27 SET 2001

CSM - Plenum del 27 settembre 2001

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 4 ore 54 min
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All'ordine del giorno: 1) 5 resistenze in giudizio 2) Proposta di nomina a magistrato di Cassazione: Dr.

Felice Casson 3) Soggiorno di studio per magistrati italiani presso la Corte di giustizia della Comunità Europea di Lussemburgo 4) Ratifica dell'accordo tra Italia e Svizzera sulle rogatorie Durante questa seduta viene concessa autorizzazione di ripresa TV alla RAI, in quanto "la seduta è pubblica".

Il CSM nelle agenzie di stampa ROGATORIE: ALLARME DAL CSM, CON DDL SI AZZERANO PROCESSIAPPROVATA RISOLUZIONE CHE CRITICA NUOVE NORME, POLO VOTA CONTRO (ANSA) - ROMA, 27 SET - SE IL DDL SULLE
ROGATORIE NON SARA' MODIFICATO NEI PUNTI PIU' CONTROVERSI, SI RISCHIA L'AZZERAMENTO DEI PROCESSI IN CORSO.

QUESTA LA PREOCCUPAZIONE RICORRENTE NEL DIBATTITO CHE AL CSM HA PRECEDUTO L'APPROVAZIONE A LARGA MAGGIORANZA (25 SI', 2 NO) DI UNA RISOLUZIONE CHE PUNTA IL DITO SOPRATTUTTO CONTRO ALCUNE DISPOSIZIONI DELLA NORMATIVA.

UN TESTO, PASSATO CON I VOTI DELLA TOTALITA' DEI TOGATI, DEI LAICI DEL CENTRO-SINISTRA E CON L'OPPOSIZIONE DI QUELLI DEL POLO, E CHE HA DUNQUE RICOMPATTATO L'ASSEMBLEA DI PALAZZO DEI MARESCIALLI CHE SI ERA PRESENTATA AL DIBATTITO CON TRE DOCUMENTI DIVERSI.

SI E' TRATTATO DI UN COMPROMESSO TRA IL PARERE LICENZIATO QUALCHE GIORNO FA DALLA COMMISSIONE RIFORMA, E UNA RISOLUZIONE PROPOSTA DA UNICOST, L'UNICO GRUPPO DI TOGATI CHE SI ERA ASTENUTO SU QUEL PARERE, PUR CONDIVIDENDONE LE PREOCCUPAZIONI, RITENENDO CHE I TONI USATI FOSSERO TROPPO ESASPERATI.

MA SE IL DOCUMENTO APPROVATO E CHE HA COME DESTINATARIO IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA E' PIU' MORBIDO RISPETTO A QUELLO DELLA COMMISSIONE, RESTA COMUNQUE LA SOSTANZA DELLE CRITICHE, CHE RIGUARDANO SOPRATTUTTO LA SANZIONE DELL'INUTILIZZABILITA' PREVISTA ANCHE PER MERE IRREGOLARITA' FORMALI DEGLI ATTI, CHE VIENE DEFINITA ''ECCESSIVA'' ,E LA RETROATTIVITA' DELLE NORME, CIOE' LA LORO APPLICAZIONE ANCHE AI PROCESSI IN CORSO.UNA SCELTA QUEST'ULTIMA ''NON CONDIVISIBILE'' VISTO CHE RENDEREBBE ''INVALIDI ATTI PROCESSUALI FORMATI , A SUO TEMPO, NEL RISPETTO DELLE REGOLE PROCESSUALI'' E CONSIDERATO CHE GLI EFFETTI DI QUESTE NORME'' SI RIVERBEREREBBERO SULL'ORGANIZZAZIONE E SUL FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI RELATIVI ALLA GIUSTIZIA''.

PIU' ESPLICITE SONO STATE LE CRITICHE AL PROVVEDIMENTO ESPRESSE DURANTE IL DIBATTITO.

''IL DDL AVRA' GRAVISSIME RICADUTE SUI PROCESSI IN CORSO, CHE RISCHIANO DI ESSERE AZZERATI, E RENDERA' PIU' DIFFICILE LA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA INTERNAZIONALE'' HA AVVERTITO GIAOCCHINO NATOLI (MOVIMENTO PER LA GIUSTIZIA) RELATORE DEL TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE.

