guardasigilli ha ribadito di avere ''particolare sensibilita''' per la ''macchina giustizia.
Una macchina che ''per il suo funzionamento necessita e necessitera' del continuo, costante e adeguato funzionamento di tutte le sue componenti'' e per questo ha spiegato che e' ''indispensabile'' che il ministero sia una ''struttura vicina alle esigenze effettive dei cittadini , dei magistrati e del personale''.
Castelli ha voluto fare riferimento alla questione delle carceri e dell'esecuzione della pene.
''La mia recentissima esperienza a contatto con squarci emblematici della realta' penitenziaria -ha detto- ha consolidato la mia convinzione della necessita' di un sistema nel quale la pena sia giusta ed espiata nel rispetto della dignita' dell'uomo, alla fine di un percorso giudiziario che assicuri una tutela adeguata all'esigenza di chi si deve difendere in un paese moderno e democratico dalle accuse che gli vengono mosse, ma che rappresenti altresi' una garanzia effettiva per le vittime''.
Spesso, ha affermato ancora il ministro, si tratta di ''una giustizia della quale i tempi i rischiano di vanificare la stessa riconoscibilita' della ragion d'essere''.
Ma non c'e' solo la giustiza penale, ha ricordato Castelli.
''Ancora maggiore attenzione dovremo rivolgere -ha affermato- ai grandi temi del processo civile''.
Il Guardasigilli ha voluto comunque precisare, come gia aveva fatto sabato, che non e' sua intenzione fare ''un discorso di linee programmatiche'', rinviando a dopo l'estate l'appuntamento con il Csm.
Ma ha voluto comunque sottolineare di avvertire ''una pesante responsabilita' sulle spalle, quella di agire in un settore la cui delicatezza e' pari solamente alla sensibilita' istituzionale che si impone a chiunque intenda confrontarsi su questo tema''.
''Affrontera' il mio lavoro -ha assicurato Castelli- con l'impegno e il senso di responsabilita' che mi hanno sempre caratterizzato in questi anni di attivita' politica.
In qualita' di organo di autogoverno della magistratura ritengo abbiate un compito delicatissimo meritevole della piu' alta forma di rispetto istituzionale''.
GIUSTIZIA: CIAMPI A CASTELLI, SI' AFFRONTARE TEMI CON CONCRETEZZA''BENVENUTO AL CSM, AUGURI DI BUON LAVORO'' Roma, 18 lug.
(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi rivolge al ministro della Giustizia Roberto Castelli ''auguri vivi di buon lavoro'' e gli da il ''benvenuto'' ai lavori del Csm.
Un'occasione fornita al capo dello Stato dalla nomina del primo presidente della Cassazione, sulla quale stamane dovra' esprimersi il plenum di palazzo dei Marescialli.
Dopo aver ascoltato le parole pronunciate per prima volta dal Guardasigilli davanti all'assemblea dell'organo di autogoverno della magistatura, Ciampi ringrazia Castelli e condivide le sue affermazioni sulla ''necessita' di affrontare i temi della giustizia con spirito di concretezza''.
CSM: MARVULLI NUOVO PRESIDENTE CASSAZIONE (ANSA) - ROMA, 18 LUG - NICOLA MARVULLI, PROCURATORE GENERALE A GENOVA, E' IL NUOVO PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE.
LO HA NOMINATO IL PLENUM DEL CSM, DURANTE UNA SOLENNE SEDUTA PRESIEDUTA DAL CAPO DELLO STATO.
HA OTTENUTO 16 VOTI A FAVORE DIECI QUELLI CONTRARI.
QUATTRO GLI ASTENUTI.
MAGISTRATO DAL '58, MARVULLI PRENDE IL POSTO DI ANDREA VELA, CHE VA IN PENSIONE PER RAGGIUNTI LIMITI DI ETA'.- A FAVORE DI MARVULLI HANNO VOTATO COMPATTE LE CORRENTI DI MAGISTRATURA INDIPENDENTE, MAGISTRATURA DEMOCRATICA, I LAICI DEL CENTRO-DESTRA, QUATTRO LAICI DI CENTRO SINISTRA.
CONTRO INVECE TUTTO IL GRUPPO DI UNITA' PER LA COSTITUZIONE, IL LAICO DEI VERDI ELIGIO RESTA E ARMANDO SPATARO, TOGATO DEL MOVIMENTO PER LA GIUSTIZIA.
GLI ALTRI DUE COMPONENTI DI QUESTO GRUPPO SI SONO ASTENUTI INSIEME CON IL PRESIDENTE USCENTE DELLA CASSAZIONE ANDREA VELA E IL VICE PRESIDENTE DEL CSM GIOVANNI VERDE.
I CONTRARI SOSTENEVANO IL CANDIDATO DELLA MINORANZA, IL PROCURATORE GENERALE DELLA CASSAZIONE FRANCESCO FAVARA, CHE E' STATO PENALIZZATO DAL FATTO DI NON POTER ASSICURARE PER RAGIONI ANAGRAFICHE DUE ANNI DI PERMANENZA AL VERTICE DELLA SUPREMA CORTE.
LA GARANZIA DI RIMANERE IN SELLA PER UN BIENNIO COSTITUISCE UNO DEI CRITERI PREFERENZIALI A CUI FA RIFERIMENTO UNA CIRCOLARE DEL CSM PER LE NOMINE DEI MAGISTRATI DI ALTO RANGO.
E AD ESSA SI E' APPELLATA LA MAGGIORANZA PER SOSTENERE MARVULLI, MENO ANZIANO PROFESSIONALMENTE DEL SUO CONCORRENTE, MA SECONDO I SUOI SOSTENITORI PORTATORE DI UN'ESPERIENZA ''DI ASSOLUTA COMPLETEZZA'', AVENDO SVOLTO SIA FUNZIONI DI GIUDICE CHE DI PM.
UNA SCELTA CHE IL LAICO DEI DS GIANNI DI CAGNO HA SPIEGATO COSI': ''PRIVILEGIANDO IL CRITERIO DELLA FUNZIONALITA' DELL'UFFICIO RISPETTO A QUELLO DELL'ANZIANITA' DEI CANDIDATI IL CSM HA INTESO LANCIARE UN PRECISO SEGNALE : LE ESIGENZE DI BUON ANDAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSATIZIA DEVONO PREVALERE RISPETTO A PUR COMPRENSIBILI ASPIRAZIONI PROFESSIONALI''.
OPPOSTA L'OPINIONE DI UNICOST CHE HA PARLATO DI UNA ''DESIGNAZIONE AVVENUTA SULLA BASE DI UN'ETEROGENEA MAGGIORANZA FORMATASI IN CONTRASTO CON LE ESIGENZE DI BUONA AMMINISTRAZIONE E I PRECEDENTI CONSILIARI IN QUESTA MATERIA'': MARVULLI E' STATO PREFERITO A ''ECCELLENTI MAGISTRATI CHE OPERANO GIA' DA LUNGO TEMPO ININTERROTTAMENTE ALL'INTERNO DELLA CASSAZIONE''.
PER QUESTO LA SCELTA DELLA MAGGIORANZA ''NON TROVA NESSUNA GIUSTIFICAZIONE''.
CONTRARISSIMO A UNA PROCEDURA DI NOMINA ''BUROCRATIZZATA'' ANCHE RESTA: ''TROVO ARTIFICIALE LA SCELTA DI PRIVILEGIARE UN MAGISTRATO PER IL LIMITATO NUMERO DI MESI IN PIU' CHE ASSICURA- HA DETTO-.
SI SAREBBE DOVUTO SCEGLIERE INVECE IL CANDIDATO FAVARA CAPACE DI PORRE MANO AL RIORDINO ORGANIZZATIVO DELLA CASSAZIONE CIVILE, CHE E' LA PIU' SOFFERENTE E PIU' TRASCURATA''.
SULLA BONTA' DELLA SCELTA DI MARVULLI HA INSISTITO INVECE IL GRUPPO DI MAGISTRATURA DEMOCRATICA: ''IL PRIMO PRESIDENTE DELLA CASSAZIONE - HA DETTO NELLO ROSSI - E' ANCORA OGGI UNA SORTA DI MONARCA ASSOLUTO.
MARVULLI, MAGISTRATO DI ECCEZIONALE VALORE, PROMETTE DI ESSERE UN MONARCA 'COSTITUZIONALE'''.
QUANTO LA SCELTA SIA STATA TRAVAGLIATA LO HA SOTTOLINEATO LO STESSO CAPO DELLO STATO, CHE DOPO IL VOTO HA PARLATO DI ''DECISIONE SOFFERTA''.
CIAMPI HA ESPRESSO LE SUE FELICITAZIONI E UN AUGURIO DI BUON LAVORO AL NUOVO PRESIDENTE, MENTRE ALL'USCENTE VELA HA RIVOLTO UN ''SENTITO TRIBUTO'' PER AVER ONORATO ''UNA CARRIERA INTERA'' E PER AVER DATO ''PARTICOLARE SMALTO ALL'INCARICO DI PRESIDENTE DELLA CASSAZIONE''.
CSM: CHI E' NICOLA MARVULLI (ANSA) - ROMA, 18 LUG - IL NUOVO PRIMO PRESIDENTE DELLA CASSAZIONE E' STATO FINO AD OGGI PROCURATORE GENERALE A GENOVA, INCARICO CHE HA RICOPERTO DAL '99.