UNA PREOCCUPAZIONE LARGAMENTE CONDIVISA:''LA NORMA PIU' PERICOLOSA E' QUELLA SULLA RETROATTIVITA' - HA INSISTITO ETTORE FERRARA (UNICOST)- VISTO CHE PORTERA' ALL'AZZERAMENTO DI PROCESSI, PERSINO DI QUELLI GIA' IN CASSAZIONE''.

UNA SORTE CHE SECONDO IL LAICO DEI DS GIANNI DI CAGNO RIGUARDERA' ''MIGLIAIA DI PROCESSI PER CRIMINALITA' E CORRUZIONE'' CON L'EFFETTO ULTERIORE DI FAR CADERE ''IN PRESCRIZIONE I RISPETTIVI REATI''.

''SE PASSA QUESTO TESTO, E IN PARTICOLARE LA NORMA CHE RENDE INUTILIZZABILI GLI ATTI ANCHE PER MERE IRREGOLARITA' FORMALI, SI VANIFICHERA' LA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA RISPETTO AI REATI PIU' GRAVI - HA AMMONITO MARGHERITA CASSANO DI MAGISTRATURA INDIPENDENTE- QUELLI RELATIVI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA, AL RICICLAGGIO, AL CONTRABBANDO, AL TERRORISMO, ALLA PEDOFILIA, OLTRE CHE I REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE''.CON RISULTATI PERICOLOSISSIMI ANCHE SUL FRONTE DELLA SICUREZZA, COME HA SOTTOLINEATO ANCORA DI CAGNO: ''CRIMINALITA' E TERRORISMO AGISCONO ORMAI A LIVELLO GLOBALE: SE I MAGISTRATI ITALIANI NON SARANNO MESSI IN CONDIZIONE DI SEGUIRE EFFICACEMENTE ALL'ESTERO GLI SVILUPPI DELLE PROPRIE INDAGINI, IL NOSTRO PAESE DIVENTEREBBE IL BENGODI DI OGNI FORMA DI CRIMINALITA' E TERRORISMO INTERNAZIONALE''.TRA I PIU' PREOCCUPATI ARMANDO SPATARO, IL 'TOGATO' DEL MOVIMENTO DELLA GIUSTIZIA CHE AVEVA SOLLECITATO L'INTERVENTO DEL CSM SULLA MATERIA: SE IL DDL PASSASSE COSI' COM'E' ''VIOLEREBBE PRINCIPI FONDAMENTALI DEL NOSTRO ORDINAMENTO E VANIFICHEREBBE ANNI DI INDAGINI DEI MAGISTRATI NEI SETTORI DELLA CRIMINALITA' MAFIOSA E DEI COSIDDETTI COLLETTI BIANCHI.

MA SOPRATTUTTO DI FRONTE ALLA GRAVITA' DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE, E' OPPORTUNO CHE IL PAESE NON COMPIA SCELTE IN CONTROTENDENZA'' PER NELLO ROSSI,(MAGISTRATURA DEMOCRATICA) CON LA RISOLUZIONE APPROVATA ''IL CSM HA AFFERMATO CON PACATEZZA E CHIAREZZA CHE IL PARLAMENTO NON PUO' PRETENDERE DI RISCRIVERE E DISFARE I GIUDIZI IN CORSO - ATTRAVERSO NORME RETROATTIVE CHE INCIDONO SU ROGATORIE GIA' ULTIMATE - GIACCHE' CIO' E' CONTRARIO AL PRINCIPIO DI DIVISIONE DEI POTERI SU CUI SI REGGE LO STATO DEMOCRATICO DI DIRITTO E RAPPRESENTA UNA PESANTE INVASIONE DEL POTERE LEGISLATIVO NELLA SFERA DEL GIUDIZIARIO''.

''IL VOTO DI OGGI E' UN RISULTATO ABBASTANZA SODDISFACENTE, MA SI POTEVA FARE DI PIU''' HA OSSERVATO IL LAICO DEI VERDI ELIGIO RESTA, CONVINTO CHE ANDAVA MESSO NERO SU BIANCO IL CONCETTO CHE ''LA MAGGIORANZA DI GOVERNO NON PUO' DECIDERE SU TUTTO E CHE DUNQUE NON BASTA CHE QUALCOSA PIACCIA AL PRINCIPE PERCHE' DIVENTI LEGGE''.

A RESPINGERE LE CRITICHE AL PROVVEDIMENTO, I CONSIGLIERI DEL POLO, CHE HANNO ACCUSANO LA MAGGIORANZA CHE HA VOTATO LA RISOLUZIONE AL CSM DI AVER PORTATO L'ORGANO DI AUTOGOVERNO FUORI DAI SUOI CONFINI ISTITUZIONALI : SECONDO MARIO SERIO (FI) NON SOLO ''SONO INCONSISTENTI I RILIEVI MOSSI ALLA PROPOSTA DI LEGGE, MA LA RISOLUZIONE APPROVATA SI PONE COME UN' OBIETTIVA INTERFERENZA ALL'ATTIVITA' DEL POTERE LEGISLATIVO.

LA RETROATTIVITA' DELLE NORME E' FRUTTO DI UNA SCELTA POLITICA, E COME TALE E' INSINDACABILE DAL CSM''.

+++CAMERA: ROGATORIE MAGGIORANZA NUOVAMENTE BATTUTA+++APPROVATO A SCRUTINIO SEGRETO EMENDAMENTO OPPOSIZIONE (ANSA) - ROMA, 27 SET - MAGGIORANZA BATTUTA ALLA CAMERA.

E' STATO APPROVATO A SCRUTINIO SEGRETO UN SUB-EMEMENDAMENTO DELL'OPPOSIZIONE ALL'ARTICOLO 17.

ROGATORIE: DOCUMENTO CSM, NORME ECCESSIVE E NON CONDIVISIBILI IN CONSIGLIO SI ABBASSANO TONI, MA RESTANO PERPLESSITA' Roma, 27 set.

(Adnkronos) - Un provvedimento che ''avra' gravissime ricadute su processi in corso'', che ''vanifica la cooperazione internazionale anche su reati gravi'' e rischia di far diventare l'Italia il ''Bengodi di ogni forma di criminalita' e terrorismo internazionale''.

E' duro il giudizio che i consiglieri del Csm riservano alle norme sulle rogatorie internazionali, ora all'esame della Camera.

Giudizi pronunciati durante il dibattito che ha portato il plenum di palazzo dei Marescialli ad approvare a larghissima maggioranza, con 25 voti a favore e la sola opposizione dei due laici del Polo Mario Serio e Mauro Ronco, una risoluzione in cui si esprimono ''perplessita''' su alcune delle nuove regole.

Un documento che abbassa i toni rispetto a quello approvato due giorni fa a maggioranza dalla commissione Riforme, frutto di una mediazione con la proposta firmata dai togati di Unicost.

''Perplessita''' esprime quindi il Csm sulle norme che introducono l'inutilizzabilita' di atti che contengano anche solo 'vizi formali', considerata una sanzione ''eccessiva''.

E lo stesso vale per l'articolo 17, in cui si prevede che le nuove norme vengano applicate a tutti i procedimenti in corso.

Una scelta ''non condivisibile'', sentenziano i consiglieri di palazzo dei Marescialli, poiche' rende ''invalidi atti processuali formati, a suo tempo, nel rispetto delle regole processuali''.

ALLARME DAI CONSIGLIERI, SI RISCHIA AZZERAMENTO PROCESSI (Adnkronos) - Ma, al di la' dell'ufficialita' del documento, dalle parole dei consiglieri arriva un vero e proprio grido d'allarme.

''Il ddl -avverte Gioacchino Natoli, togato del Movimento per la giustizia e relatore della proposta iniziale della commissione- avra' gravissime ricadute su processi in corso, che rischiano di essere azzerati, e rendera' piu' difficile la cooperazione giudiziaria internazionale''.

Preoccupazioni condivise dalla collega Margherita Cassano (Mi).

''Lo scopo delle convenzioni -ricorda- e' rendere piu' facile la cooperazione.

Se invece passa questo testo, in particolare la norma che rende inutilizzabili gli atti anche per mere irregolarita' formali, si vanifichera' la cooperazione rispetto ai reati piu' gravi, dalla criminalita' organizzata al riciclaggio, al contrabbando, al terrorismo, alla pedofilia, oltre che per i reati contro la pubblica amministrazione.