ENTRATO IN MAGISTRATURA NEL '58, HA COMINCIATO LA SUA CARRIERA COME SOSTITUTO PROCURATORE, PRIMA A BARI, POI A GENOVA.
NEL '78 E' PASSATO AL TRIBUNALE DEL CAPOLUOGO LIGURE, POI ALLA CORTE D' APPELLO DELLA STESSA CITTA'.
NELL' 85 E' STATO NOMINATO CONSIGLIERE DI CASSAZIONE E DAL '98 HA RICOPERTO LE FUNZIONI DI PRESIDENTE DI SEZIONE PRESSO LA SUPREMA CORTE.
DA PUBBLICO MINISTERO A GENOVA, MARVULLI HA SEGUITO INDAGINI SUL TERRORISMO, COLLABORANDO CON I MAGISTRATI DELLA PROCURA DI TORINO, SIA IN OCCASIONE DEL SEQUESTRO DEL GIUDICE MARIO SOSSI, SIA PER L'OMICIDIO DEL PROCURATORE GENERALE DI GENOVA FRANCESCO COCO.
CSM: MARVULLI, IL MIO OBIETTIVO PRIMARIO (ANSA) - GENOVA, 18 LUG - RIDARE FUNZIONALITA' AL COMITATO CONSULTIVO ED ALLE ASSEMBLEE GENERALI DELLA CORTE DI CASSAZIONE.
E' L' OBIETTIVO PRIMARIO CHE SI PREFIGGE IL NUOVO PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE, NICOLA MARVULLI.
LO HA DETTO EGLI STESSO AI GIORNALISTI CHE LO HANNO INCONTRATO NEL SUO UFFICIO A PALAZZO DI GIUSTIZIA DI GENOVA.
''CONTO MOLTO NELL' AIUTO DEI COLLEGHI - HA DETTO MARVULLI - C' E' UNO STAFF MOLTO QUALIFICATO''.
IL PROCURATORE GENERALE DI GENOVA E' COMPIACIUTO E COMMOSSO, MA ANCHE DISPIACIUTO DI DOVER LASCIARE IL CAPOLUOGO LIGURE DOVE ERA RITORNATO, DOPO UN' ASSENZA DI 16 ANNI, NEL DICEMBRE DEL 1999.
IL SUO TRASFERIMENTO A ROMA E' PREVISTO DOPO IL 17 AGOSTO.
MARVULLI SOTTOLINEA CHE A DECIDERE E' STATO IL PLENUM DEL CSM CHE LO HA DESIGNATO ALLA PIU' ALTA CARICA DELLA MAGISTRATURA.
''E' UN GROSSO IMPEGNO - AFFERMA -, UN MACIGNO''.
SPIEGA ANCHE CHE SI E' GIUNTI A LUI FACENDO UNA RICOGNIZIONE DI POSSIBILI CANDIDATI ESTRAENDONE 15.
''SULLA BASE DI ALCUNI REQUISITI - HA AGGIUNTO - SONO PERVENUTI AL MIO NOMINATIVO.
IL PG FAVARA, CHE IO STIMO MOLTISSIMO E CHE POTREBBE BENISSIMO SVOLGERE QUESTA FUNZIONE, NON E' STATO SCELTO PERCHE' NON AVEVA I REQUISITI DI DUE ANNI''.
AL DOTT.
MARVULLI E' STATO CHIESTO UN COMMENTO SULLA BLINDATURA DI GENOVA IN OCCASIONE DEL G8.
''E' UNA GRANDE TRISTEZZA - HA RISPOSTO -.
IN OGNI CASO MI AUGURO CHE IL BUON SENSO PREVALGA DA PARTE DI TUTTI E CHE NON AVVENGANO FATTI CHE OSCURINO I MOTIVI DEL VERTICE''.
CSM: MAGDA BRIENZA NUOVO PRESIDENTE TRIBUNALE MINORI ROMAOK DA PLENUM, SUBENTRA A FADIGA Roma, 18 lug.
- (Adnkronos) - Magda Brienza e' il nuovo presidente del tribunale dei minori di Roma.
La ha nominata il plenum del Csm a maggioranza.
Alla guida dell'ufficio capitolino Brienza subentra a Luigi Fadiga, che ha lasciato l'incarico nell'aprile dello scorso anno.
63 anni a fine luglio, Brienza e' in magistratura dal '67.
All'inizio della sua carriera e' stata pretore, dal '94 e' giudice presso il tribunale per i minorenni di Roma.
Ha fatto parte della commissione di studio sui minori e della commissione per la revisione delle norme in materia di famiglia e minori, istituita nel '99 presso il ministero della Giustizia.
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