E, grazie alla retroattivita' delle norme, salteranno -mette in guardia Cassano- i processi gia' fatti''.

L'allarme sul rischio di ''azzeramento dei processi'' si ritrova anche nelle parole di Ettore Ferrara, togato di Unicost, protagonista della mediazione che ha portato alla quasi unanimita' sul nuovo testo del documento.

''Siamo d'accordo sulle critiche importanti -premette- quel che non accettiamo e' la strumentalizzazione''.

Ferrara considera la norma sulla retroattivita' quella ''piu' pericolosa'', che ''portera' all'azzeramento di processi, anche di quelli gia' in Cassazione'', ma non nasconde ''preoccupazione'' anche per la parte che riguarda l'inutilizzabilita' degli atti ''anche per mere irregolarita' formali''.

''Con parole pacate ma ferme -fa eco il laico Gianni Di Cagno (Ds)- il Csm ha fatto sentire la propria voce.

Se fosse approvata la proposta della maggioranza parlamentare, migliaia di processi per criminalita' e corruzione sarebbero azzerati, i relativi reati cadrebbero in prescrizione, sarebbero resi complicatissimi i rapporti tra autorita' giudiziarie italiane e straniere''.

Si alzerebbero quindi ''nuove barriere'', proprio mentre a livello internazionale si tenta di superare ''ogni formalismo''.

E il risultato sarebbe quello di trasformare l'Italia nel ''Bengodi di ogni forma di criminalita' e terrorismo transnazionale''.

ROSSI (MD), PARLAMENTO NON PUO' PRETENDERE DI DISFARE GIUDIZI IN CORSO (Adnkronos) - A spiegare il senso del documento approvato dal Csm e' Nello Rossi, togato di Md e presidente della commissione Riforme.

E' ''una parola di ragione'' che ''da' voce a giuste preoccupazioni esistenti nella magistratura giudicante e requirente'', osserva.

''Il Consiglio, puntando l'attenzione sull'articolo 17 del ddl, ha affermato con pacatezza e chiarezza che il Parlamento non puo' pretendere di riscrivere e disfare i giudizi in corso, attraverso norme retroattive che incidono su rogatorie gia' ultimate.

E' contrario -sostiene Rossi- al fondamentale principio di divisione dei poteri su cui si regge lo Stato democratico di diritto e rappresenta una pesante invasione del potere legislativo nella sfera del giudiziario''.

Ma il Consiglio, chiarisce ancora Rossi, ha detto anche ''no al formalismo delle garanzie che pretende di rendere sempre e comunque inutilizzabili nei processi italiani faticose e costose rogatorie all'estero che sono rispettose dei diritti fondamentali dell'imputato ma affette da vizi solo di forma o di trasmissione''.

''Sbagliata'' e' quindi la sanzione dell'inutilizzabilita' per ''difetti di forma o di trasmissione degli atti delle rogatorie che non hanno inciso sui diritti di difesa e sulle garanzie del giusto processo''.

SPATARO, PARLAMENTO RIFLETTA - SERIO, DOCUMENTO E' INTERFERENZA (Adnkronos) - Un invito alla ''riflessione'' da parte del Parlamento viene da Armando Spataro, togato del Movimento per la giustizia.

Era stato lui, gia' ad agosto, a sollecitare un intervento del Csm sul ddl.

''Spero -afferma- che il documento possa costituire oggetto di riflessione per il Parlamento, di cui rispettiamo l'alta funzione.

Il Csm ha espresso una posizione nettamente negativa su alcuni criticabili passaggi del ddl, come l'inutilizzabilita' per meri vizi di forma di documenti acquisiti in rogatoria e la retroattivita' del regime che si vuol introdurre.

Cio' -avverte Spataro- violerebbe principi fondamentali del nostro ordinamento e vanificherebbe anni di indagini dei magistrati nei settori della criminalita' mafiosa e dei cosiddetti 'colletti bianchi'''.

''Ma soprattutto, di fronte alla gravita' del terrorismo internazionale, e' opportuno -sottolinea ancora Spataro- che il Paese non compia scelte in controtendenza, chiudendosi alla collaborazione internazione ed esaltando formalismi inaccettabili in qualsiasi stato di diritto.

Mi auguro che di tutto questo il Parlamento voglia prendere atto: il Csm ha fatto il suo dovere''.

Giudizi contestati dai laici del Polo, che hanno votato contro la risoluzione.

Le ragioni le spiega Mario Serio (Fi).

''Il nostro documento -dice- ha dimostrato sul piano tecnico-giuridico l'inconsistenza dei rilievi mossi alla proposta di legge.

La risoluzione approvata si pone come un'obiettiva interferenza all'attivita' di un potere dello Stato, quello legislativo''.

In particolare, sostiene Serio, la retroattivita' delle norme ''e' frutto di una scelta politica, come tale insindacabile dal Csm''.RONCO, CRITICHE A DDL RIDOTTE NOTEVOLMENTE (Adnkronos) - A mettere in evidenza la ''notevole riduzione delle critiche iniziali'' al ddl e' Mauro Ronco, anche lui laico del Polo, che aveva proposto un documento alternativo.

''Il documento finale -osserva- muove dei rilievi, ma e' estremamente cauto e riconosce alcune valenze positive del provvedimento.

E' frutto di una mediazione''.

Ronco entra anche nel merito del ddl sulle rogatorie che la Camera sta esaminando e ne difende il contenuto.

''E' apprezzabile.

La nuova normativa -sostiene- non provoca alcun effetto devastante, ma ha una sua perfetta validita' per porre limiti a eventuali violazioni di convenzioni internazionali o di principi del diritto internazionale, che purtroppo si sono verificate''.

Infatti, le modifiche al codice di procedura penale introdotte servono ''proprio -chiarisce Ronco- a rendere ben ferma la rilevanza in termini di sanzione di inutilizzabilita' delle violazioni alle convenzioni internazionali''.

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  • Presidente

    <em>Approvate</em> <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 10.18</strong><br>Presidenza del Consigliere <strong>Gianni Di Cagno</strong><br>Pratiche urgenti di Ottava Commissione <strong>5 resistenze in giudizio</strong>
    0:00 Durata: 28 sec
  • Presidente e poi Visconti sul possibile rinvio in Commissione

    Pratica urgente dal giorno prima <strong>Proposta di nomina a magistrato di Cassazione</strong> Dr. Felice Casson
    0:00 Durata: 4 min 12 sec
  • Armando Spataro (Movimenti Riuniti), Presidente della Terza Commissione, aderisce alla richiesta di Visconti; Iacopino Cavallari aderisce con critiche; intervengono Serio, Rossi, Di Cagno, Di Casola e Tossi Brutti

    Voto sul ritorno in Commissione: <em>approvato</em>
    0:04 Durata: 7 min 27 sec
  • Presidente e poi Romei Pasetti, relatore, fornisce un chiarimento

    <em>Approvata</em> Pratica urgente di Nona Commissione <strong>Soggiorno di studio per magistrati italiani presso la Corte di giustizia della Comunità Europea di Lussemburgo</strong>
    0:12 Durata: 2 min 34 sec
  • Presidente sull'ordine della discussione: Tossi Brutti sul titolo dell'ordine del giorno

    Pratiche di Sesta Commissione ex art. 45 aggiornate dal giorno prima <strong> Ratifica dell'accordo tra Italia e Svizzera sulle rogatorie</strong> Tre proposte sullo stesso tema
    0:14 Durata: 2 min 10 sec
  • Gioacchino Natoli (Movimenti Riuniti)

    Relazioni
    0:16 Durata: 23 min 57 sec
  • Prof. Mauro Ronco (membro laico(CdL)), Presidente della Prima Commissione

    0:40 Durata: 21 min 43 sec
  • Ettore Ferrara (Unicost)

    1:02 Durata: 15 min 5 sec
  • Bartolo Gallitto (membro laico (AN))

    Discussione
    1:17 Durata: 7 min 3 sec
  • Nello Rossi (MD), Presidente della Sesta Commissione

    1:24 Durata: 9 min 42 sec
  • Presidente e poi Caferra

    1:34 Durata: 6 min 17 sec
  • Presidente e poi Cassano

    1:40 Durata: 11 min 19 sec
  • Graziella Tossi Brutti (membro laico(DS))

    1:52 Durata: 10 min 35 sec
  • Sergio Pastore Alinante (membro laico (Comunisti Italiani)), Presidente dell'Undicesima Commissione

    2:02 Durata: 9 min 31 sec
  • Spataro, brevemente, poi Di Cagno sugli emendamenti presentati, ne sollecita la distribuzione

    2:12 Durata: 2 min 20 sec
  • Presidente

    2:16 Durata: 10 sec
  • Nello Rossi (MD), Presidente della Sesta Commissione, poi il Presidente e Spataro

    2:18 Durata: 2 min 37 sec
  • Mario Serio (membro laico (FI))

    2:20 Durata: 12 min 45 sec
  • Eligio Resta (membro laico(Verdi))

    2:33 Durata: 5 min 18 sec
  • Presidente sulle iscrizioni a parlare e la sconvocazione delle Commissioni e poi Giuseppe Riccio (membro laico(UDR))

    2:39 Durata: 14 min 12 sec
  • Armando Spataro (Movimenti Riuniti), Presidente della Terza Commissione

    2:53 Durata: 15 min 59 sec
  • Presidente e poi Giovanni D'Angelo (Unicost)

    3:09 Durata: 6 min 27 sec
  • Gallitto, Serio, Rossi, Spataro e Ronco, relatore

    Repliche
    3:15 Durata: 26 min 56 sec
  • Presidente sull'ordine dei lavori, poi Pastore Alinante

    La seduta, sospesa <strong>alle 14.05</strong>, riprende <strong>15.03</strong>
    3:42 Durata: 1 min 47 sec
  • Presidente giudica la proposta uno assorbita dagli emendamenti alla proposta tre, che quindi resta in discussione con la proposta due

    <strong> Seguito della discussione sulla proposta di ratifica dell'accordo tra Italia e Svizzera sulle rogatorie</strong> Votazione sulle tre proposte, in ordine di presentazione
    3:44 Durata: 2 min 54 sec
  • Presidente e poi Ferrara, relatore della proposta tre, su un emendamento: interviene Riccio per dichiarazione di voto

    Votazione sull'emendamento Ferrara/Mazzamuto/Rossi/Natoli/Cassano: <em>approvata</em> Votazione degli emendamenti alla proposta tre
    3:47 Durata: 4 min 39 sec
  • Presidente sulle riprese video da parte della RAI

    <strong>Riprese video da parte della RAI</strong>
    3:51 Durata: 10 sec
  • Presidente cita la "diretta RAI"

    3:52 Durata: 32 sec
  • Presidente e poi Tossi Brutti e Ferrara; Riccio dichiara il voto sul quinto emendamento

    Voto sugli emendamenti Spataro: <em>respinti</em> il primo, il secondo, il secondo subordinato, il terzo, il quarto, il quinto
    3:52 Durata: 8 min 2 sec
  • Presidente e poi Graziella Tossi Brutti (membro laico(DS)) e Riccio

    <em>Respinto</em> Votazione sull'emendamento Tossi Brutti
    4:00 Durata: 3 min 18 sec
  • Presidente e poi Ferrara, Cassano, Natoli, Spataro, Riccio e D'Angelo per dichiarazione di voto

    <em>Respinto</em> Votazione sull'emendamento Resta
    4:03 Durata: 6 min 34 sec
  • Presidente

    Procedura di votazione sulle due proposte restanti per ballottaggio
    4:10 Durata: 1 min 29 sec
  • Rossi, Gilardi, Gallo, Caferra, Ronco, Gallitto, Serio, Tossi Brutti, Consolo, Visconti, Spataro, Mattone, Resta e Mazzamuto

    Dichiarazioni di voto
    4:12 Durata: 40 min 30 sec
  • Dichiarazione di voto del Presidente Di Cagno

    4:52 Durata: 2 min
  • <em>Approvata la proposta tre</em> come emendata Votazione per ballottaggio
    4:54 Durata: 2 min 37 sec
  • Presidente e poi Ronco dal fondo

    Rinviata<br>La seduta termina <strong>alle 16.17</strong> Proposta di Decima Commissione
    4:57 Durata: 50 sec